mjordan79

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Piccolo disclaimer: post lungo (assai). Solo per gli interessati alle storie di un povero nicotinomane, del suo percorso e di come è arrivato fin qui.

Sono mesi che giro in questo mondo, da quando il fumo mi ha fatto pagare qualcosa durante i miei 22 anni di tabagismo incontrollato, fatto di tabacco trinciato "forte", cartine a combustione lenta, quasi 40 cicche al giorno e una ormai troppa abilità nel rollare che facevano si che non smettessi nemmeno nelle situazioni più inconcepibili (potevo arrivare a rollare una sigaretta con una mano sola, sotto la pioggia e con il vento a sfavore). Ero arrivato al punto di fumare inconsciamente, stare serate davanti al PC e ritrovarmi un posacenere pieno senza nemmeno accorgermene. Ero arrivato al punto che in certe occasioni andavo a dormire con una sensazione di asfissia, che il sonno me lo portava via, fra una sensazione di spossatezza e di paura per la devastazione fisica che mi stavo arrecando. Muri e libri gialli, il tormento della cenere sparsa ovunque, la casa appestata da areare il più possibile quando veniva a trovarmi la mia ragazza. Il terrore saliva al pensiero che non riuscivo comunque a smettere, con la convinzione che "domani è un altro giorno e starò meglio", "un paio d'ore e passa tutto", "l'ultima poi mi metto a dormire". La conseguenza era che spesso mi toccava andare a lavorare con pochissime ore di sonno, ubriaco dalla mancanza di riposo e, io che faccio un mestiere "di cervello", questa situazione mi ha anche cominciato a dare problemi sul lavoro (scarsa produttività, difficoltà di apprendimento, bassa concentrazione nel risolvere problemi, bassa motivazione, ecc.). Mi sentivo schiacciato in una morsa, da un lato consapevole del mio male, dall'altro incapace di uscirne. Sono arrivato al punto che l'appagamento arrivava solo nel malessere. Lo svapo per me è stato un motivo di salvezza (ancora presto per dirlo, perdonatemi se mi gratto), tuttavia rappresenta una rottura con la tossicità incontrollata e continua della combustione di sostanze, di cui già da oggi, a soli nemmeno 2 mesi che svapo, già comincio a sentire i primi benefici.

Eppure, nonostante ciò, sento che i vapers siano persone tutto sommato da sgridare. Siete (siamo perché mi ci metto pure io) degli emeriti deficienti e, l'atteggiamento che noi tutti abbiamo verso questo settore, farà si che sarà ancora più ristretto e regolamentato.

