GiorgioBrera

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Piccolo atomizzatore a testine prefatte per tiro di guancia (ma non solo), è l'atteso ultimo nato in casa Aspire e prende il nome dal blasonato Nautilus.

Aspire Nautilus 2 [SigarettaElettronicaForum.com]

PROCONTRO

  • Dimensioni contenute
  • Compatibilità con le collaudate coil BVC Nautilus
  • Qualità aromatica
  • Robustezza
  • Prezzo
  • Affidabilità
  • Semplicità d'uso
  • Qualità costruttiva
  • Nuove coil dedicate da 0,7 ohm
  • Surriscaldamento eccessivo in alcune configurazioni
  • Capacità reale inferiore al dichiarato
  • Qualche problema nel refill
  • (Secondo alcuni) fuoriuscita di liquido
  • Allagamento del fondello (tipico probema dei Nautilus)

Il Nautilus 2 è, nel nome, l'evoluzione del fortunatissimo atomizzatore a testine prefabbricate prodotto da Aspire e conosciuto da tutti gli svapatori alle prime armi per le sue ottime performance. Da molti considerato il miglior atomizzatore non rigenerabile per tiro di guancia, il Nautilus è stato prodotto nella versione maxi con serbatoio da 5ml e nella versione mini con serbatorio da 2ml.

Uno dei punti di forza del Nautilus - e della sua versione più piccola, il Mini - è l'adozione delle coil BVC (Bottom Vertical Coil) che a detta degli utilizzatori hanno una resa aromatica superiore a quella di prodotti concorrenti e una durata eccellente.

C'è da precisare che Aspire aveva già utilizzato in precedenza il marchio Nautilus per un altro atomizzatore, il Nautilus X, di concezione differente e le cui testine non sono però compatibili con l'originale. Inoltre aveva prodotto il Triton Mini con coil compatibili con il Nautilus ma non con l'atom da cui prende il nome, il Triton e il suo successore Triton 2. Sì, hanno fatto una bella confusione...

Il Nautilus 2 però è un atomizzatore abbastanza diverso dal suo predecessore del quale eredita comunque solo alcune caratteristiche peculiari. Principalmente utilizza concettualmente lo stesso sistema di fissaggio: le coil cilidriche hanno una doppia filettatura, una superiore e una inferiore, che rendono la coil stessa l'elemento strutturalmente portante del sistema. Le testine infatti si fissano alla base dell'atomizzatore e la parte superiore, il camino solidale alla campana del serbatorio, si avvita sulla filettatura superiore della testina.

Le differenze tra il nuovo e il vecchio Nautilus però sono molte di più. Il serbatoio del Nautilus 2 è costituito da un normale cilindro in pirex che si fissa a pressione alla base ed è ricoperto da un guscio metallico che contiene il camino che si avvita alla parte superiore della testina. Il drip tip è del tutto diverso da quello lungo e caratteristico del progenitore, è più corto e di sezione interna ridotta. Invece il camino è più largo. Esattamente il contrario del Nautilus. La regolazione dell'aria è diversa. C'è sempre una ghiera girevole per la regolazione, ma, mentre quella del Nautilus è a 4 posizioni contrapposte, nel Nautilus 2 la ghiera copre uno o più dei 5 fori di diametro diverso presenti nella base.

In Nautilus 2 è pensato seguendo la tendenza del mercato in ottemperanza alla nuova legislazione che imporrebbe, secondo alcune interpretazione, la messa in commercio di atomizzatori con tank con contenuto di liquido non superiore a 2 ml. Aspire quindi, seguendo le nuove norme o la nuova tendenza, ha aggiornato il suo più importante prodotto allineandosi, anche adottando la carica del liquido dall'alto, cosa non possibile proseguendo il progetto del Nautilus originale.

Il fattore di forma poi è completamente diverso. Il Nautilus 2 è tozzo e compatto senza parti di vetro in primo piano, a differenza del Nautilus e del Nautilus Mini che sono molto lunghi e slanciati, anche a causa del drip tip, e con il tank completamente in vista.

Il Nautilus 2 ha il vantaggio di una superiore robustezza, garantita dalla imponente campana metallica (dotata di due finestre che permettono di controlare il livello del liquido).

Il diametro è il classico 22 mm e l'attacco del drip tip e il raccordo filettato con la box sono nel classico standard 510.

L'atom è venduto in due versioni: una in acciaio con finitura metallica, una in alluminio anodizzato disponibile in tre colori, nero, rosso e grigio.

La confezione contiene qualche guarnizione di riserva, il che dimostra che i progettisti, per ridurre le dimensioni e adeguarsi alla carica dall'alto, hanno dovuto scendere a qualche compromesso. Inoltre è fornito un secondo dirp tip in ulten molto utile per chi non sopporta l'eccessivio surriscaldamento di quello metallico montato di serie (avvertibile soprattutto nei modelli in alluminio).

Il refill è abbastanza facile. Si svita e si toglie la campana metallica e si accede al serbatoio in pirex trasparente tenendo l'atom in posizione verticale. L'apertura dell'atom può non essere molto agevole se il serbatoio non è vuoto. C'è il consistente rischio di far colare liquido dal tank se il Nautilus 2 non è perfettamente verticale. Considerando però la ridotta capienza, l'atom è adatto ad essere ricaricato vuoto, terminato tutto il liquido. In effetti non è un atomizzatore pensato per rabbocchi a differenza del suo progenitore da 5 ml. Finisci il liquido e ricarichi. La ghiera di regolazione dell'aria è l'unico punto dove si può far presa per svitare la campana. A volte si smonta e resta in mano. Difetto da non trascurare se si vuol aprire l'atom con liquido dentro. Dipende dalla necessità progettuale di ridurre le dimensioni, ma rappresenta comunque un piccolo ostacolo nella facilità d'uso generale.

