Iv3shf

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Già proprio un bell'argomento, prendo spunto da un post di @GioGio sull'argomento, per chiarire un tema piuttosto discusso e con cui si fa molta confusione, ma prima di tutto, definiamoli, per stadi.

Liquido pronto: liquido preparato con il PG la VG, Nicotina e gli aromi, deve sottostare ai controlli sanitari, avere tutte le certificazioni della filiera ed essere anche certificato TPD.

Scomposto: aromi messi insieme per creare un liquido, senza PG, senza VG senza nicotina, non deve sottostare alla TPD, valgono le certificazioni del produttore degli aromi non è certificato e non deve essere sottoposto a certificazione/denuncia TPD.

Aroma: la componente base con cui vengono fatti gli scomposti e i liquidi pronti.

Matrice vegetale: Le varie foglie (la materia) da cui vengono estratte le molecole per creare gli aromi.

Cosa sono:
1) Il liquido pronto o lo scomposto (One Shot) sono delle "ricette" che hanno aromi o matrici vegetali all'interno, che una volta uniti formano un liquido.
2) Gli aromi base possono essere sintetici o natural identici o estratti e sono alla base di tutto.

Quindi possiamo dire che gli scomposti sono aromi? NO! Gli scomposti sono dei prodotti derivati.

Da dove nascono? Beh forse il primo a cui dobbiamo dare atto della messa sul mercato dei One Shot, è stato l'antesignano di tutto questo, Lord Hero, lui ancora prima della TPD creava le ricette e le vendeva sotto questa forma.

Ma la TPD ha dato una stangata a tutti i produttori di liquidi obbligandoli ai famosi 20mg di nicotina massima e all'obbligo di certificazione ed analisi dei liquidi che vengono messi sul mercato.
Non buono per i furbetti (non Lord Hero, ripeto lui c'era ben prima) che a questo punto colgono la palla al balzo, in un colpo solo si liberano del registro della nicotina, delle certificazioni TPD, del problema che la nicotina è costosa, deve essere pura, e stoccata per bene, si liberano del costo del PG-VG e il loro acquisto, stoccaggio, deposito, celle frigo ecc. si tolgono tutti questi costi e li fanno spendere al consumatore finale, creando i One Shot!

Ma per il marketing italiano, One-Shot (che è il termine originale per definire questa tecnica) non è bello da sentire, allora si sono inventati il termine SCOMPOSTO (dalla VG PG e nicotina) Come viene creato?
Semplice, una volta identificata una ricetta, si parte, si ragiona sulla percentuale di diluzione e sulla quantità totale da creare:

Per esempio prendiamo un Cuba Libre a caso


1631284328528.png


Ho calcolato una percentuale di diluzione del 10% in modo da poter creare 100ml di liquido, poi metto in una bottiglietta i miei 3 aromi insieme all'aggiunta di PG (ma potrei anche farlo in base VG) ed ecco fatto il mio bel scomposto!
Ok, posso metterlo in vendita? O certo, basta farlo imbottigliare creare una bella etichetta e dire che c'è da aggiungere PG, VG nico, io me li sono tolti dal groppone, mi sono tolto l'obbligo di qualsiasi certificazione TPD.

Non mi addentro nel discorso costi, ma basta sapere che dal liquido pronto che facevo prima, ho tolto tutti i costi di immagazzinaggio della VG e della Nicotina, dimezzato (per dire poco) i costi del PG.
Eccovi servita la storia vera degli scomposti, ma il costo odierno e siamo quasi alla TPD3, è rimasto come quello di quando si comprava un liquido pronto nicotinizzato, ed è una cosa che mi sembra quanto meno strana.

Lasciando stare la polemica inutile, e tornando al discorso, come si è visto sono gli aromi che hanno creato lo scomposto.

Poi volendo possiamo anche andare a fare discorsi filosofici o di semantica, ma distorce la verità, volendo, potremmo dire che, quello che ho creato, visto che le molecole si sono conglobate, è un "nuovo" aroma e quindi potrei definirlo aroma, ma è proprio un discorso di semantica, è e rimane sempre e solo una ricetta creata come base per fare un liquido NON è un aroma, lo potremmo definire aroma complesso? Tipo Strawberry and Cream della CAP o Honey roasted peanuts della WF? No, questi sono aromi complessi che vengono usati per creare altri liquidi, come fossero delle "Stones" o una Trinity, ma da uno scomposto NON crei altri liquidi.

Si potrebbero usare gli scomposti per creare altri liquidi? Dipende, dipende da come sono fatti che non lo sapremo mai, le ricette sono segrete, ma facciamo delle supposizioni.

Se volete servirvi con un mal di testa vi spiego anche le differenze e cosa potrebbe essere usato come Base o Stone, per esempio il Rum & Cola di cui sopra la vedo difficile possa essere usata come Base per fare altro, se però per esempio usiamo una Killer Custard, bisognerebbe fare i test alle varie percentuali per usarla come custard ma se la pensiamo come fosse una Base allora, seguendo la diluzioni originale, è fattibile, questo è un'esempio dell'uso di una Custard Stone:


1631286352022.png



Come si vede l'ho usata al 10%, aggiunto del peanut butter e del caramello, et voilà, sto usando uno scomposto come se fosse una Stone, ne vale la pena? Non credo proprio, quanto costerebbe? Per assurdo (ma non è proprio un assurdo, è una tecnica usata), da qua creo un altro scomposto.. 🤣

Ok abbiamo definito le differenze e spero che questa volta non ci siano più confusioni sulle differenze tra aromi, scomposti, one-shot, Stones e Liquidi pronti, e non è solo una questione di semantica.