Prima di darmi addosso, leggete almeno le mie motivazioni.
Decisi di trovare un'alternativa e mi guardai intorno. Ero molto scettico sullo svapo: confesso che a me le persone che svapano mi sono sempre state antipatiche. Un po perché ero ignorante sui benefici per la salute (non lo reputavo affatto meno nocivo) un po perché chi svapa fa poco e niente per comportarsi in modo idoneo a una società civile: alcuni svapano in luoghi pubblici (ne ho visto uno in un aeroporto), ti vengono vicino, ti costringono a respirare i loro nuvoloni con puzza di frutta chimica che farebbe vomitare un cammello, ti prendono per il culo perché fumi, quasi tu fossi uno sfigato, hanno quell'atteggiamento da nerd (per le ecig, poi, nemmeno fossero scienziati). Insomma, tutta gente che mi veniva voglia di dargli un pugno in testa al primo contatto. Sinceramente parlando, il 90% di quelli che svapavano mi sembravano autentici idioti (e badate, la sensazione non è che sia andata proprio via). Sono quindi stato lontano dal mondo del vaping proprio per questo. Il mio primo contatto con qualcosa di meno devastante è stato con una iQOS di Philip Morris. Vivendo a Milano, non mi è mai passata inosservata la sontuosa embassy che Philip Morris ha aperto. Cosi un giorno, conscio del fatto che io senza tabacco non potevo vivere e che quindi l'unica mia alternativa sarebbe stato sempre e solo qualcosa a base di tabacco, mi decisi ad andare a provarla. Mi fecero fumare 3 stick, uno per ogni gusto disponibile. Mi presentarono il prodotto, come funzionava, quali erano i vantaggi per la salute (pur non presentandolo come un prodotto per smettere di fumare, su questo devo fare un plauso). Il tutto condito dal fatto che la presentazione me la fece una figa da paura, di quelle che quando ti parlano non è che ti viene da rispondere molto (va bene, dettagli). Alla fine della dimostrazione, mi chiesero se volevo tenerla in prova per una settimana, per poi valutare. Rifiutai la prova, dicendo che il prodotto mi aveva cosi tanto convinto che l'avrei comprata immediatamente. Cosi depositai le mie belle 70€ nella tasca di Philip Morris e uscii con la iQOS in mano. L'ho fumata per quasi due mesi, a parte un periodo iniziale un po imbranato (come tutto, bisogna farci l'abitudine) mi dava una sensazione di appagamento e, sebbene non totalmente innocua, già dal primo mese cominciai ad avvertire una sensazione di benessere: non avevo più aritmie, non avevo più fitte ai polmoni, al cuore. Stavo riprendendo a poco a poco l'olfatto, il gusto. Non mi sentivo più spolmonato. Rimasi estasiato da cotanta potenza in quel piccolo strumento che decisi di comprare una stecca di stick a botta, per paura di rimanere senza. "Sto spendendo un patrimonio ma mi sta aiutando a non morire subito, che vuoi che sia", pensai. Passano i giorni, e alla fine mi resi conto che, nonostante meno tossica, stavo comunque inalando delle sostanze che, sebbene in quantità parecchio inferiori, non avrebbero contribuito comunque a delle lunghe aspettative di vita (del resto rischio ridotto può significare poco e niente, quando fra gli agenti coinvolti c'è comunque lo stagno). Mosso quindi dal desiderio di migliorare sempre più, iniziai a guardare qualcosa sullo svapo. Ripeto, ero ignorante e non lo reputavo meno tossico, ma decisi comunque di metterci il naso quanto meno per informarmi. Odio avere pregiudizi non basati su nozioni quantomeno documentate, cosi decisi di vederci più chiaramente. Nella mia ricerca, il primo individuo che mi si presentò davanti fu il Santone dello Svapo. Iniziai a guardare i video sul suo canale: presentava gli armamenti da svapo con una veste che a me è familiare: il format della recensione, con la prova tecnica, delle considerazioni, una conclusione. Un format cosi immediato e godibile che quasi mi divertivo ad ascoltarlo. Cosi, video dopo video, iniziai a capirne un po di più su cos'erano quegli affari infernali in grado di tirare fuori valanghe di vapore. Lui, devo dire, contribuì a spezzare il mio scetticismo. Pensai che in fondo in fondo, quell'uomo barbuto non era proprio il primo deficiente sulla piazza, aveva molti follower e forse qualcosa di vero lo diceva. A tratti antipatico e presuntuoso, ma dopo aver visto decine di ore continuate dei suoi video, capii che in realtà imbracciava un personaggio piuttosto che essere realmente cosi (come del resto è giusto che sia). Pensai, "ci voglio provare pure io", "male che va butto nel cesso qualche centinaio di euro, che vuoi che sia".

Io, prima di comprare qualcosa, sono il classico tipo che si informa. Non compro nulla al caso, niente di cui non sia convinto e niente per cui non conosca i motivi che inducano all'acquisto. Ne consegue che, una volta deciso di iniziare a svapare per cercare di interrompere il mio tabagismo sfrenato, iniziai a consultare articoli, forum, video, recensioni, ecc. ecc. Non me ne fregava niente di atomizzatori fichi, box scintillanti e alla moda. A me serviva semplicemente uno strumento per raggiungere lo scopo. Bello o brutto, economico o costoso. Zero interesse "per l'hardware", l'unico interesse era trovare quello che faceva al caso mio. All'inizio devo ammettere che mi ero quasi scoraggiato: il vaping entry level non mi interessava, anche se oggi è molto diverso da anni fa, quello entry level è stato quello che fece si che mio padre riprendesse in mano la sigaretta dopo un periodo più o meno breve. Pensavo che sarei stato già molto stressato dall'interrompere il mio amore con la sigaretta (le Heets per iQOS, a questo punto) e capii che un ulteriore stress indotto da apparecchiature ciofeche non potevo permettermelo. Di contro, la parte "high end" c'era da capire più di un concetto, c'era da mettersi a interessarsi veramente pena l'abbandono totale dell'idea. Io non potevo permettermi il lusso di tornare alla sigaretta, cosi decisi di comprare qualcosa con il quale potessi avere un aiuto concreto: un qualcosa che, nel caso fallissi, potevo dare solo la colpa a me stesso. I soldi non erano importanti a questo punto, volevo il meglio pur rendendomi conto che in questo mondo di sciocchezze per bambini ce ne sono tante (forse fin troppe). Iniziai, come tutti, a frequentare assiduamente i canali dei "vapers" e ad avere i primi contatti con il modo di ragionare tipico dello svapatore convinto.

