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Ciao a tutti,
il mal di testa a cui accenno nel titolo non è un effetto indesiderato del troppo svapo, ma di quello che sto provando per farla funzionare (correttamente).
Premessa: sono un novizio del mondo del vapore e la mia base di conoscenza è molto limitata, ma proprio per questo motivo credo che gli imprevisti che un novellino affronta possano dare una visione "non da geek" magari utile a chi come me sta cercando di capire perché le cose non vanno come dovrebbero.
Ho cominciato con una semplice iStick basic che mi ha permesso di regalare alla moglie la mezza stecca di catramose che tenevo sempre nel mio zainetto (non si sa mai: potrei essere rapito dagli alieni, la siccità potrebbe far seccare tutte le piantagioni di tabacco del mondo, ecc ecc).
Pur apprezzando il suo semplice funzionamento mi sono dotato velocemente di un secondo sistema (magari mi capita di attraversare il sahara a piedi e non trovo negozi di e-cig aperti...) e ho scelto un Lyche della Eleaf, prodotto che trovo estremamente soddisfacente sia per il profilo aromatico, a me piace il vapore abbastanza freddo, sia per la grande quantità di vapore che produce.
Ripeto: queste sono considerazioni da pivello, ma per lo stadio di "maturazione" in cui mi trovo mi sento di sostenerle a testa alta.
I dolori sono cominciati quando, ringalluzzito dal passaggio al tiro da polmone, ho deciso di prendere un secondo atom e questa volta ho scelto un Eagle della GeekVape. La visione per il futuro è quella di costruire io le coil, e questo oggetto che permette una transizione graduale tra quelle commerciali e quelle handmade mi sembrava abbastanza furba.
Dopo avere letto tutte le guide presenti in rete (o quasi) su come preparare un nuovo atom, ho religiosamente seguito tutti i trucchi e consigli che i vari santoni indicano, ma il risultato è stato catastrofico...
Il primo problema sono state le abbondanti perdite di liquido. Nei 5 minuti di attesa dopo il riempimento, il tank si è svuotato allagandomi la batteria (Cuboid 150W). Smontato pezzo a pezzo, pulito e rimontato il tutto controllando lo stato di salute degli O-ring, rimetto un poco di liquido e lo tengo sotto osservazione. Tutto bene, si vede che durante il montaggio qualche guarnizione non era entrata nella sua sede. Provo cautamente una prima accensione senza tirare a 20W (single coil HBC-S03 0,2 Ohm originale) e si è scatenato il Vesuvio. Lapilli, scoppiettii, la popolazione di Pompei in fuga... e inoltre abbondante perdita di liquido dalle feritoie inferiori dell'aria.
Rismonta tutto nuovamente, e dopo avere trovato una serie di post relativi al Griffin che aveva le stesse problematiche di tenuta, ho deciso di guardare meglio come è stata fatta la resistenza presente nella confezione. Si tratta di rigenerate fatte a mano in modo che i pivellini possano vedere come devono essere fatte prima che si avventurino su questa strada. Ma preso dallo sconforto, e anche un po' incazzato, ho deciso di smontare completamente anche quella. Provando la resistenza senza cotone ho visto che il riscaldamento era molto irregolare, quindi con le pinzette l'ho stretta fino a ottenere un bel rosso uniforme su tutte le spire. Ho messo il nuovo cotone tenendolo più corto di quello originale, e soprattutto spingendo le estremità nei due buchi di afflusso del liquido, a differenza di quello originale che era forse troppo e ammonticchiato più o meno sui buchi ma non dentro.
Rimontando il tutto ho anche eseguito un paio di pratiche Voodoo, il sacrificio di un gallo nero a mezzanotte e ho recitato vari mantra buddisti.
Al riempimento tutto sembrava normale, e le perdite non hanno avuto il coraggio di farsi vedere. La prima accensione a 20W e controllo temperatura a 180° è stata molto timida, un paio di gorgoglii sopiti ma nulla più. Alzando i W fino a 35 ho cominciato ad aspirare e il fumo ha fatto la sua comparsa, ma le perdite no. A 40W - 215° l'atom ha cominciato a esprimersi nella sua pienezza, e ho visto la luce in fondo al tunnel, e soprattutto non ho perso più una sola goccia di liquido.
Adesso sto ancora cercando l'equilibrio giusto per questo atom, anche se sembra che 45W con 210° siano un buon compromesso, ma devo ancora studiare... sono un niubbo!
La morale è che anche con marche prestigiose, non si può mai sapere cosa combinano gli operai cinesi nella catena di montaggio. Diffidate gente, diffidate. Farsi le cose da soli è sempre meglio.
il mal di testa a cui accenno nel titolo non è un effetto indesiderato del troppo svapo, ma di quello che sto provando per farla funzionare (correttamente).
