Maestroberti

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Ragazzi mi domandavo questo: qual è il criterio con cui scegliere il valore degli ohm?..io tiro di guancia e mi piace stare tra i 12 e i 15 watt..... ora. . L ariosità nei rigenerabili dipende solo dalla atomizzatore, ok, quindi se scelgo un buco piccolo per un tiro contrastato devo iutilizzare una potenza non troppo alta per non surriscaldare il tutto. .e fino a qui ci siamo. . Poi, Se mi interessa la durata della resistenza optero ad esempio per un filo più spesso . .se voglio invece reattività optero ad esempio per un filo più sottile...ok. . Ma veniamo al discorso ohm. . Io sono giunto a pensare che nei rigenerabili gli ohm non rappresentano qualcosa di cosi importante perché sono una semplice conseguenza. ... dunque il calcolatore stream engine mi chide il valore della resistenza che voglio ottenere solo perché questo è importante con una box meccanica. . Dunque la mia domanda è: nel mio caso (tiro di guancia di bassa potenza e box vv) qual è il pro e il contro tra il raggiungere lo stesso flusso termico con resistenza più alta o più bassa? Ovvero, meglio che faccia una resistenza da 0,5 o da 1,5? Igiit una volta mi rispose che è la stessa cosa, anche se non parlavamo di flusso termico ma di watt. . però nulla cambia in quanto se il flusso termico è uguale anche i watt lo sono
 

Wildhoney

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Sempre rispettando quello che è il flusso termico, io dimensiono le resistente tali da avere il minimo dispendio di energia da parte del circuito: vale a dire dimensionare la coil tale che, ai watt corretti per il flusso termico che preferisco, usino tra i 3,4 ed i 3,8V
 

Tabac

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Maestroberti

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Ottimo! Dimenticavo il discorso volt!
 

Cesga

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Ragazzi mi domandavo questo: qual è il criterio con cui scegliere il valore degli ohm?..io tiro di guancia e mi piace stare tra i 12 e i 15 watt..... ora. . L ariosità nei rigenerabili dipende solo dalla atomizzatore, ok, quindi se scelgo un buco piccolo per un tiro contrastato devo iutilizzare una potenza non troppo alta per non surriscaldare il tutto. .e fino a qui ci siamo. . Poi, Se mi interessa la durata della resistenza optero ad esempio per un filo più spesso . .se voglio invece reattività optero ad esempio per un filo più sottile...ok. . Ma veniamo al discorso ohm. . Io sono giunto a pensare che nei rigenerabili gli ohm non rappresentano qualcosa di cosi importante perché sono una semplice conseguenza. ... dunque il calcolatore stream engine mi chide il valore della resistenza che voglio ottenere solo perché questo è importante con una box meccanica. . Dunque la mia domanda è: nel mio caso (tiro di guancia di bassa potenza e box vv) qual è il pro e il contro tra il raggiungere lo stesso flusso termico con resistenza più alta o più bassa? Ovvero, meglio che faccia una resistenza da 0,5 o da 1,5? Igiit una volta mi rispose che è la stessa cosa, anche se non parlavamo di flusso termico ma di watt. . però nulla cambia in quanto se il flusso termico è uguale anche i watt lo sono

Non proprio Davide. Se a parità di materiale e di diametro interno della coil vari il valore della resistenza variano le spire necessarie e variano i watt necessari per avere il medesimo flusso termico.

esempi tratti dal calcolatore:

Acciaio SS316L da 0,25 - 10 spire su tondino da 2mm, resistenza 2 Ohm, flusso termico 253mW/mm2 necessari 26W
Acciaio SS316L da 0,25 - 5 spire su tondino da 2mm, resistenza 0,7 Ohm, flusso termico 250mW/mm2 necessari 9W
 

Maestroberti

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Il tipo di resistenza dipende anche dall'atom che usi. Di guancia = resistenza alta, arioso = res media, polmone = res bassa. Questo per far funzionare al meglio l'atom. Poi puoi anche mettere una 0,5 su un Ataman ma scalda troppo e rende male

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Ciao tabac. .io parlavo di rigenerabili, quindi non credo che valga più il discorso polmoni = bassi ohm e viceversa. (A meno che dopo un mese dei vostri insegnamenti non ho capito nulla :38:). Perché hai scritto che resistenza bassa scalda di piu, dato che manterrei lo stesso flusso termico?
 

