GiorgioBrera
Utente SEF
- Registrato
- 2 Feb 2017
- Messaggi
- 1.000
- Gradimento
- 389
- Punti
- 168
- Località
- Padova
- Nome
- Giorgio
- Dispositivi in uso
- eVic VTwo Mini, iStick Pico (x2), VT Inbox e VT Inbox V3, Ehpro 101 50W, Steampunk Nano 120W
- Atomizzatori in uso
- Vabbé, con il nuovo software di SEF e solo 100 caratteri non ci stanno tutti.
Come promesso, scrivo qualche riga su questo atomizzatore RTA dal disegno particolare nonostante non sia più in produzione da tempo. Ormai per me è un classico C'è chi fa recensioni delle ultime novità, io non ne sono in grado e quindi lo faccio per roba sorpassata. Ma siccome me l'ha passato @Tabac durante il memorabile svapopranzo di Ferrara, credo sia giusto dedicargli un angolino qui su Sigaretta Elettronica Forum, sia mai che a qualcuno non capiti per le mani.
Il modder è tedesco, non è Matt Groening anche se l'aspetto dell'atom potrebbe farlo credere, e sul Tubo da qualche parte c'è un video in cui lo si vede al lavoro con il suo tornio. Girando su Google sembra che i suoi prodotti abbiano avuto una certa diffusione in Germania e in Francia, ma quasi nulla in Italia.
Il Change V1 (non so se esiste anche una V0...) è un atomizzatore MTL da 22mm e 4ml di capienza dichiarati, per sigle o dual coil, con il serbatorio in basso e un sistema di afflusso del liquido in stile Vampire oppure paragonabile a un RDTA (hanno un nome 'sti atom ma non me lo ricordo...). Anche se in vari video che ho visto c'è chi lo usa coi cavetti d'acciaio, in realtà l'esemplare che ho non ne è dotato.
E' un atomizzatore che ha qualche anno alle spalle, credo sia del 2014, ed è stato prodotto in versioni che differiscono per alcuni particolari, soprattutto nelle feritoie di areazione e nella gabbia di protezione. Oggi Steampipes produce il Corona che sembra essere una evoluzione forse migliorata del Change. Quello nuovo ha sicuramente i cavetti in dotazione, ma mi sembra che abbia un target per un vaping più arioso, com'è un po' di moda ultimamente.
E' completamente in metallo (acciaio), salvo nel vetro del serbatoio, e la sua caratteristica saliente è l'estrema robustezza, teutonica, non a caso. Lavorato benissimo, è tutto pieno di pezzi da avvitare con filetti precisi e oring messi con grande attenzione. Sembra davvero a prova di perdite o di rotture. Ah, la scatola è simpaticissima, benché di tipico gusto tedesco (direte voi, meglio che cinese...)
Il corpo principale contiene la base col PIN 510 (preciso) e in alto il deck con due torrette sulle quali è possibile fissare una o due coil. Il deck presenta 4 fori isolati dai quali si accede al serbatoio sottostante. Il drip tip è metallico, stretto e lungo, molto sigarettoso. L'aria arriva da due coppie di fori posti ai lati del cilindro della campana, simmetrici, e si regola con uno degli anelli disponibili, uno con due feritoie, l'altro con una sola, a seconda di che build si intende realizzare. Il tutto si fissa a vite con filetti lunghi e robusti. La ricarica si fa da un foro posto sotto il deck in corrispondenza della filettatura che serve per avvitare il cilindro superiore.
Ho studiato come rigenerarlo. Allo svapopranzo Lorenzo e Elia mi parlavano di uno strano sistema a "U". Non ho capito molto, ma ci sono molti video che mostrano rigenerazioni fantasiose e complicate. Dipende da come si trasporta il liquido dal serbatoio al deck e quindi alla coil.
