ConteRosso

Banned
Utente SEF
Registrato
29 Nov 2016
Messaggi
10.720
Gradimento
1.266
Punti
390
Località
Regno Sabaudo ai piedi del Rosa innevato
Nome
Marco
Dispositivi in uso
LKS, Bf mtl mech e box circuitate Dna e Yihi, nonchè Dicodes
Atomizzatori in uso
Gus , tanta # e poco cotone
Interessante disamina del modd, famoso per le sue coil ,riguardo ai fili da noi utilizzati

Copio/incollo
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
SUBJ: tossicità dei resistori, rischio correlato e strategie per eliminare il rischio
buongiorno a tutti, sono stato taggato ormai in diverse occasioni su post riguardanti la SANA preoccupazione in merito ai metalli presenti nelle leghe resistive, la tossicità relativa e il rischio legato alla pratica del dryburn.
ho pensato a lungo se rispondere a riguardo, ma lo scrupolo del mio conflitto di interessi a riguardo mi ha frenato.
Il secondo motivo, è legato alla complessità e lunghezza della risposta che ne deriva, e dell'argomento che non può certo essere esaurito in quattro righe o un esperimento improvvisato.
Oggi quindi ne parlerò non come ‘Breakill’ ma come Isaac Grillo, Dottore in scienze ambientali e tecnico chimico agro-alimentare.
il Fulcro dei miei studi è sempre stato lo studio dei fattori di rischio per la salute, umana e ambientale, siano essi chimici, fisici o biologici.
Gli strumenti messi a mia disposizione per analizzare un FATTORE DI RISCHIO come quello di cui sopra non si riducono alla semplice chimica analitica, ma richiedono una conoscenza della chimica-fisica (ovvero chimica termodinamica) di ciò che avviene nelle leghe, ma sopratutto richiede la capacità di VALUTARE SCIENTIFICAMENTE L’ENTITA’ DI UN DETERMINATO RISCHIO
NB: i termini “pericolo” “”rischio” e “danno” non verranno usati a caso, ma secondo lo specifico significato della letteratura scientifica
(UNI EN ISO 12100-1; art. 2, lettera s, D.Lgs. 81/08)
RISCHIO= probabilità che avvenga un pericolo x danno derivante da esso
già da questa definizione si intuisce che il fattore di rischio più elevato, è legato alla provenienza del filo di origine, la cui probabilità che provenga da produzioni non deputate all’utilizzo come resistori per sigaretta elettronica è estremamente elevata
qual’è invece la probabilità che il riscaldamento del filo costituisca un pericolo?
analizziamo per semplicità le tre leghe più note, trascurando NI200 e Ti per la già nota pericolosità
KA1 lega di Ferro Cromo ed Alluminio, dalla elevata resistività specifica e stabilità alle alte temperature (punto di fusione 1400 °C)
la sua tossicità è legata prevalentemente alla presenza di alluminio, ma è perlopiù legata ai processi di produzione piuttosto che non all’impiego come resistore. ha una durezza superiore alle sue alternative SS e NiCr , che lo rendono più fragile e suscettibile a degradazione.
la caratteristica colorazione rossastra che deriva dalla (purtroppo) alta reattività con l’ossigeno della lega, è legata all’ossidazione ed idratazione del ferro presente allo stato di ossidazione Fe(3) formando letteralmente ruggine (fe2o3)
tuttavia, la tossicità legata a questo ione, è pressoché nulla (vale anche per la famosa acqua rossa del lavandino che si forma nelle tubazioni rimaste ferme a lungo, nel caso aveste dubbi)
per cui il valore del rischio è estremamente basso, perché anche se la probabilità che si formi ossido ferrico (III) è elevata, il danno derivante è pressoché nullo.
tuttavia la sua scarsa stabilità fisica lo rende poco adeguato alla produzione di una coil complessa, che durerebbe molto meno rispetto alle altre leghe
SS 316L
una lega contenente carbonio, ma più importante il Cromo, che funge da agente passivante, formando uno strato esterno protettivo e che rende la lega estremamente resistente alla corrosione.