Premessa: sono un novizio del mondo del vapore e la mia base di conoscenza è molto limitata, ma proprio per questo motivo credo che gli imprevisti che un novellino affronta possano dare una visione "non da geek" magari utile a chi come me sta cercando di capire perché le cose non vanno come dovrebbero.
Ho cominciato con una semplice iStick basic che mi ha permesso di regalare alla moglie la mezza stecca di catramose che tenevo sempre nel mio zainetto (non si sa mai: potrei essere rapito dagli alieni, la siccità potrebbe far seccare tutte le piantagioni di tabacco del mondo, ecc ecc).
Pur apprezzando il suo semplice funzionamento mi sono dotato velocemente di un secondo sistema (magari mi capita di attraversare il sahara a piedi e non trovo negozi di e-cig aperti...) e ho scelto un Lyche della Eleaf, prodotto che trovo estremamente soddisfacente sia per il profilo aromatico, a me piace il vapore abbastanza freddo, sia per la grande quantità di vapore che produce.
Ripeto: queste sono considerazioni da pivello, ma per lo stadio di "maturazione" in cui mi trovo mi sento di sostenerle a testa alta.
I dolori sono cominciati quando, ringalluzzito dal passaggio al tiro da polmone, ho deciso di prendere un secondo atom e questa volta ho scelto un Eagle della GeekVape. La visione per il futuro è quella di costruire io le coil, e questo oggetto che permette una transizione graduale tra quelle commerciali e quelle handmade mi sembrava abbastanza furba.
Dopo avere letto tutte le guide presenti in rete (o quasi) su come preparare un nuovo atom, ho religiosamente seguito tutti i trucchi e consigli che i vari santoni indicano, ma il risultato è stato catastrofico...
Il primo problema sono state le abbondanti perdite di liquido. Nei 5 minuti di attesa dopo il riempimento, il tank si è svuotato allagandomi la batteria (Cuboid 150W). Smontato pezzo a pezzo, pulito e rimontato il tutto controllando lo stato di salute degli O-ring, rimetto un poco di liquido e lo tengo sotto osservazione. Tutto bene, si vede che durante il montaggio qualche guarnizione non era entrata nella sua sede. Provo cautamente una prima accensione senza tirare a 20W (single coil HBC-S03 0,2 Ohm originale) e si è scatenato il Vesuvio. Lapilli, scoppiettii, la popolazione di Pompei in fuga... e inoltre abbondante perdita di liquido dalle feritoie inferiori dell'aria.
Rismonta tutto nuovamente, e dopo avere trovato una serie di post relativi al Griffin che aveva le stesse problematiche di tenuta, ho deciso di guardare meglio come è stata fatta la resistenza presente nella confezione. Si tratta di rigenerate fatte a mano in modo che i pivellini possano vedere come devono essere fatte prima che si avventurino su questa strada. Ma preso dallo sconforto, e anche un po' incazzato, ho deciso di smontare completamente anche quella. Provando la resistenza senza cotone ho visto che il riscaldamento era molto irregolare, quindi con le pinzette l'ho stretta fino a ottenere un bel rosso uniforme su tutte le spire. Ho messo il nuovo cotone tenendolo più corto di quello originale, e soprattutto spingendo le estremità nei due buchi di afflusso del liquido, a differenza di quello originale che era forse troppo e ammonticchiato più o meno sui buchi ma non dentro.
Rimontando il tutto ho anche eseguito un paio di pratiche Voodoo, il sacrificio di un gallo nero a mezzanotte e ho recitato vari mantra buddisti.
Al riempimento tutto sembrava normale, e le perdite non hanno avuto il coraggio di farsi vedere. La prima accensione a 20W e controllo temperatura a 180° è stata molto timida, un paio di gorgoglii sopiti ma nulla più. Alzando i W fino a 35 ho cominciato ad aspirare e il fumo ha fatto la sua comparsa, ma le perdite no. A 40W - 215° l'atom ha cominciato a esprimersi nella sua pienezza, e ho visto la luce in fondo al tunnel, e soprattutto non ho perso più una sola goccia di liquido.
Adesso sto ancora cercando l'equilibrio giusto per questo atom, anche se sembra che 45W con 210° siano un buon compromesso, ma devo ancora studiare... sono un niubbo!
La morale è che anche con marche prestigiose, non si può mai sapere cosa combinano gli operai cinesi nella catena di montaggio. Diffidate gente, diffidate. Farsi le cose da soli è sempre meglio.