Piaccia o meno il concetto “evoluzione” è, e sempre sarà, parte integrante e motore della società, delle nostre vite e ad esse indissolubilmente legato quello lato economico, spinto dalla ricerca di nuovi spazi e fautore di nuovi accorgimenti per nuove migliorie a vivacizzare i mercati altrimenti ancorati a vetuste soluzioni; almeno ciò sempre nelle migliori intenzioni.
Questo lo spirito con il quale il
brand Voopoo presenta l’ultima, la terza in ordine cronologico, iterazione della acclamata serie di mod a doppia batteria DRAG e con essa un nuovo prestante vaporizzatore modulare appositamente realizzato per sfruttarne la vivace potenza, quasi a voler tracciare
una nuova linea di demarcazione con nuovi piccoli accorgimenti tra “il nuovo sempre inarrivabile ed i suoi inseguitori” sempre pronti ad attingere alle sue soluzioni nella speranza di eguagliarne senza successo i fasti.
Drag 3 dual batteries Mod con
TPP Pod Tank con tutte le promesse premesse, servito su un piatto d’argento il gioco di parole, di introdotte novità e fresche idee sempre ben distintamente evolutesi dal proposto passato, mi è sono stati cortesemente sottoposti in versione
all in one vaping kit decisamente votato al cloud chasing dal reparto marketing di
ShenZhen Woody Vapes Technology - @Voopoo Tech per essere doverosamente messi alla prova, analizzati ed ovviamente presentati in questa anteprima.
La clausola di non divulgazione imposta dallo NDA è oggi finalmente scaduta, conseguentemente libero da obblighi e vincoli, quindi non resta che auspicare in una buona lettura.
Ho ricevuto in anteprima il kit
Voopoo Drag 3 racchiuso in quella che presumo essere la confezione retail distribuita a breve ai rivenditori, come da tempo ormai in uso consta in un semplice e tradizionale packaging sleeved box.
All’astuccio esterno assegnato il gravoso compito di esporre alla clientela la mercanzia riprodotta sotto forma di corposa immagine centrale impressa con inchiostri plastificati ed al tatto dal profilo sporgente su uno sfondo di colore nero disturbato da un motivo che richiama nuvole di corposo vapore.
Sulla stessa faccia espositiva principe stampati sia logo del produttore
Voopoo, nella parte alta della composizione, che in basso la nomenclatura del dispositivo
DRAG 3 in formato stilistico iconografico. Completa la vista in insieme l’indicazione della colorazione del device confezionato, per la quale utilizzato un piccolo lembo adesivo applicato al vertice superiore destro della facciata principale dell’avvolgimento cartonato.
Usuale che per tutte le informazioni di contatto del produttore
ShenZhen Woody Vapes Technlogy Co. LTD. (Voopoo), le icone delle certificazioni per l’abilitazione alla commercializzazione, “
Scratch&Check” olografico, codice a barre ITF per la catalogazione meccanizzata del seriale univoco, basilari avvertenze d’uso e conservazione ed infine per l’ordinato elenco della fornitura a corredo del prodotto venga utilizzata la faccia opposta a quella adibita a presentazione al pubblico.
Anche nel caso del packaging pensato per
DRAG 3 i restanti due minori lati dell’astuccio sfruttati per contenere un ulteriore barcode EAN dedicato ad una seconda indicazione della combinazione cromatica del kit, con infografiche le specifiche salienti del dispositivo tra le quali i riferimenti al chipset di controllo upgradato adottato per la presente produzione e la nuova modalità di erogazione in potenza denominata
“High Burst Super Mode” ed i “social” riferibili al brand accompagnati dal classico
Voopoo QR-Code che
se scansionato permetterà in caso di necessità di essere immediatamente indirizzati al servizio di supporto tecnico.
La fornitura di base per un primo assaggio delle potenzialità del vaping kit
DRAG 3 racchiuso nel cupo cartonato comprende:
●
Mod dual batteries DRAG 3, quella ricevuta in esame nella combinazione cromatica
Russian Blue;
●
TPP Pod Tank in colorazione abbinata
silver della
capienza di 5,5ml perché versione “standard”, soli 2ml se riferita a territori TPD;
●
Double zone mesh coil TPP-DM1 con impedenza 0,15Ω, intervallo di potenza applicabile compreso tra
60W - 80W, best 55W - 65W;
●
Double zone mesh coil TPP-DM2 con impedenza 0,20Ω, range di potenza erogabile
40W - 60W, best 50W - 55W;
● cavo µUSB Tipo C per ricarica accumulatori ed applicazione aggiornamenti firmware;
● manuale di istruzioni multilingua, comprensivo di lingua italiana.
