GrandePuffo
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governo spagnolo guidato da Rajoy starebbe vagliando l'ipotesi di chiudere gli shop online dedicati al fumo elettronico in attuazione della direttiva europa sui tabacchi. E allo stesso tempo aiutare i piccoli negozianti su strada.
23 aprile 2016
Di Teodoro Brandis
Il governo spagnolo sta pensando di chiudere la vendita on line di sigarette elettroniche e liquidi da inalazione. La misura rientra nelle dispposizioni che il premier Mariano Rajoy puà adottare in attuazione della Direttiva europea sui Tabacchi (Tpd).
Negli ultimi due anni il mercato spagnolo del fumo elettronico è letteralmente precipitato. All’inizio del 2013 i negozi erano circa 3500, periodo di massima espansione del mercato. Ad oggi non se ne contano mille. Tra le cause, oltre la fine dell'”effetto novità”, anche l’apertura di numerosi shop online che, a prezzi ribassati, hanno cavalcato la crisi generale sapendola affrontare a proprio vantaggio. Pochi nuovi utenti stanno attualmente entrando nel mercato mentre le vendite sono tendenzialmente stabili.
La balcanizzazione del mercato ha fatto quindi crollare le vendite dei negozi su strada. Il governo, per sostenere l’impresa locale, starebbe dunque pensando di vietare la vendita on line dei prodotti del fumo elettronico, lasciando come unici canali di vendita autorizzati i negozi specializzati, le tabaccherie, le farmacie e le parafarmacie.
Lo scorso mese di dicembre la Commissione nazionale per il mercato e la concorrenza ha comunicato di essere contraria alla chiusura degli shop online. Il parere non è vincolante ma lascia aperta una piccola breccia.
(Sigmagazine)
23 aprile 2016
Di Teodoro Brandis
Il governo spagnolo sta pensando di chiudere la vendita on line di sigarette elettroniche e liquidi da inalazione. La misura rientra nelle dispposizioni che il premier Mariano Rajoy puà adottare in attuazione della Direttiva europea sui Tabacchi (Tpd).
Negli ultimi due anni il mercato spagnolo del fumo elettronico è letteralmente precipitato. All’inizio del 2013 i negozi erano circa 3500, periodo di massima espansione del mercato. Ad oggi non se ne contano mille. Tra le cause, oltre la fine dell'”effetto novità”, anche l’apertura di numerosi shop online che, a prezzi ribassati, hanno cavalcato la crisi generale sapendola affrontare a proprio vantaggio. Pochi nuovi utenti stanno attualmente entrando nel mercato mentre le vendite sono tendenzialmente stabili.
La balcanizzazione del mercato ha fatto quindi crollare le vendite dei negozi su strada. Il governo, per sostenere l’impresa locale, starebbe dunque pensando di vietare la vendita on line dei prodotti del fumo elettronico, lasciando come unici canali di vendita autorizzati i negozi specializzati, le tabaccherie, le farmacie e le parafarmacie.
Lo scorso mese di dicembre la Commissione nazionale per il mercato e la concorrenza ha comunicato di essere contraria alla chiusura degli shop online. Il parere non è vincolante ma lascia aperta una piccola breccia.
(Sigmagazine)