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Manutenzione della sigaretta elettronica, croce e delizia di ogni vaper.
Una delle maggiori difficoltà che incontrano i fumatori che decidono di passare alle sigarette elettroniche è proprio l’idea che la pulizia di questi dispositivi sia macchinosa.
Un po’ per pigrizia, un po’ per ritmi di vita serrati alcuni si scoraggiano all'idea di trasformare un momento di relax in una sequenza di operazioni molto complicate. Sarà proprio così?
Oggi il mondo delle sigarette elettroniche ha fatto passi da gigante in termini di comodità di utilizzo e semplicità nella manutenzione.
Ci sono alcuni modelli di e-cig Smooke particolarmente adatti ai pigri, perché riducono al minimo le operazioni di manutenzione della sigaretta elettronica.
Il refill
Questa è certamente l’operazione più frequente di ogni svapatore. Consiste nell'inserire il liquido nel serbatoio (tank) della sigaretta elettronica, una volta esaurito. Per ovviare a qualunque fastidio si può optare per tank a ricarica dall'alto che possono essere aperti con estrema facilità in qualunque situazione. Se sono anche capienti, aggiungiamo il vantaggio di una ricarica non troppo frequente.
Per non avvertire il refill come un peso ma come un vero e proprio rituale di piacere, potete tenere a portata di mano sempre due o tre liquidi diversi in modo da variare sapori nel corso della giornata a seconda del vostro mood.
Ad esempio, la giornata potrebbe iniziare con un aroma dolce e sfizioso per poi passare ad un gusto più fruttato o balsamico e concludere con le note intense di un e-liquid al sapore di mojito o di un pregiato rum invecchiato in botte di rovere.
La ricarica
La sigaretta elettronica è un dispositivo elettronico e in quanto tale va messo sotto carica. La ricarica viene fatta collegando l’apposito caricabatterie in dotazione a una presa o a una porta usb (pc, automobile, ecc.). Si tratta di un gesto semplice che diventerà automatico nel giro di qualche giorno. Per evitare di trovarsi con l’ e-cig scarica, suggeriamo di scegliere dispositivi con una batteria a lunga durata.
Ti consigliamo di scegliere comunque modelli che abbiano l’indicatore di batteria e che, in caso di necessità, si ricarichino velocemente.
Leggi sempre con attenzione la carica massima sopportata prima di mettere in carica il dispositivo ed assicurati di non superarla.
Sostituzione della resistenza
Un’operazione da effettuare regolarmente è la sostituzione della resistenza o bobina. A seconda dell’utilizzo della e-cig la resistenza va sostituita ogni 15 (per gli svapori abituali) ai 30 giorni (svapatori saltuari). È un dato ovviamente variabile da modello a modello.
I modelli per i vaper che amano sperimentare e personalizzare al massimo la svapata presentano resistenze diverse intercambiabili a seconda del proprio gusto.
Al contrario per le persone che privilegiano la praticità sono certamente più adatte quelle che presentano una bobina integrata al clearomizzatore: in questo modo sarà sostituita l’intera parte superiore della sigaretta (il clearomizzatore appunto) con la massima semplicità.
Quando cambiare la resistenza?
Niente paura, non serve ricordare esattamente in che giorno la resistenza è stata sostituita. Te ne accorgerai dal sapore del liquido: quando il gusto inizia a non apparire più ottimale e puro ma si mescola gradatamente a un retrogusto amarognolo, quasi di bruciato, saprai che la resistenza è arrivata alla sua massima usura.
Perdita di liquido
Se i primi modelli potevano presentare qualche problema in tal senso, gli ultimi dispositivi tecnologici sono molto più affidabili e rendono le perdite un problema davvero marginale se non assente.
L’unica cautela è quella di utilizzare un pezzetto di carta assorbente (è sufficiente una volta al giorno, se la situazione lo consente) al momento della messa in carica o del refill in modo da asciugare ogni eventuale traccia residua.
La manutenzione delle sigarette elettroniche ti sembra ancora complicata? Pensa al fatto che comunque ti eviterà di trovare cenere o tabacco ovunque o di dover lavare in continuazione i vestiti impregnati dall'odore di fumo.
