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mi chiamo Andrea, e dai 20 ai 40 anni ho marciato fra il pacchetto e mezzo e i due pacchetti al giorno, ogni giorno e in ogni occasione. mi allontanavo per farmi la mia "pausa fumo" anche con mio padre in rianimazione, ero quel tipo di fumatore lì- e appunto in una pausa ospedaliera nel 2013 comprai la mia prima elettronica. mi appiopparono una bella ce4 e immaginate bene in fondo a quale cassetto e con quanta rapidità ci finì... -
continuacchiai a fare qualche spesa minima nel campo, ed effettivamente un'anima santa che mi vendette un 1453 e del virginia flavourart mi fece almeno intuire che la sigaretta elettronica non era necessariamente un pezzo di stecco (con due C, prego!) che a fatica esalava miasmi un po' meno seccanti della carta bruciata che continuavo allegramente a consumare...
il "miracolo" è successo questo natale: in aeroporto ho trovato, sì trovato, un baracchino che sembrava una pistola di piccolo calibro, ma che conteneva un buon eliquid e che in una tirata disattenta mi fece capire che le "penne a sfera" che avevo succhiato senza interessarmici negli anni precedenti non mi avevano mai soddisfatto davvero...
e così eccomi su internet, dove scopro che la baracca venuta in mio possesso era una a me sconosciutissima "istick 40", a cui la precedente sfortunata proprietaria (c'era ancora un profumo da donna sulla custodia) aveva aggiunto la testina di una cosa misteriosa che si chiamava "joyetech ego aio v2". inizio ad alternare l'accrocco alle sigarette, e mi rendo conto che sto fumando davvero meno! hey, funziona.. ma nemmeno mi interessa, non voglio smettere di fumare: è solo buona!
ovviamente al terzo giorno che ce l'ho mi casca di mano, e porcavacca non si accende più, "no atomizer" su quell'accidente di schermetto, vita grama! - ed ecco che scopro che la testina di questo "atomizzatore" -quante parole difficili che si imparano!- si può "ri ge ne ra re". uh che bella cosa, vai dal cinese e con otto euro ti pigli un bel kit da orologiaio con tutte le pinzette i puntali e gli spessori che uno possa desiderare, ciancichi, tiri fuori dal cassetto il multimetro e EVVIVA segna un ohm virgola zero nove, pronti per un bel pezzo di COTONE IDROFILO che quello c'è in casa e ho resuscitato la testina e sono tutto fiero della mia prima rigenerazione...
e beh sì il primo tiro mi ha consigliato di investire due lire in cotone organico e filo resistivo vero
ed ecco arrivare la stranezza: in tutte ste trappole non ho fumato. più. una. sigaretta.
semplicemente ho finito quelle che avevo e non ne ho comprato più
l'ultima mi sapeva di cartone anzi a dirla meglio proprio di nulla.
così ho investito l'equivalente di qualche stecca in pico 75 nautilus e qualche litrata di glicerina e aromi... ed eccomi qui. grazie, anche se non lo sapevate mi avete già aiutato un sacco: e dire che io nemmeno volevo smettere
continuacchiai a fare qualche spesa minima nel campo, ed effettivamente un'anima santa che mi vendette un 1453 e del virginia flavourart mi fece almeno intuire che la sigaretta elettronica non era necessariamente un pezzo di stecco (con due C, prego!) che a fatica esalava miasmi un po' meno seccanti della carta bruciata che continuavo allegramente a consumare...
il "miracolo" è successo questo natale: in aeroporto ho trovato, sì trovato, un baracchino che sembrava una pistola di piccolo calibro, ma che conteneva un buon eliquid e che in una tirata disattenta mi fece capire che le "penne a sfera" che avevo succhiato senza interessarmici negli anni precedenti non mi avevano mai soddisfatto davvero...
e così eccomi su internet, dove scopro che la baracca venuta in mio possesso era una a me sconosciutissima "istick 40", a cui la precedente sfortunata proprietaria (c'era ancora un profumo da donna sulla custodia) aveva aggiunto la testina di una cosa misteriosa che si chiamava "joyetech ego aio v2". inizio ad alternare l'accrocco alle sigarette, e mi rendo conto che sto fumando davvero meno! hey, funziona.. ma nemmeno mi interessa, non voglio smettere di fumare: è solo buona!
ovviamente al terzo giorno che ce l'ho mi casca di mano, e porcavacca non si accende più, "no atomizer" su quell'accidente di schermetto, vita grama! - ed ecco che scopro che la testina di questo "atomizzatore" -quante parole difficili che si imparano!- si può "ri ge ne ra re". uh che bella cosa, vai dal cinese e con otto euro ti pigli un bel kit da orologiaio con tutte le pinzette i puntali e gli spessori che uno possa desiderare, ciancichi, tiri fuori dal cassetto il multimetro e EVVIVA segna un ohm virgola zero nove, pronti per un bel pezzo di COTONE IDROFILO che quello c'è in casa e ho resuscitato la testina e sono tutto fiero della mia prima rigenerazione...
e beh sì il primo tiro mi ha consigliato di investire due lire in cotone organico e filo resistivo vero
ed ecco arrivare la stranezza: in tutte ste trappole non ho fumato. più. una. sigaretta.
semplicemente ho finito quelle che avevo e non ne ho comprato più
l'ultima mi sapeva di cartone anzi a dirla meglio proprio di nulla.
così ho investito l'equivalente di qualche stecca in pico 75 nautilus e qualche litrata di glicerina e aromi... ed eccomi qui. grazie, anche se non lo sapevate mi avete già aiutato un sacco: e dire che io nemmeno volevo smettere