James_Dean

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Piccolo starter kit da passeggio.

Eleaf Istick Basic + GsAir2 [SigarettaElettronicaForum.com]

PROCONTRO

  • solida ma leggera
  • dimensioni ridotte
  • semplicità d'uso
  • ottima durata della batteria
  • economica
  • voltaggio fisso

Mi sono imbattuto in questa piccola box all-in-one, tempo fa, mentre ero alla ricerca di qualcosa di poco impegnativo economicamente, poco ingombrante, da portare in tasca per quando si è fuori di casa, ma che allo stesso tempo avesse una resa dalla qualità non troppo scadente, in modo che non mi venisse voglia di accendermi una bionda (soprattutto nelle prime settimane da vaper).
Come si può intuire dal nome del prodotto si tratta di qualcosa di veramente semplice e basilare: una box con batteria integrata, priva di qualsiasi funzione come regolazioni di volt/watt, controllo temperatura, nessun display. Un prodotto "clicca e svapa"



Il sistema è composto da:

-Un corpo batteria, dalle dimensioni davvero ridotte (81mm*29,5mm*23mm), realizzato in alluminio, molto leggera. Come anticipato, non vi è possibilità di regolare il voltaggio; premendo velocemente il tasto "fire" cinque consecutive, la box si accende, ripetendo l'operazione si spegne.
Il corpo batteria presenta un incasso dove inserire l'atomizzatore, che una volta allocato sparirà dentro la box, rimanendovi attaccato tramite un adattatore magnetico(fornito nel pacchetto in duplice versione 510/ego). Tale incasso non permette di inserire atomizzatori con un diametro di oltre 14 mm.

La batteria integrata (2300 mah) si ricarica tramite l'ingresso usb, dietro il quale è presente un led, la cui funzione principale è quella di indicare il livello di carica della batteria, man mano che questa si scarica il led lampeggia sempre più velocemente dopo ogni erogazione. Si ricarica in 3 ore con un caricatore a parete da 1A. Sono rimasto sbalordito in positivo per la durata di questa batteria (quasi 2 giorni), e la sua prestazione perché sembra spingere sempre con la stessa intensità fino a quando il livello di carica scende sotto al 15%. Sotto tale livello le prestazioni iniziano a scemare fino a quando si arriva al 10% di carica e la box si spegne per evitare di esaurire completamente la cella interna.

Un atomizzatore GsAir 2 (diametro 14 mm, altezza 70 mm, capacità 2 ml). Atomizzatore per tiro di guancia, si può montare su qualsiasi box con attacco 510, funziona con head coil preconfezionate da Eleaf. Ottime le finiture e i materiali, realizzato in acciaio e tank in pyrex. Drip tip removibile, in acciaio anch'esso. Può montare tutto il parco di head coil realizzate per la serie dei vari Gs Air di Eleaf.
Nel pacco vengono fornite due head coil di ultima generazione da 0,75Ω. Chiaramente si parla di un prodotto entry level, per cui prima di provarlo avevo delle aspettative abbastanza basse per quanto riguarda le prestazioni, per intenderci mi aspettavo qualcosa al livello di un Phantom o un CE4. Eppure l'atomizzatore mi ha impressionato in maniera positiva.
Per dare un giudizio che riguarda l'hit, l'aroma e la produzione di vapore di questo atomizzatore bisogna parlare del suo parco coil , associato al funzionamento della piccola box che si comporta come fosse un tubo meccanico, proprio per la mancanza di possibilità di regolare il voltaggio.

Le prime head coil da me provate, sul GsAir2, sono state quelle da 0,75Ω: inizialmente sorpreso dalla quantità di vapore prodotta, e da un hit notevole, tuttavia l'aroma era quasi inesistente, o comunque troppo blando. In ogni caso per la mia esperienza con la Istick Basic, sono state le coil peggiori e che hanno creato problemi sin dall'inizio. L'unica nota positiva è la produzione di vapore abbondante e caldo, che tuttavia passa in secondo piano perché tendono a bruciarsi molto presto.
Alcune volte subito dopo averle montate (nuove di zecca) dopo appena quattro tiri, diventano inutilizzabili. Il sapore di tostato è il sottofondo peculiare di queste head coil. Inizialmente non sapevo spiegarmi per quale motivo una head coil nuova di zecca si rovinasse così in fretta, e tra me e me ho pensato ingenuamente che si trattasse di head coil fallate.
In realtà provando il Gs air 2 con le head coi) da 0,75Ω su una box elettronica con voltaggio variabile, ho attestato che utilizzandole tra i 10 e i 15 watt al massimo, queste head coil sono davvero apprezzabili: un hit notevole, accompagnato da un'abbondante produzione di vapore, e anche una discreta presenza aromatica. Andando oltre i 15w, irrimediabilmente si avvertirà quel sottofondo di tostato se non di bruciato.
Per cui sono arrivato alla conclusione che il problema non dipende dalle head coil in sé, ma dal fatto che l'Istick Basic eroga sempre un voltaggio fisso per cui farà lavorare queste coil a una potenza compresa tra i 23 watt a batteria completamente carica, e 15 watt a batteria quasi scarica. Si può facilmente intuire che non sono per niente compatibili con l'Istick Basic, perché questa li farà lavorare a una potenza tollerata dalla coil soltanto quando la batteria è praticamente inutilizzabile... A mio avviso un vero autogol da parte di Eleaf che ha lanciato queste nuove head coil proprio in accoppiata con la Istick Basic.

