Quella di fare da mè l'estrazione delle basi aromatiche, nel tuo caso addirittura medicinali, era un'idea che avevo preso in considerazione anch'io tempo addietro. Mi sono informato un pò e quindi ho rinunciato: troppi rischi, troppe complicazioni e troppe incognite.
Quando estrai da una pianta, estrai un sacco di cose ed è quasi impossibile con mezzi artigianali separare un principio dall'altro. Inoltre un principio attivo con azioni benefiche se ingerito potrebbe essere assai dannoso se inalato nei polmoni. Un estratto di piante conosciuto come benefico per fare inalazioni con vapore d'acqua non è detto che sia benefico se riscaldato a 200 °C o più, come succede in un atomizzatore.
C'è poi la grande questione dei residui secchi. Se estrai artigianalmente un succo da una pianta, questo è pieno di residui secchi organici e non. Quando lo metti nell'atom la parte liquida evapora mentre la parte solida va ad accumularsi sulla superficie della resistenza e sulle parti di wick più vicine ad essa, costituendo uno strato a bassa conducibilità termica che si ingrossa sempre più continuando a svapare. Di conseguenza, la parte di filo all'interno dell'incrostazione isolante diventerà sempre più calda fino a raggiungere la temperatura di fumo del deposito organico dal quale si sprigioneranno così sostanze anche molto tossiche. Bada che questo è un rischio che corri anche con liquidi commerciali ed in particolare con quelli organici.