redbaron

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Justfog C14 + Joyetech Cubis + Kayfun Mini v.3 clone
Ottimo atom da guancia, rigenerabile , economico

Kayfun Mini V.3 Clone [SigarettaElettronicaForum.com]

PROCONTRO

  • Prezzo
  • Facilità di rebuild
  • Facilità di refill
  • Percezione aroma
  • Ottimo tiro di guancia (regolabile)
  • Regolazione dell'aria
  • Regolazione quantita di liquido per la coil

ALTEZZA: 52 mm escluso drip-tip e pin di contatto (62 mm con drip-tip fornito), 58 mm escluso drip-tip
DIAMETRO: 19 mm
CAPACITÁ: 2 ml
CONNETTORE: 510
COLORI DISPONIBILI: Nero, Silver in varie gradazioni, Oro, Rainbow
COIL DISPONIBILI: nessuna in quanto è solo rigenerabile
RIGENERABILE: si
TIPO DI TIRO: guancia
TIPO DI REFILL: dall'alto
REGOLAZIONE DELL’ARIA: si
MATERIALE DEL TANK: vetro pirex, disponibile anche in vari colori (giallo, verde, blu, nero…)
CONTENUTO DELLA CONFEZIONE: atomizzatore Kayfun Mini v.3 clone, o-ring di ricambio, viti di ricambio, foglio di istruzioni in lingua inglese

