Tutto inizia da qui:
Secondo sono stati loro a sdoganare le usa e getta in Italia con aromatizzazioni folli e additivi non consentiti, tanto nessuna è stata controllata.
Vaporart è a capo di ANAFE insieme ad altri.
Ha imboccato "governo e politici", ADM compresa per la tassazione e fascettatura di AROMI ALIMENTARI che con il tabacco non c'hanno un caxxo a che vedere. È pappa e ciccia con la lobby dei tabacchini in Italia che sono diventati e diventeranno i negozi di svapo 2.0, spazzando via moltissimi negozi che oramai hanno anche meno di un tabacchino.
Ha fatto in modo di vietare la vendita della nicotina online che aveva prezzi inferiori di quella venduta nei negozi, qui vanno di mezzo anche i negozianti che loro avrebbero voluto proprio vietare la vendita totale online perché ormai lo svapo in Italia è equivalente alle leggi che regolano i tabacchi combusti.
Devo andare avanti
@Vale Spirit?
A me viene il voltastomaco a scrivere e comunque siamo pesantemente OT.
Ultima chicca, Vaporart è uscita con delle pod con pacchetto di cartucce chiuse annesso. Il suo scopo è quello di arrivare a vietare i sistemi aperti e diventare leader in Italia.
Questo delle cartucce lo sapevo già un anno fa.
N.B.: la fascettatura degli aromi ha, di fatto, eliminato - in un sol colpo - importazione ed acquisto di aromi per il vaping dall'estero o reso, per chi è nel settore, molto complesso ed economicamente non vantaggioso importarli. Questo ha falciato concorrenti esteri di prodotti molto migliori.
Secondo, i limiti sul contenuto di nicotina o assenza totale negli aromi, ha fatto chiudere piccoli produttori di aromi che erano delle eccellenze in Italia. Questo ha reso possibile anche falciare la concorrenza interna.