Una delle maggiori difficoltà che incontrano i fumatori che decidono di passare alle sigarette elettroniche è proprio l’idea che la pulizia di questi dispositivi sia macchinosa.
Un po’ per pigrizia, un po’ per ritmi di vita serrati alcuni si scoraggiano all'idea di trasformare un momento di relax in una sequenza di operazioni molto complicate. Sarà proprio così?
Oggi il mondo delle sigarette elettroniche ha fatto passi da gigante in termini di comodità di utilizzo e semplicità nella manutenzione.
Ci sono alcuni modelli di e-cig Smooke particolarmente adatti ai pigri, perché riducono al minimo le operazioni di manutenzione della sigaretta elettronica.
Il refill
Questa è certamente l’operazione più frequente di ogni svapatore. Consiste nell'inserire il liquido nel serbatoio (tank) della sigaretta elettronica, una volta esaurito. Per ovviare a qualunque fastidio si può optare per tank a ricarica dall'alto che possono essere aperti con estrema facilità in qualunque situazione. Se sono anche capienti, aggiungiamo il vantaggio di una ricarica non troppo frequente.
Per non avvertire il refill come un peso ma come un vero e proprio rituale di piacere, potete tenere a portata di mano sempre due o tre liquidi diversi in modo da variare sapori nel corso della giornata a seconda del vostro mood.
Ad esempio, la giornata potrebbe iniziare con un aroma dolce e sfizioso per poi passare ad un gusto più fruttato o balsamico e concludere con le note intense di un e-liquid al sapore di mojito o di un pregiato rum invecchiato in botte di rovere.
La ricarica
La sigaretta elettronica è un dispositivo elettronico e in quanto tale va messo sotto carica. La ricarica viene fatta collegando l’apposito caricabatterie in dotazione a una presa o a una porta usb (pc, automobile, ecc.). Si tratta di un gesto semplice che diventerà automatico nel giro di qualche giorno. Per evitare di trovarsi con l’ e-cig scarica, suggeriamo di scegliere dispositivi con una batteria a lunga durata.
Ti consigliamo di scegliere comunque modelli che abbiano l’indicatore di batteria e che, in caso di necessità, si ricarichino velocemente.
Leggi sempre con attenzione la carica massima sopportata prima di mettere in carica il dispositivo ed assicurati di non superarla.
Sostituzione della resistenza
Un’operazione da effettuare regolarmente è la sostituzione della resistenza o bobina. A seconda dell’utilizzo della e-cig la resistenza va sostituita ogni 15 (per gli svapori abituali) ai 30 giorni (svapatori saltuari). È un dato ovviamente variabile da modello a modello.
I modelli per i vaper che amano sperimentare e personalizzare al massimo la svapata presentano resistenze diverse intercambiabili a seconda del proprio gusto.
Al contrario per le persone che privilegiano la praticità sono certamente più adatte quelle che presentano una bobina integrata al clearomizzatore: in questo modo sarà sostituita l’intera parte superiore della sigaretta (il clearomizzatore appunto) con la massima semplicità.
Quando cambiare la resistenza?
Niente paura, non serve ricordare esattamente in che giorno la resistenza è stata sostituita. Te ne accorgerai dal sapore del liquido: quando il gusto inizia a non apparire più ottimale e puro ma si mescola gradatamente a un retrogusto amarognolo, quasi di bruciato, saprai che la resistenza è arrivata alla sua massima usura.
Perdita di liquido
Se i primi modelli potevano presentare qualche problema in tal senso, gli ultimi dispositivi tecnologici sono molto più affidabili e rendono le perdite un problema davvero marginale se non assente.
L’unica cautela è quella di utilizzare un pezzetto di carta assorbente (è sufficiente una volta al giorno, se la situazione lo consente) al momento della messa in carica o del refill in modo da asciugare ogni eventuale traccia residua.
La manutenzione delle sigarette elettroniche ti sembra ancora complicata? Pensa al fatto che comunque ti eviterà di trovare cenere o tabacco ovunque o di dover lavare in continuazione i vestiti impregnati dall'odore di fumo.
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