Fatemi sapere nei commenti sotto il vostro parere.
 
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Wortex

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Un’ora di applausi (cit.).
Grazie, articolo interessantissimo e letto tutto d’un fiato.
Sef, la Treccani dello Svapo.
 

GioGio

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Per fortuna il mondo dello svapo può annoverare persone del calibro di @Iv3shf e ancora di più che siano qui tra di noi a condividere il loro sapere gratuitamente invece di instradarlo verso "imbrogli" più o meno remunerativi! 👏 👏 👏
 

Fox70

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Non ho parole Maestro, bisogna solo inchinarsi dinanzi a tanto sapere. Chapeu :blue2:
 

Fox70

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@Iv3shf Frank quando dici: "Scomposto: aromi messi insieme per creare un liquido, senza PG, senza VG senza nicotina, non deve sottostare alla TPD..."
Uno scomposto può essere formato da un aroma o più aromi, ma gli aromi non sono in PG? Cosa intendi senza PG? Grazie.
 

Fox70

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Ecco trovato il dilemma...
"poi metto in una bottiglietta i miei 3 aromi insieme all' aggiunta di PG (ma potrei anche farlo in base VG) ed ecco fatto il mio bel scomposto!"
:blue2:
 

Boristheblade88

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@Fox70 intende "aroma in PG non diluito". Perdonalo, è inglese! :ROFLMAO:

Lo scomposto è un aroma diluito, già dosato per arrivare a riempire la boccetta.

Grande Frank come sempre, i tuoi articoli non sono mai scontati. Chapeau!
 

Sva3d

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Un articolo che è stato un immenso piacere leggere in tutte le sue parti interessantissime, ancora complimenti.
Leggerlo poi vaporizzando il tuo Cuba Libre, che giorno dopo giorno diventa sempre più buono, è impagabile.
Oltre alle parole scritte anche i fatti. ;)(y)
 

Ilaz

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Grazie @Iv3shf per il contributo!

Per aggiungere un'opinione, farei una distinzione tra one-shot e scomposto, e aggiungerei anche il mix & vape.
Queste tre soluzioni non si differenziano tanto per la componente aromatica in sé e per sé, quanto per il formato di vendita.

Lo one-shot è un composto di più aromi concentrati, già bilanciati dal mixer. Normalmente gli one-shot vengono venduti in flaconi, e la parte liquida lo riempe nella sua interezza. Per creare un e-liquid, l'utente deve mixarlo diluendo tale composto ad una certa % (normalmente il creatore del one-shot fornisce un'indicazione di %) in un altro flacone più grande assieme a PG, VG, e nicotina sfusi. Eventualmente è anche possibile usare basi premiscelate e nicotine TPD.

Lo scomposto è un composto di più aromi concentrati, già bilanciati dal produttore, che permettono di creare un e-liquid di volume pari al flacone in cui è "incastonato". Il formato che si è affermato nel mercato è quello da 60ml, ma esistono anche altri tipi di formati, ad esempio da 100ml o anche 125ml. Lo scomposto mi risulta essere una specialità squisitamente italiana. Un altro termine con cui si è definito lo scomposto è "tripla concentrazione", in ragione del fatto che i 20ml del composto aromatico + PG rappresentano 1/3 del totale del flacone. Lo scomposto tipico da 60ml ha una componente pratica poiché` normalmente permette di utilizzare uno shot di 30ml di VG e uno shot di 10ml di nicotina, e poterne gettare i flaconi vuoti. Ha anche un vantaggio erariale, ma non entro nei dettagli.

Il mix & vape normalmente è un composto contenente aroma, PG e VG bilanciati per un totale di 50ml dal produttore, e a cui l'utente deve solamente aggiungere uno shot da 10ml di nicotina (esempio valido per il formato 60ml). In alcuni casi vengono anche chiamati "Shot series", in ragione dello shot di nicotina che bisogna aggiungervi per la creazione dell'e-liquid. Il mix and vape ha preso piede anche in UK, e questa opzione era in voga in Italia all'alba del recepimento della TPD, per poi scomparire con l'inclusione dello svapo in regime di monopolio e contestuale imposta di consumo anche sui zero nicotina.

Nel 2018 i mix and vape erano praticamente scomparsi, e in giro si trovavano solamente scomposti. Il motivo – credo - sia dovuto al fatto che lo scomposto (che è solo aroma in PG) fosse considerato come una componente singola, e pertanto non soggetto a imposta, mentre il mix and vape - seppur incompleto - fosse di fatto un composto di aromi, PG e VG, e pertanto considerabile un prodotto inalabile.
(Tuttavia, nel mercato ci sono dei mix and vape da 40ml in flacone da 60ml - vedi Vaporart - quindi sono un po' confuso... forse c’è un vuoto legislativo che determina la non tassabilità dei mix and vape da 40ml? O forse Vaporart la versa l'imposta sui mix and vape da 40ml? Boh)

Chiaramente quanto sopra non e` vangelo, ma secondo me rispecchia bene cosa il mercato attuale intende per one-shot, scomposto e mix & vape. Poi sicuramente ci sono delle eccezioni: chi produce scomposti in flaconi da 100ml o 125ml, chi fa mix & vape con 40ml o 50ml di composto aromatico ecc.

La TPD regola e standardizza il formato e il grado massimo di nicotina, ma non esiste uno standard per quanto riguarda la parte aromatica, pertanto il mercato negli anni si è divertito a inventarsi varie opzioni e categorie di prodotto, e oggi ci troviamo migliaia di prodotti sugli scaffali da cui poter scegliere.
Che ritengo non sia un male, anzi.
 

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