Io più che dividerli in chiari e scuri, in cui si fa in fretta a distinguerli, consiglierei una suddivisione tra i metodi di "cura". Curati a fuoco e curati al sole, curati in forni ed all'aria. E li se ne scoprono di belle, compresi i metodi di macerazione che possono avere i perique ed i cavendish.
Faccio un copia/incolla...
Le varietà di tabacco si differenziano in funzione del processo di cura, durante il quale le foglie di tabacco greggio vengono essiccate, perdono il loro colore verde e assumono un colore variante dal giallo al rosso-bruno o nero-bruno, secondo il metodo di cura.
Le foglie di tabacco, dopo la cura, vengono sottoposte alla prima trasformazione, una serie di processi di carattere fisico durante i quali le foglie vengono selezionate in base alle caratteristiche morfologiche (cernita), reidratate, eliminate le costole e le principali nervature (battitura), e quindi le lamine fogliari vengono ridotte in frammenti (strips) che vengono stabilizzati per la conservazione e avviati alla manifattura.
Per la manifattura delle sigarette si utilizzano: per le sigarette di gusto inglese (English blend) miscele di tabacchi delle varietà flue-cured (essiccate in forni), come il Virginia-Bright al quale, per le sigarette di gusto americano (American blend), si miscelano tabacchi delle varietà light air-cured (curate all'aria - chiare), come il Burley e i tabacchi Orientali o sun-cured (curati al sole). Le varietà flue-cured sono utilizzate anche per la produzione di tabacco per narghilè (shisha).
Per la manifattura dei sigari si utilizzano invece le varietà dark air-cured (curate all'aria - scure) cui appartengono i tabacchi Scuri come il Nostrano del Brenta, Havanna o Badischer Geudertimer e le varietà fire-cured (curate al fuoco) come il Kentucky che, sottoposto a fermentazione, viene utilizzato per la fabbricazione del Sigaro Toscano®.