Un sistema è usare della wick (credo vada bene quella da 1,5mm). Si passano due cordine nei fori in modo che le estremità peschino il liquido e la curvatura superiore bagni il cotone. Oppure si mettono 4 cavetti di acciaio che fanno lo stesso lavoro e poi si monta la coil (o le due coil).
Io non ho cavetti e la cosa piò simile alla wick che ho trovato in casa è la cordina di una veneziana, ma è troppo grossa.
In definitiva mi sono arrangiato col cotone...
La prima rigenerazione che ho fatto è stata in stile RDTA. Ho montato la coil, ho lasciato lunghi i baffi del cotone e poi li ho divisi in due semibaffi che ho inserito nei fori. Funziona bene, solo che così il cotone ostruisce l'afflusso dell'aria alla resistenza.
Allora ho messo due pezzi di cotone lunghi, com'è previsto con la wick, ricavati da uno strato di pad Muji diviso a metà e arrotolato.
Ho montato una coil asimettrica (quindi usando l'anello di regolazione con una sola asola), acciaio da 28ga su punta da 2,5 su 6 spire, e ho cotonato come si vede in foto, coi baffi lunghi, cercando di coprire il cotone che arriva dal tank. Il cotone si infila, poi si passa "sotto la coil" e tra le torrette per farlo arrivare a contatto con l'altra zona di alimentazione. Non è kamasutra, ma ci si avvicina...
Ho tagliato i baffi, ho sistemato e ho riempito di liquido facendo le prove di attivazione di rito.
Funziona abbastanza bene, solo che così rimane troppo spazio vuoto nella camera e mi sembra che si perda in hit e in aroma perché si tira troppa aria neutra. Inoltre così non alimenta come sarebbe necessario.
Poi ho provato con una coil centrale inclinata a 45° usando l'anello con due asole e lasciando libero solo un foro, quello che si affaccia alla lato lungo della coil.
Poi ho piegato i baffi adagiandoli di traverso sul cotone di alimentazione (NB le foto vengono da rigenerazioni distinte, ma le ho messe in modo che si capisca la sequenza)
Così funziona meglio anche se è più complicato montare bene la resistenza. Diciamo che le torrette non sono la cosa migliore di quest'atom. Capisco perché tutti alla fine abbiano finito per copiare il Velocity.
Per la cronaca ho provato anche una rigenerazione dual coil. Sarebbe perfetta. Un atom dual coil che si può usare di guancia stretto. Wow, aroma e vapore a mille! Ho usato 5 spire di Kanthal 30ga su punta da 2,5. Il problema è che ci vogliono 4 o 5 mani per fissare le due coil sulle torrette... Dopo mezz'ora ci sono riuscito, le coil erano mezze storte anche se non avevo hot spot. Sono andato a farmi una corsetta per sbollire il nervoso e non ho fatto foto. Se qualcuno ci riesce senza impazzire posso garantire che è una soluzione fantastica. A 15W di guancia si fa il vapore di un Hadaly con lo stesso aroma. Ripeto, di guancia.
Il giudizio su questo atomizzatore è decisamente positivo. Non tiene i 4 ml di targa, il sistema di pescaggio col cotone funziona (non serve cambiarlo con la frequenza con cui si cambia quello della coil, non serve perché non brucia e anzi così non si spreca liquido) e se si capisce come sistemare il tutto non va in secca. Il tiro è chiuso ma non troppo, ma si può stringere molto e il drip tip stretto mi piace molto benché metallico. Adatto ai tabacchi di ogni genere. Necessita forse di liquidi con nicotina alta perché il colpo in gola è meno deciso rispetto a altri atom che possiedo. Ma funziona bene anche con pannosi dal gusto "denso". Necessita chiaramente di liquidi 50/50 o giù di lì altrimenti non si alimenta a dovere. Per usare liquidi con più VG bisogna usare il sistema di infilare le code del cotone della coil nel tank, stile RDTA. E' robustissimo e solido. Si lava in un attimo senza che rimangano "zone d'ombra".
