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Dal 1 Gennaio 2015, con decreto ministeriale, i prodotti identificati come "liquidi da inalazione" e dispositivi precaricati, sono assoggettati ad un imposta di euro 0,37344 ml che sarà applicata al normale prezzo di vendita ante IVA.
Questo significa che i liquidi per vaporizzatori personali subiranno un notevole aumento per il consumatore finale.
Il decreto in questione impone anche ai produttori l'istituzione di depositi fiscali e relativi adempimenti di carattere burocratico e tributario nonché l'adozione di rappresentanti fiscali per gli operatori esteri che vorranno vendere nel nostro paese.
L'imposta attuale è basata su prove tecniche inerenti un'equivalenza in termini di "tiri" tra dispositivi elettronici e sigarette tradizionali.
Nel frattempo le aziende coinvolte e le associazioni di categoria stanno valutando il da farsi, anche in valutazione della situazione del 2014 per la quale ci eravamo già adoperati in sede giudiziaria..
Ci rendiamo conto che la pubblicazione di un decreto a ridosso delle festività Natalizie, la macchinosità delle procedure e l'incertezza impositiva stiamo creando confusione ai clienti e agli operatori tutti, e come azienda ci stiamo adoperando per minimizzare i disagi per gli utilizzatori.
Nel frattempo possiamo consigliare acquisti di liquidi ad alta gradazione di nicotina, i quali possono essere poi diluiti, rendendo di fatto l'imposta minore in virtù dello schema di tassazione che considera e tassa i ml di prodotto da inalazione in toto, e non la gradazione di nicotina.
In attesa di ulteriori sviluppi, rimaniamo a disposizione per ulteriori pareri e/o proposte.
Voi cosa ne pensate?
Questo significa che i liquidi per vaporizzatori personali subiranno un notevole aumento per il consumatore finale.
Il decreto in questione impone anche ai produttori l'istituzione di depositi fiscali e relativi adempimenti di carattere burocratico e tributario nonché l'adozione di rappresentanti fiscali per gli operatori esteri che vorranno vendere nel nostro paese.
L'imposta attuale è basata su prove tecniche inerenti un'equivalenza in termini di "tiri" tra dispositivi elettronici e sigarette tradizionali.
Nel frattempo le aziende coinvolte e le associazioni di categoria stanno valutando il da farsi, anche in valutazione della situazione del 2014 per la quale ci eravamo già adoperati in sede giudiziaria..
Ci rendiamo conto che la pubblicazione di un decreto a ridosso delle festività Natalizie, la macchinosità delle procedure e l'incertezza impositiva stiamo creando confusione ai clienti e agli operatori tutti, e come azienda ci stiamo adoperando per minimizzare i disagi per gli utilizzatori.
Nel frattempo possiamo consigliare acquisti di liquidi ad alta gradazione di nicotina, i quali possono essere poi diluiti, rendendo di fatto l'imposta minore in virtù dello schema di tassazione che considera e tassa i ml di prodotto da inalazione in toto, e non la gradazione di nicotina.
In attesa di ulteriori sviluppi, rimaniamo a disposizione per ulteriori pareri e/o proposte.
Voi cosa ne pensate?