CONSIDERAZIONI PERSONALI
Ho acquistato questo atomizzatore, consigliato da molti in giro per il web, perché ero alla ricerca del mio primo rigenerabile. Le caratteristiche che richiedevo erano facilità di rigenerazione, perdite di liquido ridotte al minimo, tiro di guancia, ottimo aroma, economico e, perché no, anche bello esteticamente…beh, grazie anche ai consigli ricevuti, la scelta è caduta sul clone del Kayfun Mini v.3.
Ho dovuto attendere più di un mese per riceverlo in quanto spedito dalla Cina, e per fortuna non ho dovuto pagare gli oneri doganali. Una volta aperto la busta nella quale l'azienda ha impacchettato il mio ordine mi sono imbattuto in un piccolo scatolo del tutto simile al più blasonato packaging Svoemesto (scoperto dopo averlo ricevuto). Rompo il nastro di sigillatura e tiro fuori l’atom che era avvolto in una bustina trasparente ed all'interno dello scatolo trovavano posto anche il foglietto delle istruzioni e una bustina con gli o-ring e le viti di ricambio.
Il materiale dichiarato per la costruzione di questo atom è l’acciaio 316 (SS316) con tank in vetro pirex. Sono disponibili vari colori e varie tonalità di acciaio (dal silver chiaro al dorato, passando anche per un più brutto, almeno per me, acciaio rainbow), così come anche per il tank (nero, blu, giallo, rosso, verde e trasparente)
Guardando questo clone si nota subito come sia fedele all'originale, tranne che ovviamente per quanto riguarda il logo Svoemesto, assente nel clone. Lo smonto per procedere alla prima pulizia e noto con piacere che le filettature sono ben fatte, nette e pulite al tatto. Si smonta e rimonta con facilità, segno che effettivamente le filettature sono fatte a regola d’arte. Ma si sa, noi portiamo i nostri progetti in Cina per poterli essere realizzati con manodopera a basso costo e loro, non appena ti giri, ti hanno copiato il progetto in men che non si dica…spero solo che almeno usino materiali di ottima qualità e non dannosi per la nostra salute. Ma del resto, siamo sicuri che le grandi ditte europee e non che fanno produrre in Cina i propri progetti richiedano materiale non dannoso per la salute del consumatore??
Tornando a noi, prima di immergerlo in acqua tiepida aggiunta di bicarbonato di sodio e una goccia di detersivo per piatti, provvedo a smontare tutte le viti in quanto avevo letto che spesso non sono realizzate in acciaio e tendono ad arrugginirsi (se non erro, avevo letto anche di prodotti originali e molto più costosi che non utilizzavano viti inox). Fatto ciò mi accorgo che qualche truciolo metallico, residuo di lavorazione al CNC, era presente nelle asole che portano il liquido alla coil…con l’aiuto di un cacciavite da orologiaio provvedo alla rimozione del residuo anche se non era necessario in quanto avrei provveduto comunque a risciacquare il tutto sotto l’acqua corrente. Finito il lavaggio, procedo alla asciugatura. Qui mi accorgo che l'atom, durante il lungo viaggio, non essendo ben protetto da un imballaggio a dir poco ridicolo, ha subito un colpo e necessitava di una raddrizzata: per fortuna, come dico ai miei colleghi, io avrei dovuto fare il carrozziere…con l’aiuto di un cacciavite a taglio procedo al raddrizzamento della parte metallica che aveva subito il danno. Ma questo mi preoccupa un po’!! Avevo letto che di suo l'atom soffre di piccole perdite…figuriamoci ora con questa parte, dove viene innestato il tank, raddrizzata da me!!
Preso dalla foga di realizzare la mia prima rigenerazione, dimentico di effettuare le foto da aggiungere a questa review…smonto il deck e smonto anche il pin di contatto per poter aver una superficie di appoggio piana. Non ho un ohmetro e sono in fase di progettazione di un angolo “rebuild” sulla scrivania del mio piccolo studio casalingo. Prendo il Coil Winding Jig che mi servirà per avere il diametro interno della coil ed il filo Kanthal A1 28 AWG e inizio ad avvolgere le 6 spire su punta da 2,5 che mi ero prefissato di realizzare per avere una resistenza da circa 1 Ohm…per farla breve, monto la coil ed il cotone Muji come avevo visto fare nei tutorial (ma con meno facilità e realizzando il tutto al limite dell’obbrobrio). Monto l'atom sulla iStick TC40W che mi da una res di 1.07 ohm, dopo averla scaldata un pochettino…ho volutamente lasciato le spire distanziate per poter aver maggiore aroma. A questo punto, sono salti di gioia manco avessi vinto la finale degli Europei di calcio…la mia prima coil…brutta a vedersi, ma almeno non mi fa visualizzare sul display della battery “No atomizer” o “Atomizer short”. Sostanzialmente la mia prima rigenerazione non è stata difficile, merito comunque dell'atom. Il montaggio della coil è semplice, come anche l’inserimento del cotone nella coil stessa e negli spazi del deck preposti a ricevere il cotone che pescherà il liquido…bisogna solo migliorare l’estetica!
Smonto l'atom dalla iStick e procedo alla regolazione dell’aria…quindi smonto il pin di contatto, levo la flangia e infilo un cacciavite a taglio piccolo nel foro dove è alloggiata una vite che serve a regolare la quantità di aria da far entrare nell'atom. Molto facile da effettuare questa regolazione ed è ben visualizzata nelle varie video-review e nei video-tutorial che si trovano in giro per il web. Procedo poi al refill come da istruzioni…chiudo al massimo l’uscita liquido per la coil, smonto il cap superiore e metto pochissima quantità di liquido per testarne la tenuta direttamente in uno dei fori preposti al refill. Apro di qualche giro l’uscita del liquido per la coil…ecco, questa operazione è un po’ meno facile. Non tanto nell'operazione in sé, quanto nel capire di quanto bisogna girare la ghiera di regolazione (che non è altro che il camino interno)
Effettuo la prima svapata con un liquido al gusto cappuccino da me prodotto al 10% e maturato per più di un mese. Ragazzi!!! Avevano ragione le recensioni che avevo letto, i consigli che mi avevano dato, le sbirciatine ai commenti letti in rete…effettivamente con questo atomizzatore riesco a percepire l’aroma. Il tiro è un tiro di guancia pura, come piace a chi ha da poco abbandonato le catramose. L’aroma è percepito alla grande…unica pecca è il drip-tip in metallo che risulta essere freddo al contatto con le labbra. Il vapore, con iSitck impostata a 12W, arriva con un buon hit e abbastanza caldo, la nuvola che si sprigiona nell'aria in fase di espirazione è notevole e rilascia nella camera l’aroma tanto da far pensare a mia moglie che avessi acceso chissà quale aggeggio per la profumazione ambientale. Probabilmente questa volta ho indovinato percentuale e tempi di maturazione del liquido, rispetto al precedente cappuccino che preparai e che ho svapato nel Joyetech Cubis, trovandolo un po’ blando…mi riservo di provare questa versione anche nel Cubis per capire se effettivamente è il liquido migliore o è questo Kayfun clone ad avere una maggiore propensione nel far percepire gli aromi.
Trascorsa la notte, stamattina al risveglio noto con piacevole sorpresa che l'atom non ha perso una goccia…avrò indovinato anche la quantità di cotone? O è costruito bene da non presentare perdite? Ai posteri l’ardua sentenza…alla prossima rigenerazione scoprirò se, anche non preoccupandosi più di tanto della quantità di cotone, non si verificano perdite. Io ho seguito alla lettera i video-tutorial, ma capite che un conto è seguire “live” ed un conto è vedere un video…quindi quando ho deciso dove tagliare il cotone mi son detto “o la va o la spacca”!!
Concludendo…con pochissimi soldi mi ritrovo tra le mani un atomizzatore che farà da nave scuola per quanto riguarda la rigenerazione ma che al momento mi sta dando molte gratificazioni a livello aromatico e di esperienza di svapo. Beve come una Ferrari, rispetto al Cubis e al Justfog C14, ma…siamo su un altro pianeta!
 
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Ciao a tutti, stavo leggendo qua e la vari post nel forum, ad un tratto mi hanno colpito alcune righe dove si nominava la qualità dell'acciaio usata per gli ATOM. Ho scambiato qualche parola con @Sva3d e mi son convinto a darvi qualche nozione su questo materiale. Allora per iniziare non farò...
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Come promesso, eccomi a descrivere quale tipo di rigenerazione, in particolare sul cotone, ho testato in questi dieci giorni e più, sperimentando tutti i cotoni più noti (Cloud9, Bacon V2, Bacon Prime, Titanium Fumytech, Titanium Fiber Cotton, Miracle UD, Native Wicks Platinum Plus, Fiber...
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