Anche l’acciaio ha una temperatura di fusione elevata, intorno ai 1400°C
tuttavia, la lega tra i 600 e gli 800° si trasforma da austenica a ferritica (ASTM A-967 - Standard specification for chemical passivation treatments of stainless steel parts) Il suo decadimento è più rapido e permanente per gli acciai 304 rispetto ai 316, ed è comunque legato ad esposizione a tale temperatura per circa un ora!!!
è in assoluto il materiale più stabile e meno reattivo SE NON SOTTOPOSTO A VARIAZIONI DRASTICHE DI TEMPERATURA
il fattore di rischio principale infatti non è legato alle sue proprietà chimiche, bensì alle sue proprietà fisiche che rappresentano contemporaneamente un pregio ed un difetto nell’impiego come resistore:
l’acciaio ha il coefficiente di dilatazione termica più elevato tra i tre esposti, questo lo rende estremamente fragile una volta riscaldato oltre i 400°C e l'integrità strutturale del filo viene meno, il rischio, per quanto basso, è legato al microparticolato formatosi a causa del continuo dilatarsi e restringersi del filo (con un microscopio è possibile analizzare personalmente tale processo).
(questo il motivo per cui viene impiegato per le padelle, e no per le resistenze dei forni NDR)
l’utilizzo come coil diventa eccellente e impareggiabile in totale assenza di preriscaldamento e dryburn, mentre estremamente DELICATO se utilizzato come coil complessa.
Nichrothal 80 o NICHEL CROMO
la sua caratteristica principale è la estrema stabilità alle alte temperature ed alla corrosione, la stabilità rimane costante fino al punto di fusione di 1400°C.
il basso coefficiente di dilatazione (motivo per cui non varia resistività con la T, come invece l’acciaio), ne conserva l’integrità strutturale anche dopo notevoli variazioni di T.
il riscaldamento iniziale (preattivazione) dato al resistore diventa fondamentale in quanto ricopre lo strato esterno della coil di monossido di cromo (CrO), termodinamicamente stabile, molto poco reattivo con l’ossigeno, e protegge il resistore dalla degradazione.
la sua tossicità, a dispetto del nome che richiama due metalli pesanti, è talmente bassa da essere stato utilizzato in passato anche per protesi dentarie, e tuttora come elemento riscaldante in forni alimentari e a microonde.
il fattore di rischio residuo è legato alla presenza di HOTSPOT, punti caldi dove si raggiunge la temperatura critica, e che se ignorati e svapati liberamente possono raggiungere la T critica di fusione della lega, per raggiungere l’emissione di ioni Cr-2 e Ni+2 tuttavia si dovrebbe raggiungere la temperatura di ebollizione che è di 2913°C!!!!!
(le condizioni normali di vaporizzazione raggiungono raramente i 300°C NDR)
inoltre si ricorda che lo stato di ossidazione che rende il cromo bioccumulabile e biotossico è il cosiddetto esavalente, ovvero nello stato di ossidazione Cr+6
il nichel, se a livello alimentare e per contatto rappresenta un fattore di rischio non indifferente, sopratutto in osggetti ipersensibili, è tossico per inalazione nelle sue forme legate
solfuro di Nichel e
nichel tetracarbonile.
in mancanza di disponibilità di ioni S-2 e (co)-2 (monossido di carbonio), come avviene nei vaporizzatori questi composti non si formano
diverso è ciò che avviene in una fonderia dove si forma appunto monossido di carbonio, e quindi tetracarbonile di Nichel o nei motori delle auto, dove possono essere presenti impurità di zolfo dovuti a carburanti poco raffinati.
il fattore di rischio quindi è legato totalmente alla purezza del materiale, e all'assenza di impurità che possono portare alla formazione dei composti di cui sopra.
Analizzare il rischio derivante dal dryburn richiede altrettante righe, ancora più complicate, ma se avete piacere, sarò felice di approfondire la ricerca a riguardo ed analizzare altrettanto approfonditamente la questione
 