La nuova
DRAG 3 si presenta esteticamente al pubblico non molto dissimile da DRAG Max, vaping kit dei passati mesi autunnali totalmente sviluppato attorno alla linea di accessori PnP-Platform, in un form factor
dual-batteries universale dalle linee spigolose ed aggressive scelte per delineare una scocca nella quale particolari portanti in lega di zinco, plastiche rivestite con finiture satinate anti corrosione ed avvolgenti accenti in microfibra poliuretanica (finta pelle),
oppure equivalente alcantara con stampate a caldo le più che evidenti informazioni di branding,
convivono indissolubilmente come inequivocaboli segni distintivi del ormai designato, abbandonata l’iconica “ma preistorica colata epossidica”, percorso estetico da tempo intrapreso e innegabilmente fautore di quell’appeal che tanto successo ha regalato alla recente produzione
Voopoo; ora più che mai
impreziosito dall’addizione metallica recante il logo DRAG all’apice dell’impugnatura con il quale ancor più marcatamente affibbiato a
Voopoo DRAG 3 quel riconoscibile
look “durable but preciously classic” immune, lo spero, al trascorrere di mode e tendenze stilistiche.
Non solo estetica per
Voopoo DRAG 3, la voglia di finalmente accogliere le richieste di flessibile funzionalità del pubblico, accantonando temporaneamente la rigida interconnessione alla filosofia magnetica PnP-Platform, è la motivazione alla base della decisione di adottare, finalmente, sistema di interazione universale ai vaporizzatori, terze parti comprese.
La tazza in acciao 316 installata alla sommità con il suo
pin flottante placcato oro e diametro di 20mm è vera
libertà dal vincolo del funzionale ma ormai sinceramente inflazionato PnP Pod Tank e suoi derivati, innegabile indipendenza sino ad oggi quasi produttivamente interamente negata ad esclusione di
Argus GT Vaping Kit.
Una “vera DRAG” deve per forza di cose essere in primo luogo
universale, riconoscibile, potente box mod alimentata da coppia di batterie Li-Ion da innestare velocemente e senza particolari “manovre” alla base del device, auspicabili magari in formato 21700 tanto per solidificare la
sensazione di potenza che sempre si confà a tale dispositivo, ma questo è al momento pretendere troppo.
Cara
Voopoo un pensierino a quanto sopra prometti di farlo per una futura eventuale DRAG 4?
Con i due
accumulatori collegati in serie per fornire un massimo di 8,4V di potenziale è possibile secondo quanto previsto raggiungere un
massimale di 177W di potenza erogata al gruppo vaporizzatore in un arco di
impedenza da 0,10Ω a 3,0Ω,
più che sufficienti per alimentare la gran parte delle builds destinate allo svapo molto arioso stile cloud chasing e senza disdegnare excursus in ambito MTL, ma senza dimenticare una buona autonomia
perfettamente regolamentata dall’efficiente ultima revisione del gene.Chip in versione Fan 2.0, dalle rinnovate features opportunamente strutturate per fornire in questo caso
rapidità di attivazione in soli 0,001 millisecondi e quasi istantanea stabilizzazione, in un tempo massimo di circa 10ms,
della potenza al valore di picco desiderato. Inutile penso, elencare oppure accennare alle obbligatorie molteplici routines presenti ed installate nel codice sorgente pensate per la salvaguardia dell’hardware ed in primo luogo per la sicurezza dell’utilizzatore.
Lo specializzato
chipset gene.Fan 2.0 da sempre presentato come meglio indicato a soddisfare le necessità del vaper più “nuvoloso”, già incontrato in occasione di
Drag Max, è
su DRAG 3 ereditato ed interamente traslato, evoluto con piccole nuove interessanti addizioni, sottili migliorie, due distinti layout di visualizzazione status per il display oLED a colori 1,08” alla diagonale e funzionalità forse trascurabili per un esclusivo utilizzo in potenza, prima fra tutte il
vaping in temperatura controllata benché molto basilare allo stato attuale e solamente accessibile previo apposito aggiornamento, ma di certo gradita addizione per una ristretta cerchia di utenti sempre alla ricerca di particolari bonus.
Ma è dando per scontata la tipologia di utenza alla quale rivolta la fresca di produzione
DRAG 3 è alla potenza bruta, alla scattante risposta, alla immeditata e perché no automatica regolazione della erogazione che si deve volgere la rotta: verso i pratici approdi che l’evoluzione di gene.Fan 2.0 ha ben marcati nel suo campo di battaglia.