Dio solo conosce l'antipatia che provo dinanzi ai convinti, a quelli che ne sanno sempre più di te a prescindere da quanto tu ne sappia. Gente che ti consiglia il Kanthal per il controllo della temperatura, che ti sconsiglia il Kayfun poi se lo compra, di quelli che "lo svapo è il bottom feeder e il dripper", di quelli che l'MTL è roba vecchia, è l'old style, di quelli che sotto ai 55 watt non ne vale la pena, di quelli che la resistenza per l'MTL è 1 Ohm, il resto non serve. Un mix di stupidità selvaggia e pregiudizio che, in qualsiasi settore nella vita io abbia dovuto abbracciare, mi ha solo portato a capire che persone fatte cosi sono le meno affidabili possibili a cui chiedere un consiglio: tendono a negare le evidenze, vivono di fanboysmo convinto e radicale. "Lo svapo non fa male", "Svapate, poco ma svapate", "che lo svapo sia con voi", "iQOS è una merda e quelli che la fumano sono dei deficienti". Può uscire anche un articolo rilevante che possa dare almeno una motivazione scientifica sui danni derivanti dallo svapo che per loro sono stupidaggini, sono finanziati dalle compagnie del tabacco. Non è possibile che lo svapo possa essere nocivo. Veronesi e Polosa dicono che non è vero, punto.

Questo mondo fatto di convinzioni e stereotipi portano le persone a vivere lo svapo non solo come qualcosa di potenzialmente meno nocivo ma come un qualcosa che sia addirittura totalmente innocuo (e qualsiasi persona sana di cervello sa che nel migliore dei casi non è comprovato, semplicemente). Un gioco. Talmente un gioco innocuo che il mercato è arrivato a soddisfare le richieste di questi idioti con box lumineggianti al led, box multimediali con musica, oggetti di finto artigianato a 400 cucuzze al pezzo. La percezione di chi si avvicina a questo mondo è quello indotto dalle persone che lo frequentano: un qualcosa di buono, di salutare, di divertente. Un qualcosa per appagare una passione divertente, come la pesca o la bicicletta. Non piu cambi, telai in carbonio, mulinelli, esche e lenze: qui di divertente c'è la box da 250W super circuitata con gruppo elettrogeno come alimentazione da tenere con 2 mani, il tubo che funziona con la legge di ohm che ti devi calcolare tu sennò ti scoppia in bocca, l'atomizzatore fico col cremoso ma scarso con i tabacchi, lo sfigatello del clone e il fighetto dell'originale, il "genio" delle resistenze che predilige il nickelcromo al titanio che in modalità watt si usa solo in america, a quello che ogni volta che espira deve ricoprire la gente che lo circonda, quasi come se la quantità di vapore espirato corrispondesse alle reali dimensioni del pacco che si porta dietro.

Lasciatevi dire una cosa: che la passione ci può essere, ci sta. Che il divertimento ci sia, ci sta. Ma è tutto come viene presentato che è sbagliato. Lo svapo è nato come uno strumento di aiuto nella disassuefazione da tabacco. Né più né meno. Tale era e tale resta anche oggi. Vedere ragazzini minorenni, anche in età di poco prossime ai 14 anni, che non fumano, ma che fanno domande lasciando intendere una poco velata volontà di iniziare a svapare, mi rabbrividisce.
Per evitare che questo fosse il caso con il tabacco, la legge ha impedito loghi e pubblicità visibili al grande pubblico. Ha proibito le sponsorizzazioni "grafiche" in Formula 1. Ha ristretto e regolamentato. Ha fatto si che mai e poi mai il fumo potesse dare una percezione di qualcosa che fanno i vincenti. Ed ora tutto ciò rischia di apparire nello svapo, semplicemente a causa della stupidità massiva e di una becera propaganda che si fa in onore del Dio Svapo che male non fa.