ZioPelle

Donatore SEF
SEF Top Contributors
Utente SEF
Registrato
27 Mar 2017
Messaggi
1.776
Gradimento
506
Punti
215
Età
46
Località
Torino
Dispositivi in uso
VapeDroid C1D2, Smok AL 85, Pico Squeeze (2X), Smooke Noir, Noisy Cricket II - 25, Evic Primo 2.0, Black Ring 2, GBox
Atomizzatori in uso
Siren GTA 25, Ka V6 Clone GB, Hadaly SXK, Shift SXK, Origen Little SXK, SMOK Spirals Plus, Skyline SXK, M-Atty SXK, Le Zephir SXK, Peerless!, Siren 2, Le Mirage SXK, Veco One Plus, Speed Revolution YFTK, Wasp Nano, Druga, Ammit25, Goon, Kennedy 24 SXK, Tsunami Pro, Radar, Drop
Molto interessante! In effetti è in linea con quanto prescrive per le sue coil

Dryburn leggeri a bassi wattaggi

Inviato dal mio Mi A2 Lite utilizzando Tapatalk
 

.::Iannuzz85::.

Membro dello Staff
SEF Supporter
Utente SEF
Registrato
29 Ago 2016
Messaggi
6.425
Gradimento
1.978
Punti
304
Località
Limbiate (MB)
Nome
Luca
Dispositivi in uso
Wismex RX Gen3 Dual, Hcigar VT75C, Eleaf T80, Joyetech Evic Primo Fit, Hcigar VT Inbox V3
Atomizzatori in uso
Kayfun Prime, Skyline, Kayfun Prime Nite DLC, Kayfun V3 Mini, Wasp Nano RTA
Davvero molto interessante! Oltre alla solita raccomandazione di non fare dryburn o di farli in maniera leggera, qui si trova anche un senso nell'utilizzo del Nichrome a scapito del Kanthal e non solo nelle box meccaniche. Inoltre interessante anche il discorso sull'acciaio inox. Se fosse possibile, sarebbe interessante leggere anche il continuo o il suo approfondimento sull'argomento. :113:
 

The Doctor

Donatore SEF
SEF Top Contributors
Utente SEF
Registrato
11 Mag 2017
Messaggi
7.075
Gradimento
1.693
Punti
321
Età
53
Località
Firenze
Nome
Gabriele
Dispositivi in uso
N/D
Atomizzatori in uso
N/D
Concordo, lettura molto interessante. Per quanto mi riguarda, dopo aver abbandonato del tutto i sistemi dual coil e facendo resistenze leggermente spaziate, non ho più fatto un dry burn. Inoltre uso indistintamente Kanthal, SS e Nichrome sulle mie box (tutte circuitate) senza apprezzabili differenze se non nel valore finale degli ohm, ovviamente, che su circuito non cambia assolutamente niente.

Inviato dal mio MI 9 utilizzando Tapatalk
 

ConteRosso

Banned
Utente SEF
Registrato
29 Nov 2016
Messaggi
10.720
Gradimento
1.266
Punti
390
Località
Regno Sabaudo ai piedi del Rosa innevato
Nome
Marco
Dispositivi in uso
LKS, Bf mtl mech e box circuitate Dna e Yihi, nonchè Dicodes
Atomizzatori in uso
Gus , tanta # e poco cotone
Spero che questo serva a leggere di meno “ un bel dryburn e via”... e ad iniziare a consigliare l’uso del nicr80 anche per circuiti e non solo per chi lo usa in mech ( come il sottoscritto , da due anni)
Fa pensare quell’ossido del kanthal


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
 

The Doctor

Donatore SEF
SEF Top Contributors
Utente SEF
Registrato
11 Mag 2017
Messaggi
7.075
Gradimento
1.693
Punti
321
Età
53
Località
Firenze
Nome
Gabriele
Dispositivi in uso
N/D
Atomizzatori in uso
N/D
Nello specifico del kanthal però parla soprattutto di utilizzo in coil complesse, come fattore di rischio è praticamente nullo da quanto ho capito. Comunque sto finendo l'ultimo rocchetto di 26ga, poi prenderò solo SS e Nichrome ;)

Inviato dal mio MI 9 utilizzando Tapatalk
 

ConteRosso

Banned
Utente SEF
Registrato
29 Nov 2016
Messaggi
10.720
Gradimento
1.266
Punti
390
Località
Regno Sabaudo ai piedi del Rosa innevato
Nome
Marco
Dispositivi in uso
LKS, Bf mtl mech e box circuitate Dna e Yihi, nonchè Dicodes
Atomizzatori in uso
Gus , tanta # e poco cotone
Come si fa in fretta a creare panico :DD
Via tutte le scorte di Kan che abbiamo;)


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
 

.::Iannuzz85::.