Lo sto usando da giorni quotidianamente perché dà decisamente una sensazione di robustezza. La ricarica è facile e fare un dry burn con sostituzione del cotone è facile. Poi si ricarica in un attimo anche se non ha la classica carica dall'alto. Soprattutto non ci si sporca... Si può usare come dripper perché il coperchio si svita in un attimo e tutto il deck rimane libero e così si può sgocciolare senza remore. I fori dell'aria sono abbastanza alti da impedire fuoriuscite indesiderate.
Ringrazio ancora Lorenzo per essersene liberato
Il modder è tedesco, non è Matt Groening anche se l'aspetto dell'atom potrebbe farlo credere, e sul Tubo da qualche parte c'è un video in cui lo si vede al lavoro con il suo tornio. Girando su Google sembra che i suoi prodotti abbiano avuto una certa diffusione in Germania e in Francia, ma quasi nulla in Italia.
Il Change V1 (non so se esiste anche una V0...) è un atomizzatore MTL da 22mm e 4ml di capienza dichiarati, per sigle o dual coil, con il serbatorio in basso e un sistema di afflusso del liquido in stile Vampire oppure paragonabile a un RDTA (hanno un nome 'sti atom ma non me lo ricordo...). Anche se in vari video che ho visto c'è chi lo usa coi cavetti d'acciaio, in realtà l'esemplare che ho non ne è dotato.
E' un atomizzatore che ha qualche anno alle spalle, credo sia del 2014, ed è stato prodotto in versioni che differiscono per alcuni particolari, soprattutto nelle feritoie di areazione e nella gabbia di protezione. Oggi Steampipes produce il Corona che sembra essere una evoluzione forse migliorata del Change. Quello nuovo ha sicuramente i cavetti in dotazione, ma mi sembra che abbia un target per un vaping più arioso, com'è un po' di moda ultimamente.
E' completamente in metallo (acciaio), salvo nel vetro del serbatoio, e la sua caratteristica saliente è l'estrema robustezza, teutonica, non a caso. Lavorato benissimo, è tutto pieno di pezzi da avvitare con filetti precisi e oring messi con grande attenzione. Sembra davvero a prova di perdite o di rotture. Ah, la scatola è simpaticissima, benché di tipico gusto tedesco (direte voi, meglio che cinese...)
Il corpo principale contiene la base col PIN 510 (preciso) e in alto il deck con due torrette sulle quali è possibile fissare una o due coil. Il deck presenta 4 fori isolati dai quali si accede al serbatoio sottostante. Il drip tip è metallico, stretto e lungo, molto sigarettoso. L'aria arriva da due coppie di fori posti ai lati del cilindro della campana, simmetrici, e si regola con uno degli anelli disponibili, uno con due feritoie, l'altro con una sola, a seconda di che build si intende realizzare. Il tutto si fissa a vite con filetti lunghi e robusti. La ricarica si fa da un foro posto sotto il deck in corrispondenza della filettatura che serve per avvitare il cilindro superiore.
Ho studiato come rigenerarlo. Allo svapopranzo Lorenzo e Elia mi parlavano di uno strano sistema a "U". Non ho capito molto, ma ci sono molti video che mostrano rigenerazioni fantasiose e complicate. Dipende da come si trasporta il liquido dal serbatoio al deck e quindi alla coil.
Un sistema è usare della wick (credo vada bene quella da 1,5mm). Si passano due cordine nei fori in modo che le estremità peschino il liquido e la curvatura superiore bagni il cotone. Oppure si mettono 4 cavetti di acciaio che fanno lo stesso lavoro e poi si monta la coil (o le due coil).
Io non ho cavetti e la cosa piò simile alla wick che ho trovato in casa è la cordina di una veneziana, ma è troppo grossa.
In definitiva mi sono arrangiato col cotone...
La prima rigenerazione che ho fatto è stata in stile RDTA. Ho montato la coil, ho lasciato lunghi i baffi del cotone e poi li ho divisi in due semibaffi che ho inserito nei fori. Funziona bene, solo che così il cotone ostruisce l'afflusso dell'aria alla resistenza.