Una volta capito che le 0,75Ω non sono compatibili con l'Istick Basic (almeno per quel che riguarda la mia esperienza e i gusti personali), ho provato le head coil da 1,2Ω . Con queste la produzione di vapore cala in maniera sensibile, ma finalmente acquisisce molta più presenza l'aroma, l'hit è sempre buono. Provandola con l'atomizzatore montato su una box elettronica il range ottimale entro cui farle lavorare è compreso tra i 9 watt e i 13 watt, andando oltre è facile andare in secca e bruciare il cotone. Sulla Istick Basick queste coil andranno a lavorare in un range compreso tra i 14,7 watt a batteria completamente carica e i 9 watt a batteria quasi scarica, per cui le ho trovate ottime e soprattutto compatibili col prodotto.

Ma c'è un "però" anche per queste head coil... devono essere rodate gradualmente prima di farle lavorare a pieno regime. Per cui se montate una di queste coil sul vostro GsAir2,e lo usate con una Istick Basic che ha un livello di carica compreso tra il 100% e il 60% avrete un'alta dose di probabilità di bruciarla. Chi non dispone di una box con voltaggio regolabile, per rodarle gradualmente, sarà costretto a mettere le nuove coil quando la carica dell'Istick Basic è sotto al 40 % in modo da farla lavorare a potenze più basse, almeno per il primo tank che si andrà a svapare.

Per curiosità ho provato anche le head coil da 1,5 Ω con risultati più che positivi, anche se ammetto che bisogna usare i giusti accorgimenti. Di fatto sono le coil che hanno la produzione di vapore più bassa rispetto a quelle finora citate, tuttavia sono anche quelle che hanno la resa aromatica più pulita (sempre nei limiti di un prodotto entry level come il GsAir).
Anche l'hit è leggermente più mite; nel mio caso, avevo provato le coil da 0,75Ω e quelle da 1,2Ω con liquidi che hanno una concentrazione di nicotina pari a 6 mg/ml. Montando sul Gs air2 le coil da 1,5Ω lo stesso liquido sembrava avere un hit appena percepibile, per cui ho optato per un liquido con nicotina 9mg/ml andando a rendere l'hit un po più aggressivo, ma piacevole. Provandole su una box elettronica con voltaggio variabile, le coil lavorano molto bene tra i 9 e i 11 watt.
Sulla Istick Basic andranno a lavorare in un range compreso tra 11,7 watt a batteria completamente carica e i 7 watt a batteria quasi scarica. Sono davvero imbattibili rispetto alle altre due per durata nel tempo, chi vuole riempirsi i polmoni di vapore può permettersi tranquillamente di fare doppiette e triplette senza mai andare in secca, e sono quelle che consiglierei a tutti coloro che non hanno altre box all'infuori dell'Istick Basic perché non necessitano di particolari fronzoli di rodaggio: un vero carro armato.

Si può dire che la Istick Basic sia un prodotto che riesce a raggiungere in maniera soddisfacente il suo scopo, cioè tenermi lontano dal fumo. Sicuramente la consiglierei come primo acquisto, purché nel suo GsAir2 venga usata una resistenza da 1,5Ω, e un buon liquido con nicotina dai 9 mg/ml in su, almeno per il primo mese, per avere un buon hit. La consiglierei anche a chi cerca qualcosa da portare in giro, al mare, a lavoro, al lago insomma un cosiddetto "muletto" che si usa nelle situazioni in cui portare la miglior box di cui si è in possesso, sarebbe scomodo e pericoloso per la vita della stessa box.

Per finire trovo che l'impossibilità di regolare i watt/volt sia un limite che preclude l'uso congeniale del sistema, costringendo l'user a dover ripiegare su piccoli accorgimenti e compromessi, per poterla utilizzare senza problemi. Se non fosse stato per questo limite, credo sarebbe stata davvero la all-in-one perfetta.

EDIT: l'ideale è cambiare il GsAir con un atomizzatore K1 di Aspire, usando le testine da 1,6 ohm. Tutta un'altra storia: le coil da 1,6 di questo atom lavorano perfettamente tra i 4,2v e i 3,3v e son più aromatiche di quelle del GsAir.
 
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Yago

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Chiaro ed ovvio il comportamento di Istick Basic, visto che praticamente è una meccanica, però ho un dubbio su ciò che hai scritto, ovvero: 1) considerando che ogni coil si comporta in modo diverso, 2) che due coil con stessi ohm di resistenza ma di marche diverse hanno comportamenti diversi, rimane il fatto che fisicamente, più ohm ha una resistenza, meno watt servono per alimentarla. Ciò andrebbe contro a quello che scrivi, ovvero dovrebbero bruciarsi prima le resistenze da 1.5 ohm di quelle da 0.75 ohm, soprattutto quando Istick è completamente carica. Sbaglio?
 

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