Perché queste le necessità pratiche dell’odierno regulated devices vaper.
Equipaggiato di funzionalità di
ricarica bilanciata con installate anche batterie di differenti marchi e capacità di scarica, che personalmente mai consiglio di adottare, il chipset gene.FAN 2.0 propone all’utente le “
due” solite conosciute modalità di funzionamento in erogazione di potenza tutte, compresa la opzionale TC, rapidamente switchabili con tre veloci pressione del pulsante di attivazione. Per il “pigro o sfantasiato” l’impostazione di tipo
SMART per una automatica ottimale costante regolazione dei watts in uscita in relazione alla headcoil in quel momento installata, mentre per
colui amante dei setups “fai da te” quella RBA è a disposizione priva delle limitazioni imposte dal software di controllo con la quale dare sfogo al proprio estro.
In entrambi i casi, ma pensata per la modalità RBA, questa la novità saliente lato mod:
se impostata una potenza superiore ad 80W automaticamente verrà attivata la speciale curva variabile “High Burst Super Mode” che secondo quanto codificato a livello firmware e dichiarato dai tecnici
Voopoo farà in modo di
raggiungere la prevista energia termica sprigionata dagli avvolgimenti resistivi nel minor tempo possibile, controllando in ogni fase con particolari algoritmi tensione e corrente necessaria al raggiungimento quasi immediato dell’optimum che Voopoo stima in un arco di tempo pari a massimo 15 millisecondi. In una sorta di
evoluto intelligente “powerfull mode”, già visto in dispositivi di altri produttori, la nuova “funzionalità” di erogazione sprigionerà la
massima potenza fino al raggiungimento della soglia impostata per poi mantenerla costante per la durata della suzione.
Superfluo, penso, descrivere ed elencare ancora una volta gli elementi “frontali” presenti sul frontale di
DRAG 3 a costituire la standardizzata e più volte riproposta interfaccia utente comprensiva di ingresso microUSB tico C per la
ricarica rapida bilanciata a 5V/2A degli accumulatori ed installazione degli eventuali aggiornamenti
firmware opzionali, compreso quello dedicato all’introduzione della modalità “controllo della temperatura” già disponibile al download nell’area “supporto” del sito web ufficiale Voopoo.com.
Come del resto ritengo parimenti voluttuario elencare le scarse manovre di regolazione e controllo del dispositivo, quelle sono chiaramente esposte assieme a pratici consigli nel piccolo manuale allegato alla confezione che di norma andrebbe sempre ben consultato prima di mettere in opera qualsiasi nuovo acquisto.
Ma quale miglior modo per dimostrare la fondatezza della evoluta filosofia produttiva se non affiancare alla neonata terza DRAG ultime
headcoils ed un intercambiabile atomizzatore modulare appositamente pensato per evidenziarne le qualità?
TPP Pod Tank già accluso nel vaping kit Voopoo DRAG 3 è studiato attorno ad un nuovo efficiente brevetto e commercializzato in coppia alle relative testine proprio con il fine ultimo di elevare alla massima espressione il cloud vaping secondo Voopoo. Un nuovo interessante
patent per un nuovo il serbatoio, nuove le headcoils, nuovo il sistema di alimentazione e vaporizzazione.
Non è anche questa la forma, benché più evidente, di ricercata evoluzione?
TTP Pod Tank è concettualmente diretto discendente dell’ormai senza alcun ritegno e decenza ultra imitato
PnP Pod Tank: da esso eredita il cristallino materiale produttivo
PCTG, il connettore per l’
ancoraggio magnetico compatibile con qualsiasi dispositivo a catalogo Voopoo, il sistema di refill dal basso e la rapida installazione delle headcoils ad esso dedicate semplicemente per pressione ed un rivisitato esteticamente
adattatore filettato 510 per essere messo in funzione su qualsiasi “batteria”, ma solo questo!
Il nuovo serbatoio è rinnovato nel look, dove la brandizzazione convive indissolubilmente in un “anello” sommitale dalla finitura abbinata alla colorazione del connettore/adattatore metallico 510 con il quale fornito in coppia, visibilmente più “grande” a conferma della
aumentata capienza giunta a 5,5ml nella versione “standard” e, sorpresa, per la gioia di buona parte di utenza per giunta dotato di
ampio drip-tip removibile con innesto 810.