Allora ho messo due pezzi di cotone lunghi, com'è previsto con la wick, ricavati da uno strato di pad Muji diviso a metà e arrotolato.
Ho montato una coil asimettrica (quindi usando l'anello di regolazione con una sola asola), acciaio da 28ga su punta da 2,5 su 6 spire, e ho cotonato come si vede in foto, coi baffi lunghi, cercando di coprire il cotone che arriva dal tank. Il cotone si infila, poi si passa "sotto la coil" e tra le torrette per farlo arrivare a contatto con l'altra zona di alimentazione. Non è kamasutra, ma ci si avvicina...
Ho tagliato i baffi, ho sistemato e ho riempito di liquido facendo le prove di attivazione di rito.
Funziona abbastanza bene, solo che così rimane troppo spazio vuoto nella camera e mi sembra che si perda in hit e in aroma perché si tira troppa aria neutra. Inoltre così non alimenta come sarebbe necessario.
Poi ho provato con una coil centrale inclinata a 45° usando l'anello con due asole e lasciando libero solo un foro, quello che si affaccia alla lato lungo della coil.
Poi ho piegato i baffi adagiandoli di traverso sul cotone di alimentazione (NB le foto vengono da rigenerazioni distinte, ma le ho messe in modo che si capisca la sequenza)
Così funziona meglio anche se è più complicato montare bene la resistenza. Diciamo che le torrette non sono la cosa migliore di quest'atom. Capisco perché tutti alla fine abbiano finito per copiare il Velocity.
Per la cronaca ho provato anche una rigenerazione dual coil. Sarebbe perfetta. Un atom dual coil che si può usare di guancia stretto. Wow, aroma e vapore a mille! Ho usato 5 spire di Kanthal 30ga su punta da 2,5. Il problema è che ci vogliono 4 o 5 mani per fissare le due coil sulle torrette... Dopo mezz'ora ci sono riuscito, le coil erano mezze storte anche se non avevo hot spot. Sono andato a farmi una corsetta per sbollire il nervoso e non ho fatto foto. Se qualcuno ci riesce senza impazzire posso garantire che è una soluzione fantastica. A 15W di guancia si fa il vapore di un Hadaly con lo stesso aroma. Ripeto, di guancia.
Il giudizio su questo atomizzatore è decisamente positivo. Non tiene i 4 ml di targa, il sistema di pescaggio col cotone funziona (non serve cambiarlo con la frequenza con cui si cambia quello della coil, non serve perché non brucia e anzi così non si spreca liquido) e se si capisce come sistemare il tutto non va in secca. Il tiro è chiuso ma non troppo, ma si può stringere molto e il drip tip stretto mi piace molto benché metallico. Adatto ai tabacchi di ogni genere. Necessita forse di liquidi con nicotina alta perché il colpo in gola è meno deciso rispetto a altri atom che possiedo. Ma funziona bene anche con pannosi dal gusto "denso". Necessita chiaramente di liquidi 50/50 o giù di lì altrimenti non si alimenta a dovere. Per usare liquidi con più VG bisogna usare il sistema di infilare le code del cotone della coil nel tank, stile RDTA. E' robustissimo e solido. Si lava in un attimo senza che rimangano "zone d'ombra".
Lo sto usando da giorni quotidianamente perché dà decisamente una sensazione di robustezza. La ricarica è facile e fare un dry burn con sostituzione del cotone è facile. Poi si ricarica in un attimo anche se non ha la classica carica dall'alto. Soprattutto non ci si sporca... Si può usare come dripper perché il coperchio si svita in un attimo e tutto il deck rimane libero e così si può sgocciolare senza remore. I fori dell'aria sono abbastanza alti da impedire fuoriuscite indesiderate.
Ringrazio ancora Lorenzo per essersene liberato