Membro dello Staff
SEF Supporter
Utente SEF
Registrato
29 Ago 2016
Messaggi
6.425
Gradimento
1.978
Punti
304
Località
Limbiate (MB)
Nome
Luca
Dispositivi in uso
Wismex RX Gen3 Dual, Hcigar VT75C, Eleaf T80, Joyetech Evic Primo Fit, Hcigar VT Inbox V3
Atomizzatori in uso
Kayfun Prime, Skyline, Kayfun Prime Nite DLC, Kayfun V3 Mini, Wasp Nano RTA
Ma io penso che per un utilizzo normale, quindi nel rispetto dei giusti flussi termici, tutti e tre i materiali siano sicuri. Il discorso cambia quando si parla di dryburn, e al massimo con utilizzi molto spinti (intendo al limite). Anche perchè le complex vanno inizializzate, e forse è quella una delle fasi più delicate per la durata della coil.
 

ConteRosso

Banned
Utente SEF
Registrato
29 Nov 2016
Messaggi
10.720
Gradimento
1.266
Punti
390
Località
Regno Sabaudo ai piedi del Rosa innevato
Nome
Marco
Dispositivi in uso
LKS, Bf mtl mech e box circuitate Dna e Yihi, nonchè Dicodes
Atomizzatori in uso
Gus , tanta # e poco cotone
Luca...mai fatto un dryburn in vita mia
Comunque, prevenire , si dice, è meglio che curare


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
 

Guide

Iv3shf
Tempo di lettura 4 min.
5,00 stella(e) 1 valutazioni
Visite
395
Gradimento
6
Valutazioni
1
In parte è farina del mio sacco, in parte presa da un vecchio articolo della TPA, che trovo ancora oggi interessante e diventa sempre più attuale visto le normative che sono in aria, fa capire a chi ancora non lo sa, come sono fatti gli aromi, spero vi piaccia, leggetelo con calma quando avete...
Sva3d
Tempo di lettura 1 min.
Visite
1.521
Per calcolare la resistenza interna di una box bisogna avere il dado in rame, chiamato Calibration Tool for DNA200, ad oggi introvabile, parlo di questo: il miglior strumento atto allo scopo, si trovava qui (link), oppure un filo spesso di rame per cortocircuitare un atomizzatore (usatene uno...
Sva3d
Tempo di lettura 2 min.
5,00 stella(e) 3 valutazioni
Visite
1.628
Gradimento
2
Valutazioni
3
Un saluto a tutti ed inizio subito postandovi un video di come si è sempre lavorato un pad di Muji o cotoni organici similari: Bene! Forse per il cloud di un tempo poteva andare anche bene come regola. Sta di fatto che se ne spreca un po' e si perde anche un bel po' di tempo a stare, con...
Touch
Tempo di lettura 10 min.
Visite
1.158
Gradimento
4
Ciao a tutti, stavo leggendo qua e la vari post nel forum, ad un tratto mi hanno colpito alcune righe dove si nominava la qualità dell'acciaio usata per gli ATOM. Ho scambiato qualche parola con @Sva3d e mi son convinto a darvi qualche nozione su questo materiale. Allora per iniziare non farò...
Iv3shf
Tempo di lettura 9 min.
5,00 stella(e) 3 valutazioni
Visite
3.429
Gradimento
11
Valutazioni
3
Una delle cose di cui parlo spesso sono le combinazioni aromatiche, l'articolo precedente ha ormai qualche annetto e andrebbe aggiornato e probabilmente lo farò, per chi non l'avesse letto, ecco il rimando...
Sva3d
Tempo di lettura 2 min.
Visite
3.393
Commenti
8
Come promesso, eccomi a descrivere quale tipo di rigenerazione, in particolare sul cotone, ho testato in questi dieci giorni e più, sperimentando tutti i cotoni più noti (Cloud9, Bacon V2, Bacon Prime, Titanium Fumytech, Titanium Fiber Cotton, Miracle UD, Native Wicks Platinum Plus, Fiber...
Alto