Il vaper è il nazi-vegano dell'assunzione di nicotina: qualsiasi mezzo, che non sia vapore è da condannare. Sei uno stupido se ti becco con un riscaldatore di tabacco. Solo gli idioti fumano le iQOS. Addirittura vedo che fra alcuni dei massimi influencer del settore ce ne sono alcuni che si permettono di fare video faziosi e screditatori su dispositivi diversi dai vaporizzatori. Fanno video mostrando gli svantaggi di tali dispositivi mostrando faziosamente degli usi impropri, palesando dubbi sul funzionamento basandosi su aspettative improprie, banalizzando il tutto a "tanto sempre tabacco è". Utilizzando a loro favore le stesse motivazioni che per loro costituiscono un punto a favore dello svapo: il nulla, le dichiarazioni di qualche medico blasonato e una totale assenza di studi sul lungo periodo. Dimenticandosi che la nicotina è comunque un veleno, che anche se non ti ammazza nel lungo periodo comunque ti deteriora e ti causa ipertensione, cardiopatie, ecc. ecc. Si nascondono dietro lo slogan del "Nicotina 0". Per lo svapo però tutto è verità assoluta, specie gli studi che ne vanno a favore (magari peggiori di quelli che invece avvallano le potenzialità di un riscaldatore), il riscaldatore costituisce pericolo imminente per tutti, sempre e comunque. Questo è un atteggiamento cretino, qualsiasi forma di lotta al tabacco è valida, anche quelle meno sicure. Io stesso sono passato allo svapo acquisendo consapevolezza che è possibile vivere senza combustione, proprio fumando le iQOS. Ma il vaper medio condanna, sminuisce, distrugge. Solo lo svapo, il resto è frutto delle società di tabacco che vogliono distruggere il vaping, quindi bisogna condannarlo con qualsiasi mezzo possibile. E' un complotto delle multinazionali del tabacco.

Vi dirò, quando di mezzo c'è la salute umana, qualsiasi dispositivo in grado di abbassare di un solo punto percentuale un rischio di morte, merita rispetto. Ma questo il vaper non lo capisce. Da un lato fa il salutista, dall'altro lancia la pietra e nasconde la mano.
Io, se non fosse stato per la mia intraprendenza personale, a causa di queste persone adesso avevo ancora un bel sacchetto di Marlboro Rosso con appiccicato sopra un bel pacchetto di cartine. E adesso, al posto di avere in mano un bel vaporizzatore personale da 130€ con della vaniglia Azhad, stavo sbuffando fumo da combustione da tutti i pori.

Grazie allo svapo, quello vero. Un malaugurio invece a quelli che, ogni giorno, contribuiscono a rendere questo settore un'attività ludica: presto se ne vedranno le conseguenze. Perché un gioco non è: vivere attaccati a un vaporizzatore non è niente di diverso che vivere attaccati a una macchina che consente di vivere. Pure se ha le lucine, pure se è alla moda, pure se produce meno tossicità di qualcos'altro. Sempre dei poveri nicotinomani siete, sempre dei poveri schiavi di una sostanza siete. Di fico non avete nulla. La medicina comunque sconsiglia l'uso alle donne incinte, comunque i minori non possono farlo, comunque avete le solite targhette, comunque vada la medicina non si esprime in termini assoluti con dei verdetti finali, comunque vada ci definisce vapagisti. Domani magari scopriremo che il glicole in 20 anni sminuzza la pleura cosi come oggi sappiamo che l'eternit un materiale tanto innovativo non è.

Divertitevi ma quanto meno non evangelizzate a scatola chiusa, non perdete il senso di investigazione e ricerca. Non prendete per buono tutto quello che vi dicono. Perchè se le compagnie del tabacco hanno interesse nei tabacchi, le compagnie del vaping hanno gli stessi interessi: nessuno può non dire che le società come Vaporesso, HCigar, Lost Vape, Wismec & Co non diventino domani la Philip Morris di oggi. Alcune di loro già si danno più arie, definendosi società di apparecchiature medicali.

Saluti carissimi a chi è arrivato fin qui, ma non vi aspettate che io vi dica "buono svapo" o "che lo svapo sia con voi". Perché di buono non c'è niente se non quello di farvi sentire usciti da qualcosa che ancora c'è e l'augurio che io vi faccio non è di certo quello di continuare a svapare ma quello di poter, un giorno, buttare tutto ed essere finalmente liberi da qualsiasi dipendenza da sostanza. Perché un vaporizzatore è figo tanto quanto una carrozzina. E' solo un altro presidio medico e povero chi ne ha bisogno.
 