Maestroberti

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Non proprio Davide. Se a parità di materiale e di diametro interno della coil vari il valore della resistenza variano le spire necessarie e variano i watt necessari per avere il medesimo flusso termico.

esempi tratti dal calcolatore:

Acciaio SS316L da 0,25 - 10 spire su tondino da 2mm, resistenza 2 Ohm, flusso termico 253mW/mm2 necessari 26W
Acciaio SS316L da 0,25 - 5 spire su tondino da 2mm, resistenza 0,7 Ohm, flusso termico 250mW/mm2 necessari 9W

Cesga hai ragione.. dovevo fare meglio delle prove prima di domandare. .
 

Cesga

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Cesga hai ragione.. dovevo fare meglio delle prove prima di domandare. .

Siamo tutti (quasi) qui per imparare io per primo su questo benedetto flusso termico mi muovo molto male. Incuriosito dal tuo post ho fatto questa simulazione e resto sbalordito quando mi suggerisce di usare 26 watt su una resistenza da 2 Ohm per avere il flusso termico suggerito per uno svapo corretto. Ci devo ragionare in po sopra. Anzi chiederei il parere di @Igiit.
 

Igiit

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Siamo tutti (quasi) qui per imparare io per primo su questo benedetto flusso termico mi muovo molto male. Incuriosito dal tuo post ho fatto questa simulazione e resto sbalordito quando mi suggerisce di usare 26 watt su una resistenza da 2 Ohm per avere il flusso termico suggerito per uno svapo corretto. Ci devo ragionare in po sopra. Anzi chiederei il parere di @Igiit.

Secondo mè la tua meraviglia dipende dalla tua esperienza che dipende da scelte tecniche "storiche". Quando non c'erano i circuiti step-up il vincolo principale era la cella LiIon ovvero i suoi 3-4.2 V: non c'era spazio per ciò che una LiIon non poteva far funzionare.

Siccome potenza P, resistenza R e tensione V sono legate dalla relazione

P= V2 /R

e V non lo potevi scegliere, per regolare la potenza potevi agire solo su R.

Venendo all'esempio che lascia sbalordito, se scegli P=26 W ed R= 2Ohm, ottieni V=7.2V valore ben superiore alla tensione che una LiIon è in grado di fornire sotto carico. Pertanto, fino a qualche anno fà tale soluzione non poteva essere presa in considerazione.

In altre parole la consuetudine corrente è ancora influenzata dalle scelte dei pionieri del vaping fatte in presenza di limiti tecnici che non ci sono più. Ed è la consuetudine a formare le aspettative (tanta potenza == bassa resistenza).
 

Tabac

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Imho, c'è un'altra variabile da tenere in conto, l'atom dove si monta la coil.
Realizzo una coil con flusso termico ideale e fin qui ci siamo, sarei nella condizione ottimale per lo svapo. Però subentra la geometria dell'atom: distanza fra le torrette e diametro della campana, ma soprattutto capacità di dissipazione.
Non ho le conoscenze di fisica dei fluidi necessarie per dare una spiegazione scientificamente fondata sulla relazione fra flusso dell'aria, sua direzione, e capacità di dissipazione del calore prodotto dalla coil anche se in condizioni ideale di flusso termico.
Mi baso solo sull'esperienza di utilizzo di molti atom di fogge e geometrie diverse, anche coil "ideali" non sempre sono adatte a tutti gli atomizzatori. Dieci spire in un deck del Gem, pur realizzate rispettando i parametri del flusso termico, non posso farcele stare, soprattutto il calore prodotto non verrà smaltito in tempo utile a far raffreddare l'atom per mancanza di sufficiente afflusso d'aria.
Il risultato sarà uno svapo molto caldo ai limiti del fastidio.
Ci sarà certamente una formula che mette in relazione il flusso termico con l'afflusso di aria per trovare l'equilibrio ideale, e sarà tipica di ogni singolo atomizzatore, quello sarà lo "sweet spot" per ogni atom che si utilizzerà.
Che io sappia nessuno l'ha ancora calcolata, non so neppure se sia concretamente realizzabile, ma mi piacerebbe averla a disposizione
 

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