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Utente 29335
Visto che a breve sarà il 2 novembre voglio proporre questo video della messa da requiem di Giuseppe Verdi
Verdi compose il Requiem in occasione del primo annIversario della morte di Manzoni e venne eseguito ovviamente per la prima volta a Milano, mi sembra nella chiesa di San Marco.
E' una grandissima composizione per soli, coro ed orchestra.
Musica sublime e bellissima e perchè no, potentissima e molto evocativa, basti ascoltare il Dies Ire.
Nel finale, il libera me domine, se ci fate caso viene ripetuto più volte quasi in modo ossessivo.
Verdi dicono era un " mangiatore di preti" ma questo modo ossessivo di ripetere il libera me domine de morte aeterna, secondo alcuni è una forma di " conversione" e di paura per l'atto finale della vita di ognuno.
Quando la morte sta per sopraggiungere, allora ci si attacca all'eternità promessa.
Tanto è vero che viene considerata una messa più che per i morti, per i vivi.
Insomma poi Verdi non ha certamente bisogno dei miei elogi.
Questa è una esecuzione datata di Karajan, quando ancora era il grande Karajan.
Merita essere ascoltata.
Mi sembra di riconoscere gli interni del Teatro Alla Scala e poi gli interptreti sono di prim'ordine:
la Price, Ghiaurov, Pavarotti e la soprano che non riconosco, tutti giovanissimi.
Verdi compose il Requiem in occasione del primo annIversario della morte di Manzoni e venne eseguito ovviamente per la prima volta a Milano, mi sembra nella chiesa di San Marco.
E' una grandissima composizione per soli, coro ed orchestra.
Musica sublime e bellissima e perchè no, potentissima e molto evocativa, basti ascoltare il Dies Ire.
Nel finale, il libera me domine, se ci fate caso viene ripetuto più volte quasi in modo ossessivo.
Verdi dicono era un " mangiatore di preti" ma questo modo ossessivo di ripetere il libera me domine de morte aeterna, secondo alcuni è una forma di " conversione" e di paura per l'atto finale della vita di ognuno.
Quando la morte sta per sopraggiungere, allora ci si attacca all'eternità promessa.
Tanto è vero che viene considerata una messa più che per i morti, per i vivi.
Insomma poi Verdi non ha certamente bisogno dei miei elogi.
Questa è una esecuzione datata di Karajan, quando ancora era il grande Karajan.
Merita essere ascoltata.
Mi sembra di riconoscere gli interni del Teatro Alla Scala e poi gli interptreti sono di prim'ordine:
la Price, Ghiaurov, Pavarotti e la soprano che non riconosco, tutti giovanissimi.
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