La lavorazione è ottima, ma presenta qualche imprecisione nel taglio delle finestre rotondeggianti del guscio i cui bordi appaiono, soprattutto nelle versioni in alluminio, mal rifinite e addirittura un po' taglienti.

La pulizia dell'atom, una volta rimossa la testina, è piuttosto agevole. Si smonta tutto, si lava e si asciuga senza problemi. Si può fare anche ad ogni ricarica di liquido.

Il Nautilus 2 utilizza, come detto, coil compatibili con quelle del Nautilus, del Nautilus Mini e del Triton Mini. Aspire ha adottato specificatamente per questo atomizzatore due tipi di testine. Le classiche coil da 1,8 ohm già di serie per il Nautilus con wick in cotone e con range di utilizzo da 4,2 a 5 V. Nella versione fornita con il Nautilus 2, sulle coil è impressa anche l'indicazione della potenza (da 10 a 14 W). Si tratta quindi di una versione aggiornata delle classiche coil di "seconda generazione". In più Aspire ha introdotto un nuovo tipo di coil da 0,7 ohm con un range consigliato da 18 a 23 W.

L'atom ha una regolazione dell'aria più ampia rispetto al fratello maggiore. Si può andare da un tiro contrastato tipicamente di guancia, pur senza raggiungere il livello del Nautilus regolato sul primo foro, a un tiro abbastanza arioso che consente di osare qualche tiro di polmone. Una via di mezzo che sembra essere un target comune nei prodotti immessi ultimamente sul mercato. Il tiro è più fluido del predecessore e, a seconda della coil utilizzata, ne guadagna anche il colpo in gola.

Il suo meglio il Nautilus 2 sembra darlo con le nuove coil da 0,7 ohm che hanno una resa aromatica notevole e soprattutto un hit molto marcato a parità di concentrazione di nicotina nel liquido. Spingendole a potenze vicine al limite massimo (23 W) la campana tende a scaldare parecchio e le ridotte dimensioni del drip tip possono creare qualche inconveniente. Conviene tenersi non di molto sopra i 17 W, potenza alla quale comunque l'atomizzatore rende molto bene e con discreta fumosità. Le coil da 0,7 ohm hanno un ulteriore vantaggio, cioè la possibilità di essere utilizzate nel loro range ottimale anche in modalità by-pass, cioè senza regolazione elettronica della tensione e quindi anche con "tubetti" entry level che forniscono la sola tensione della pila in base alla sua carica. In realtà la resa aromatica e il colpo in gola non sembrano cambiare molto variando la potenza entro i limiti: cambia solo la temperatura del vapore e, ad alta potenza, il possibile surrisaldamento della campana metallica che, viste le ridotte dimensioni del drip tip, può facilmente toccare le labbra mentre si tira. Il Nautilus 2 funziona egregiamente anche con le coil standard del Nautilus e anche a potenze vicine al limite inferiore di 10 W. Funziona invece molto male con le coil clapton da 1,8 ohm dedicate al Triton Mini che, sia pur compatibili meccanicamente, scaldano eccessivamente l'atomizzatore rendendo quasi impossibile aspirare per via delle sue ridotte dimensioni.

Si devono segnalare alcuni difetti emersi anche dalla testimonianza di alcuni utilizzatori. La capienza reale del Nautilus 2 è inferiore ai 2 ml dichiarati di targa. Considerando che qualcuno lamenta la fuoriuscita di liquido se il tank viene caricato troppo o comunque oltre il limite dei filetti superiori della coil, la capienza reale si attesta a non più di 1,6-1,7 ml. Inoltre soffre di un difetto tipico dei Nautilus, cioè l'allagamento della base, o fondello, cioè la camera di aspirazione dell'aria dove si avvita la parte inferiore delle testine. Per eccesso di liquido, per potenze troppo basse o per altri motivi, tra cui la scarsa tenuta della guarnizione della coil o il fatto che la coil stessa è male avvitata, il liquido può riversarsi nel fondello, provocando così il caratteristico gorgoglìo che può portare alla riduzione del flusso d'aria. Il fastidio nel nuovo atom è minore che nei predecessori, e si verifica soprattutto dopo il refill e fortunatamente scompare del tutto dopo una decina di tiri.

In definita un bel prodotto, abbastanza adatto a chi si vuole avvicinare al mondo dello svapo cercando di smettere di fumare. Pratico, piccolo e poco invadente, garantisce la qualità del più conosciuto Nautilus adattandosi alle nuove tendenze e alle nuove norme. Le nuove coil da 0,7 ohm sono inoltre un ulteriore vantaggio perché permettono di svapare con hit soddisfacente anche con tenore di nicotina minore. Non è propriamente un prodotto entry level, non è paragonabile a dispositivi all-in-one magari più semplici, ma consente anche ai novizi di iniziare con discreta comodità sfruttando gran parte dei già noti vantaggi del mondo Nautilus.

La versione in acciaio, che costa qualche euro in più, sembra migliore di quella in alluminio soprattutto perché sembra comportarsi meglio al surriscaldamento.
Aspire ha immesso sul mercato anche una nuova box, la Zelos da 50W, pensata per andare in coppia con il Nautilus 2 e con il quale è venduta anche in kit. In realtà il Nautilus 2 sembra essere perfetto per essere associato a una delle box più diffuse, la sempreverde Eleaf iStick Pico, con la quale forma una bellissima coppia.

Per approfondire:
* NAUTILUS 2

Ringrazio @Niktor che ha riletto e mi ha aiutato nel redigere la recensione.

VALUTAZIONE DEL RECENSORE: 4/5
 
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