raffilo

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Caro mjordan79 ho letto il tuo post, ma ti confesso con una certa velocità data la lunghezza, ma penso di aver afferrato il senso: in sostanza, la tua opinione è che lo svapo non va lodato, incoraggiato, difeso ad oltranza. E su questo sono d'accordo con te!
Solo l'aria di montagna è buona per la nostra salute, il resto fa schifo. Quindi dovremmo andare via dalle nostre città piene di gas di scarico e polveri sottili. E non parliamo di ciò che mangiamo e ciò che beviamo... A cominciare dal caffè della mattina, che non è certo acqua di sorgente di alta montagna.
L'entusiasmo per la sigaretta elettronica che vedi in questo forum non significa che tutti noi andiamo a diffondere la buona novella ai poveri che stanno fuori. Personalmente la consiglio vivamente SOLO al fumatore che mi chiede informazioni e che vorrebbe smettere (con me ha funzionato subito e bene).
Nicotina: sono sicuro che la stragrande maggioranza degli svapatori sia consapevole di cosa sta facendo, di quanta nicotina "è giusto" assumere. La tendenza è verso una diminuzione graduale, come ho fatto io, da 9 proprio all'inizio, a 2 o zero adesso dopo un anno. Purtroppo la nicotina anche in dosi minime la trovo quasi fondamentale per dare corpo al vapore.
In assenza di aria di montagna...
Svapo tra minori: sì, ho notato anche io! Ma quanti minori fumano sigarette????????????? Il reato è sempre dietro l'angolo, le leggi servono e si deve stare attenti.
Per il resto, svapate con coscienza e moderazione! E che lo svapo sia con voi (se serve ad allontanare le sigarette).
 

watpo

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Caro mjordan79, ho letto con attenzione il post. Per alcuni tratti sembra la mia storia, solo con vent'anni di sigarette in meno.
L'approdo allo svapo nel mio caso, per ragioni anagrafiche non è passato attraverso l'iQOS ma attraverso pipa e sigari.
La sostanza non cambia. Certo ho visto anch'io i bimbiminkia che fanno nuvoloni con mattoni da millemilawatt e resistenze da 0.0001 ohm, ma che ci vuoi fare? in tutti i campi ci sono, guarda e passa...
Fortunatamente questo forum è la dimostrazione che esiste un mondo di svapatori più maturo e conscio di quel che sta facendo.
L'aspetto sanitario resta fondamentale e prioritario (la riduzione del danno) ma l'aspetto ludico-hobbistico a mio avviso aiuta molto a far si che l'abbandono del tabacco sia definitivo.
Se potessi usare un solo hardware e un solo liquido sarebbe triste e rischioso; scegliere, provare, indagare, sperimentare, financo, entro certi limiti, collezionare, aiuta molto.
Poi certo hai ragione, chi svapa è ancora dipendente, ma sai le dipendenze sono tante, anzi la vita stessa è un insieme di dipendenze.
Evitare quelle più dannose mi sembra già una buona cosa. E il passaggio dal tabacco al vapore è tra quelle.


Sereni nuvoloni a tutti :wavegreen:
(non è importante che siano -oni ma che siano sereni....)
 

Doublecrash

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Ho come l'impressione che si stia arrivando a una sorta di "razzismo interno". Non sto parlando di questo thread, né nello specifico di questo forum, ma in generale vedo sempre più post e commenti e articolini che indicano nello svapatore di polmone, fondamentalmente, un bimbominchia (questo è il termine più gettonato).

Ultimamente sembra che se non sei "bottom feeder di guancia" sei un coglionazzo (mi si passi il grecismo) che se ne va in giro ad aggiungere nuvole al cielo facendo fare la figura degli idioti a tutti i vapers.

A me piace svapare di polmone, a watt molto alti. Mi piace di più che svapare di guancia. E, come me, penso ce ne siano tanti altri... motivati non dai nuvoloni, ma dal gusto maggiore che *alcuni* (tra cui me, e sottolineo
alcuni) possono provare con un tipo di svapo piuttosto che con un altro.
 

watpo

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Secondo me non è una questione di guancia/polmone ma di atteggiamento.
Il fatto che i bimbiminchia facciano nuvoloni non significa che chi fa nuvoloni sia un bimbominchia.
Certo che se chi approccia il mondo della sigaretta elettronica si imbatte in certi video con certi personaggi potrebbe non ricevere una buona impressione sul mondo dello svapo.
La possibilità di produrre e postare un video oggi ce l'ha chiunque, ci sono video di persone, che per ragioni anagrafiche non possono essere catalogate come bimbiminchia, che sono letteralmente raccapriccianti.