Tutto ciò
sacrificando la compatibilità con l’intera produzione PnP-Platform ed il suo sterminato catalogo di “testine premade”, motivazione dettata dal nuovo brevetto
“bi-directional convention” scaturito da una attenta simulazione ed analisi dei moti convettivi dei flussi di aria canalizzati all’interno di una headcoil.
Secondo quanto mi è stato spiegato tali studi hanno permesso di
migliorare notevolmente la distribuzione della corrente di air flow lungo la superficie termica per aumentarne la portata a contatto dell’elemento riscaldante e quasi completamente “indirizzarli” a colpire
due nuclei ad alta temperatura per una migliore e definita vaporizzazione degli e-liquids.
Doveroso, quindi, il proporre nuove
headcoils realizzate per assolvere a tali assunti: TPP-DM1 con impedenza di 0,15Ω range di potenza applicabile compreso tra 60W e 80W e TPP-DM2 da 0,20 da alimentare tra 40W e 60W; entrambe prova tangibile e risultato della ricerca e sviluppo in seno a
Voopoo.
Per esse realizzato un contenitore metallico dalle
pareti di accresciuto diametro e generose dimensioni con grandi
particolari aperture a contatto degli e-liquids per costante e stabile alimentazione anche in presenza di estrema viscosità, innovativi
riscaldatori resistivi mesh ad indipendente doppia zona di attivazione quasi a simulare un sistema dual coil ad occupare l’intera superficie interna della wick per provvedere ad una
istantanea vaporizzazione della massima quantità di assorbito.
Risultato?
Un
vapore pieno, corposo, denso e carico mai sperimentato. Mai così impressionante per volume e definizione, perfino riuscito ad individuare sfumature che mai durante le mie brevi incursioni nel “gioco polmonare” ero stato in grado di avvertire, recenti rigenerabili mesh compresi.
TPP-DM1 implacabile con fruttati carichi di zuccheri e magari un pizzico di ice, capace di saturare con sole due o tre attivazioni l’intero ambiente con
nuvole persistenti e incredibilmente profumate;
TPP-DM2 dai consumi più parchi ma straordinaria interprete del cremoso e vellutato, meglio se spinta alle potenze più basse del suo range di utilizzo, egualmente
ariosa ed esplosiva vaporizzatrice.
Perfettamente entrambe a loro agio in ogni occasione
alimentate alla perfezione dalla stabilità e potenza di DRAG 3, la mod protagonista del presente scritto per
un risultato simbiotico mai ad oggi provato.
E qui concludo questa breve incursione nel cloud vaping giudicando per quanto mi sia possibile, ho ben chiara tutta la mia inesperienza in questa frangia dello svapo,
pregevoli i risultati ottenuti: la nuova mod
DRAG 3, sebbene non “profonda” come la precedente incarnazione, si è sempre dimostrata repentina, affidabile, puntuale e scattante nella erogazione in potenza, superando con striminzita sufficienza ed eccesso di zelo in modalità TC sia la prova “del cotone a secco” che sul reale utilizzo con builds a base di acciaio 316L anche se innegabile non sia questo il fine ultimo per un suo acquisto. La buona
manifattura generale dai ricercati particolari estetici coadiuvata dall’ineccepibile elettronica di grado militare non fanno che confermare ancora una volta la bontà delle produzioni Voopoo, che
grazie all’apporto dello straordinario nuovo TPP Pod Tank e relative testine non manca di “rimarcare nei confronti di sfacciati imitatori ancora una volta la propria ineguagliata superiorità”.
Che la ennesima gara di inseguimento abbia inizio!
Ancora una volta!
Ringrazio
Voopoo - ShenZhen Woody Vapes Technology Co. LTD. ed in particolar modo
Ms. Chloe diretta referente del reparto marketing e contatto per l’accesso ai settori tecnici per la graditissima possibilità di provare in anteprima
DRAG 3 Vaping Kit del quale si possono trovare ulteriori informazioni ed approfondimenti seguendo il link alla landing page ufficiale nel caso se ne abbiano necessità:
Doveroso obbligo il ringraziamento rivolto a
sigarettaelettronicaforum.com nella sua interezza, Amministratore e Moderatori, per lo spazio e visibilità concessami ed a tutti
Voi pazienti Utenti lettori come sempre liberi di regalarmi costruttive critiche e preziosi consigli.
Grazie!
P.S.: In caso di necessità segnalo i collegamenti diretti per il download sia al firmware opzionale necessario per attivare le basilari funzionalità TC che al relativo software (attualmente solo in versione per sistemi Windows) per la sua installazione:
Voopoo configuration software V 2.0.0.3
DRAG 3 optional TC firmware