Kokopelli
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I sali di nicotina sono ultimamente molto in voga negli USA. Essenzialmente sono una forma di nicotina che, a differenza della nicotina in base libera normalmente presente nei liquidi forniti dal nostro mercato, presentano una struttura chimica che risulta notevolmente più assimilabile per il nostro organismo. Si stima che l'assorbimento possa essere fino a 20 volte più veloce (1,5 minuti) e che l'appagamento che ne deriva dall'assunzione sia più simile a quello delle tradizionali sigarette rispetto all'inalazione dei vapori di nicotina in base libera. Risulta inoltre anche notevolmente inferiore la fastidiosa sensazione di irritazione alla gola che alcuni lamentano, motivo per cui le cartucce di ricarica di alcuni dispositivi appositamente dedicati per la vaporizzazione di questi liquidi(il JUUL ad esempio) hanno al loro interno soluzioni che arrivano a concentrazioni di 60mg/ml di questi sali.
Caratteristica principale di questi dispositivi è quella di vaporizzare il liquido a temperature inferiori ai 200 gradi oltre i quali si svilupperebbero sostanze nocive per l'inalazione. Questa è una cosa di cui tener conto nel caso si volessero sperimentare questi liquidi. Molti dispositivi apparentemente innocui perché piccoli (esempio CE 4 o similari) sviluppano in realtà temperature elevate al punto di rendere potenzialmente tossica anche la glicerina vegetale. Risultano idonei invece dispositivi MTL ad alta resistenza alimentati con bassa potenza, tanto meglio se in controllo di temperatura. In questi casi, la priorità non è tanto la resa aromatica, lo è piuttosto la somministrazione di nicotina. Molti infatti a questo scopo vaporizzano basi non aromatizzate.
Tenendo conto che questi liquidi non danno lo stesso HIT della nicotina in base libera e sempre prendendo le dovute cautele (BASSE TEMPERATURE), nulla vieta di miscelarli con le consuete basi nicotinizzate nella preparazione dei propri liquidi. Il calcolatore per e-liquid può darvi la quantità finale di nicotina presente o, volendo distinguere le due qualità di nicotina, si possono inserire le due qualità di nicotina nella ricetta come fossero aromi.
Un'altra alternativa può anche essere di dedicare un dispositivo idoneo a questi liquidi quando si sente il bisogno di una "botta di nicotina" e di continuare ad usarne un'altro (degli altri) per i soliti scopi.
Altra avvertenza che mi preme di dare è quella di verificare una eventuale sensibilità o allergia nei confronti dell'acido benzoico. L'acido benzoico viene usato nell'industria alimentare come conservante e si può trovare anche nei farmaci e nei prodotti cosmetici. Non deve essere usato in associazione con acido ascorbico(vitamina C).
PROCEDIMENTO
Ci sono alcune alternative per ottenere i sali aggiungendo acidi di diverso tipo. Quello più usato commercialmente è l'acido benzoico, mentre tra chi produce i sali da sé c'è chi usa anche l'acido citrico. L'acido citrico produce un sale con un effetto differente a livello di assunzione, ma va usato però a temperatura inferiore ai 175°C per evitare lo sviluppo di sostanze tossiche.
L'acido benzoico risulta da preferirsi: da studi(non sul lungo termine) risulta comunque molto meno tossico delle sostanze che si sviluppano nella combustione del tabacco.
Il suo rapporto in peso da usarsi nella reazione acido benzoico : base libera di nicotina è di 3:4. In pratica ogni 1g di nicotina va fatto reagire con 0.75g di acido benzoico.
(Per la reazione con l'acido citrico vanno invece fatti reagire 2,37g di acido citrico per ogni 1g di nicotina; l'acido citrico é un acido più debole)
Ci sono modi diversi per ottenere la reazione.
C'è chi ad esempio aggiunge direttamente la povere dell'acido all'e-liquid mescolando finché non si formano più depositi solidi sul fondo del recipiente.
Un metodo che mi sembra migliore e che da' la possibilità di avere una maggiore precisione è quello di creare una soluzione. Come solvente risulta più indicato il PG rispetto al VG in quanto ha una capacità migliore di dissolvere l'acido. Nulla vieta comunque di usare VG come solvente o una miscela PVG. Dato che la soluzione andrà riscaldata meglio che il solvente usato non contenga nicotina che con il calore degraderebbe.
ESEMPIO
Per praticità di utilizzo si può creare una soluzione contenente 10g di acido benzoico con la quantità di solvente necessaria a raggiungere i 100ml di soluzione. Si porta poi la soluzione a 60°C a bagnomaria per 30/60 minuti mescolando di tanto in tanto fino a che non si formeranno più i precipitati.
Sempre per esempio, volendo far reagire i 10g di nicotina in base libera presenti in 100ml di soluzione titolata a100mg/ml, si preleveranno 75 ml di soluzione di acido benzoico che contengono i 7,5g di acido che servono per la reazione e si uniranno alla soluzione di nicotina mescolando per ottenere una distribuzione uniforme delle sostanze . Il prodotto ottenuto avrà una concentrazione di nicotina che, in questo caso (calcolatore e-liquid), sarà di 57,14mg/ml di nicotina in sale.
Ulteriori letture sull'argomento :
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