Sereni nuvoloni a tutti :wavegreen:
 

Kayl

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@mjordan79 Davvero.. complimenti per il racconto della tua storia.. post lungo è vero.. ma c'è una certa ironia ed una certa serietà da non sottovalutare. l'ho letto e riletto un paio di volte. è molto piacevole il modo con cui hai scritto e descritto certi concetti.

Vero è anche che, quel che tu descrivi, è presente in tutti i settori. purtroppo ad oggi il mondo è pieno di fenomeni che ti fanno passare la voglia di qualsiasi cosa.

Per fortuna però, che fra i mille fenomeni di turno, esistono persone di un certo tipo, che io personalmente ho ritrovato anche su questo forum, disposte a spiegare, rispiegare e rispiegare ancora, sempre quelle cose che sono state già dette e ridette mostrando una gentilezza fuori dal comune.
il grosso problema, secondo me e come dicevo a @Doublecrash in un altro topic, non è tanto chi fa che cosa (come svapo, sono un bimbominchia che nuvoleggio spaccando tutto in giro) ma il fatto che le cose non vengono fatte con cognizione di causa ma per chissà quale motivo: ed in questo rientrano, credo, tutte le tue "critiche" riguardanti il mondo dello svapo ma che io estendo a qualsiasi ambito.

Ripeto: per fortuna esistono persone differenti.
Ti ringrazio @mjordan79per la tua testimonianza. Ma.. stai sereno. non sei il solo con questi pensieri, più o meno accentuati, e ti assicuro che ci sono anche molte molte persone gentili e meritevoli che potrebbero solo che dare una mano.


Ciao,
Kayl
 

Illusorio78

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Ciao Michael Jordan, tutto sommato ho apprezzato il tuo scritto.
Un po' provocatorio, polemico, ma in definitiva stimolante.
In realtà non sono nemmeno convinto di aver pienamente compreso quale sia il fine a cui vuoi tendere, dove vuoi andare a parare.
Se lo hai fatto per smuovere le coscienze, o tanto per alzare un po' di polverone, per mero esibizionismo o per cercare conforto presso di noi che , come te, combattiamo questa dipendenza.

Che debbo dirti, anche io non mi sento Einstein a trascorrere molto del mio tempo con questo trabiccolo appoggiato sulle labbra, ma al momento che devo fare?
Smettere per ora proprio non mi riesce, la nicotina l'ho quasi azzerata, ma ne faccio un utilizzo abbondante durante l'arco della giornata.
Sono un debole di merda, lo so, non è necessario che ci sia tu a ricordarcelo qui eh; a volte mi capita di sentirmi come un ex tossico che fa la fila al SERT per prendere il metadone, e quindi?
Per il momento vado avanti comunque con lo svapo, perchè non riesco a smettere.

Quando cominci a fare la sociologia a buon mercato e pretendi di tracciare l'identikit del vaper, devo dirti che mi piaci poco.
Capisco l'intento provocatorio del tuo pensiero, però non è che puoi cavartela generalizzando in maniera così sfacciata.
Esistono numerosissimi vapers con un equipaggiamento modestissimo, senza alcun tipo di velleità e privi di qualsivoglia integralismo.
Cioè, forse alcuni scenari che hai dipinto esistono veramente, ma, voglio dire, chi se ne frega? E anche a te, in fin dei conti, che te ne frega se ci sono dei pischelli che fanno a gara a chi sfiata di più? Te ne viene qualcosa?
E tanti altri luoghi comuni, come se un vaper possa essere inquadrato in una particolare categoria sociale; il vaper che fa il radical chic, il vaper che si trincera dietro l'egida dell'apparente forza di volontà per aver smesso di fumare.
Tutte chiacchere, lascia perdere, focalizzati invece sul tuo obiettivo primario.

Concludendo,
io ti dico BUONO SVAPO anche se a te non piace dirlo e nemmeno sentirtelo dire.
Certo che te lo dico, e a ragion veduta, perchè converrai con me che svapare, quanto tutto gira bene, è un'esperienza abbastanza appagante (come lo erano le sigarette una volta, forse, chissà....).
Nel frattempo, se ce la fai, stai sereno :30:
 

James_Dean

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Ciao Renato per certi aspetti la tua analisi è molto lucida. Si è perso il senso di quella che doveva essere una pratica alternativa e meno nociva al fumo. Ripeto meno nociva, perché qualche percentuale di rischio ci sarà sempre, in fin dei conti inaliamo sempre sostanze estranee al nostro corpo. Qualsiasi soluzione alternativa e meno nociva, alla velenosa combustione da tabacco va bene: che sia la iqos, che sia il nautilus, o il vaporizzatore di canapa al cbd. Bisogna solo saper riconoscere in che gradino si trovano nella scala della loro efficacia, e quale sia più idoneo al nostro scopo (smettere di fumare).

