Non mi attira il cotone...
Se va in secca la wick, ti prendi una steccata.... se va in secca il cotone brucia lentamente, e ti aspiri l'impossibile (altro che digitali!)
Tranquillo Luca! Per esperienza personale (che faccio la resistenza proprio nel modo indicato nel video) con il Kayfun NON c'è pericolo che si vada in secca.
Il Kayfun ha un funzionamento particolare. Forse non è di immediata intuizione ma il principio di funzionamento di quell'atom russo è simile a quello dell'abbeveratoio degli uccellini.
Questo per intendersi:
E' un contenitore capovolto pieno di acqua che per un "gioco" di pressioni/depressioni rimane sempre in equilibrio senza far uscire acqua in eccesso.
Appena l'uccellino beve l'acqua dalla pozzetta (svuotandola)... la pozzetta si riempe nuovamente di acqua senza trabordare ritornando in equilibrio idrodinamico. Il Kayfun funziona praticamente nello stesso modo. Se ci fai caso sulla base dell'atom ci sono due canalini contrapposti che per un tratto viaggiano in orizzontale e per l'ultimo tratto (la torretta filettata) viaggiano in verticale. La wick (o cotone) che alimenta la resistenza viene posizionata su quei "balconi" che vedi appena finisce la filettatura della torretta centrale... e dove finisce, di fatto, il percorso delle canaline verticali. Posizionata la wick, si avvita il cilindro... la relativa campana e si monta tutto il resto.
Le wick, posizionate correttamente, vanno ad occludere parzialmente le canaline di ingresso del liquido. Nel momento in cui aspiri dal tip dell'atom, crei di fatto una depressione interna tale percui il liquido sale lungo le canaline verticali per entrare in contatto con le wick. Queste, imbevendosi di liquido, si "gonfiano" e bloccano l'ingresso di ulteriore liquido nel cilindro centrale. Di fatto le wick gonfie come un otre fanno da "tappo" per le canaline.
Nell'immagine sotto indico con le frecce rosse le canaline e in blu... i "balconi".
(microcoil con resistenza verticale in asse con foro di ventilazione)
In questo modo dovrebbe essere chiaro ormai che il funzionamento del Kayfun è a dir poco... "perfetto". Quando dai corrente all'atom, il liquido contenuto nelle wick si trasforma in vapore ed esce attraverso il tip mentre aspiri. Diminuiscono di volume... "riaprendo" nuovamente i fori delle canaline per un successivo ingresso di liquido (agevolato dalla depressione che crei mentre aspiri).
Si va avanti così fino all'ultima goccia di liquido. In questo modo, capirai bene, che pericoli di andare in secca non ne hai... fino a quando il tank è vuoto. Ma quando il tank si svuta... te ne accorgi! O perchè lo vedi attraverso la finestrella trasparente dell'atom... o perchè senti che il sapore della svapata comincia lentamente a scemare. Certamente è importantissimo inizializzare bene l'atom bagnando preventivamente le wick e partendo (per i primi 5/10 tiri) con wattaggi bassi per essere sicuro di inzuppare bene le wick.
Il Kayfun rappresentò un grande salto di qualità nello svapo. All'epoca, come riferimento, c'erano i sistemi UFS di Imeo Thanasis ("il greco", padre del Golden Greek) che però erano un po'... "ostiosetti" da far funzionare regolarmente perchè durante lo svapo andava sempre tenuto sotto controllo la ghiera del liquido e quella dell'aria per adeguare le pressioni interne in funzione del livello di liquido presente all'interno del tank. Diversamente si correva il rischio o di andare in secca... o di allagare l'atom. Uno stressssssssss!
Imeo definì Sergey (padre del Kayfun)... "The russian copier"... quasi ad intendere che Sergey gli avesse copiato l'idea nell'invenzione del suo atom. Eh no!... o meglio... sì per certi versi ma Sergey aveva migliorato notevolmente il funzionamento del PV ottenendo ottimi risultati. Infatti nonostante ormai il Kayfun sia un prodotto di oltre un anno fa (versione 3.1), rimane a mio avviso il miglior atom da svapo. Regolarità di funzionamento... abbinato magari ad un BB che "spara" corrente in modo costante dal primo all'ultimo tiro... è il massimo che uno svapatore può chiedere alla vita!