La spettacolarizzazione dello svapo che è avvenuta negli ultimi anni, ha portato questo settore alla deriva, con tutto quello che ne consegue. Sette evangelizzatrici dello svapo, adulti/bambini che fanno nuvoloni nei luoghi pubblici al chiuso (compresi i mezzi pubblici), discriminazioni tra chi usa cloni o originali, i teorici, i tecnici, gli ingegneri, i chimici, gli esteti, i santoni ecc...

Basta farsi un giro nei negozi fisici di svapo più blasonati, per vedere la fauna che popola questo mondo. Non conosco l'ambiente di Milano, ma posso riportare la mia esperienza romana.
Mi servo in uno dei negozi più grossi di Roma, di cui non faccio il nome per ovvi motivi. Ogni volta che ci entro mi sembra di vivere la Commedia Umana di Balzac.
Il ragazzino/adulto che vuole il tubo o la box meccanica BF solo perché gli hanno detto che è il top (ma top per chi? studia, informati e capisci quali sono i tuoi reali bisogni, caprone).
Quelli che vogliono l'atom di polmone per svapare a 200w (e vagli a spiegare tutto il corollario dello svapo ad alti wattaggi).
Il tipo che si vanta di aver speso 300 euro per una box di plastica a lamelle e fa il gradasso con la persona che ha appena acquistato il suo primo Justofg da 20 euro.
Il tipo che sostiene che la gente che usa i cloni è il male della società.
I fanatici dei cloni che non accettano la differenza tra un originale e un clone (io vi assicuro che le differenze ci sono, ma non mi posso permettere un atom da 150 euro e di conseguenza mi accontento di un clone ben fatto o di un atom originale da 30 euro).
Quelli che svapano solo l'horny mango, quelli che svapano solo il latakia e il resto non conta.
Quelli che lo svapo è solo MTL, quelli che lo svapo è solo DL.
Ma chi gliele mette in testa tutte queste certezze assolute? Hanno mai provato a mettere in dubbio ciò che viene presentato come una verità?

Quelli che mi fanno ridere più di tutti però, sono le persone che appena entrate in negozio tirano fuori il loro PV e iniziano a svapare. Mi chiedo sempre: ma che cosa gli costa aspettare quei 5 minuti, il tempo che il commesso li serva, e poi andarsene per la loro strada, fuori, a fare nuvoloni? La loro non è astinenza da nicotina, forse è più un bisogno psicologico di attenzioni; si tratta di far vedere quanto sono grosse le nuvole di vapore che riescono a fare. E si impegnano, li vedi tirare dai loro atomizzatori, come se dovessero risucchiare l'anima dalle loro coil. Nel frattempo l'aria è diventata irrespirabile, non si vede a un palmo dal naso. Loro però continuano soddisfatti, cercando attorno qualche sguardo di approvazione. Ma vi rendete conto che state annusando le vostre stesse scoregge e ne andate fieri?

Possiamo parlare chiaramente ormai di un'industria dello svapo, che usa strategie di mercato pari a quelle dell'industria del tabacco. Creare nuovi bisogni, anche inutili, è quello che conta per fare soldi. Quando un bene o una pratica si diffondono nella cultura di massa, il rischio è anche questo. Ma la maleducazione e la negligenza, non sono una caratteristica peculiare del vaper o del fumatore, sono caratteri tipici dell'essere umano medio, a prescindere da quale sia il suo status.
 
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mjordan79

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Caro mjordan79 ho letto il tuo post, ma ti confesso con una certa velocità data la lunghezza, ma penso di aver afferrato il senso: in sostanza, la tua opinione è che lo svapo non va lodato, incoraggiato, difeso ad oltranza. E su questo sono d'accordo con te!

Si, il succo stringato è proprio questo. Noto spesso che chi svapa considera lo svapo una religione e mette sè stesso nei panni dell'evangelista, con tutti i casi che ne conseguono. Discutere di metodologie alternative con loro è una crociata, finisce sempre in un bagno di sangue. Un povero Cristo che non vuole iniziare a svapare per vari motivi ma decide di provare qualcosa di meno tossico viene subito etichettato con aggettivi poco carini. Dipendentemente dal soggetto in questione, con tutta probabilità tornerà a fumare sigarette tradizionali. Il nazi vaper non ragiona in termini di salute: ragiona solo in termini di svapo, unico credo possibile. Non è la salute quella da valutare, solo il mezzo. Se c'è qualcosa di positivo in un metodo alternativo allo svapo, allora esso è frutto di studi commissionati dalle multinazionali del tabacco. E' necessariamente un complotto che vuole arrecare danni incommensurabili al mondo dello svapo. Queste tipicamente sono persone che oltre che malissimamente informate, tendono molto poco ad acquisire nuove informazioni e a fomentare luoghi comuni.
Morale: chi decide di provare qualcosa di alternativo allo svapo e si ritrova a parlare con questa gente continuerà comunque a fumare sigarette. Perchè il nazi vaper fa passare questo messaggio: solo lo svapo garantisce un'esperienza risk free (falso), il resto fa male lo stesso tanto quanto le sigarette normali (falso). Il povero tizio che voleva provare qualcosa di meno tossico (ma probabilmente non voleva svapare) si formula l'equazione erratissima in testa che se fa male come una sigaretta, allora tanto vale continuare con le sigarette. Tizi del genere non solo non portano un nuovo svapatore ma si accreditano il crimine di aver contribuito ad aver distrutto un'intenzione positiva di qualcun altro.
 

mjordan79

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Ho come l'impressione che si stia arrivando a una sorta di "razzismo interno". Non sto parlando di questo thread, né nello specifico di questo forum, ma in generale vedo sempre più post e commenti e articolini che indicano nello svapatore di polmone, fondamentalmente, un bimbominchia (questo è il termine più gettonato).


Non so se si sta arrivando a questo, non lo definirei addirittura razzismo interno, probabilmente il tutto è dettato dal fatto che ognuno preferisce quello che preferisce e tende a giudicare di più ciò che è diverso dalle proprie preferenze. Tuttavia il fatto che lo svapatore di polmone è sovente ridicolizzato dai piu è cosa reale. Ma non era di certo questo il senso del mio discorso, ci mancherebbe.

Ultimamente sembra che se non sei "bottom feeder di guancia" sei un coglionazzo (mi si passi il grecismo) che se ne va in giro ad aggiungere nuvole al cielo facendo fare la figura degli idioti a tutti i vapers.

Non credo sia "ultimamente". E' semplicemente la concezione antitetica al "la guancia è old style". Se c'è stato un periodo di inzio in cui la guancia è stata considerata roba old style mentre il polmone il nuovo che avanza, diametralmente in opposto probabilmente si è sviluppata questa definizione dai fazionisti opposti. Ma alla fine sono tutte scemenze, dai.

A me piace svapare di polmone, a watt molto alti. Mi piace di più che svapare di guancia. E, come me, penso ce ne siano tanti altri... motivati non dai nuvoloni, ma dal gusto maggiore che *alcuni* (tra cui me, e sottolineo alcuni) possono provare con un tipo di svapo piuttosto che con un altro.

Sicuramente, quello che non capisco è perchè senti l'esigenza di giustificarti, soprattutto a tergo di un post che con queste discussioni non ha niente a che vedere. Non era di certo mia intenzione polemizzare sull'uno o sull'altro stile, chiaramente ognuno applica ciò che meglio gli aggrada. Io volevo solo sottolineare (magari anche con un po di pregiudizio e generalizzazione) che però l'atteggiamento del nazi vaper spesso e comunque proviene dai fautori del polmone. Chiaramente ripeto è una generalizzazione, magari infondata, ma tendenzialmente è questo che ho notato. Sempre generalizzando e analizzando solo i campioni di casi che vedo quotidianamente, il povero fautore dell'MTL se ne sta per i fatti suoi, mentre il fautore del polmone è sempre li a dirti quello che è meglio o peggio per tutti. Banale, lo so, volevo solo riportare i casi specifici in mio possesso (lavoro in un'azienda di oltre 200 persone dove moltissimi svapano).

Il fautore del polmone quando ti incontra non ti saluta, ti chiede quanti ohm ha la resistenza che stai usando (giuro che mi è successo veramente :D ). Il TC non serve a niente ed i migliori sistemi sono due: la pico squeeze se non c'hai i soldi e non capisci niente, il bottom feeder meccanico se inizi a capirci, il tubo se ci capisci e tieni la moneta. :lol:
 

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