DjLuxor

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Recensioni Aromi con CBD 10 ML Officine Svapo.

Il cannabidiolo (CBD) è uno dei più famosi cannabinoidi costituenti la pianta di canapa che provocano all’essere umano sensazioni e benefici senza però causare gli effetti stupefacenti psicodislettici tipici del THC, il quale è in grado di modificare sensibilmente la percezione, lo stato di coscienza o il comportamento di chi li assume.
E’ ormai scientificamente dimostrato (e prescritto da diversi medici) il proficuo impiego del CBD come efficace e naturale analgesico, ansiolitico, antiemicranico, miorilassante, antiepilittico, antipsicotico, anitdolorifico/ antinfiammatorio, antispasmodico, anticolvusivo, antireumatico, induttore del sonno, neuroprotettore e antiossidante (cioè antistress).
Citando il dottor Lanzarotti, il CBD può avere un ruolo terapeutico nelle patologie in cui si rilevi che l’eziopatogenesi (cioè l’origine della malattia)sia data da un deficit del sistema endocannabinoide endogeno, come emicrania, fibromialgia e sindrome dell’intestino irritabile. Può anche trovare impiego in problematiche e spasmi muscolari, patologie della pelle, insonnia, disturbi dell'umore, epilessia, eccetera.
Del resto se olio ed estratti di canapa sono da sempre utilizzati in tutto il mondo come una medicina naturale tradizionale ad esempio tramite impacchi o assunzioni sublinguali, già nel 2016 il Regno Unito ha classificato il CBD come farmaco e presto c’è da augurarsi che lo faranno un po’ tutti gli Stati, dal momento che viviamo in un periodo storico in cui il progresso scientifico è chiaramente inarrestabile.
Soffrendo personalmente di alcuni disturbi cronici presenti nella lista di quelli curabili con il CBD, ho deciso di testare questi prodotti sul mio organismo e valutarne gli effetti, anche perché in alcuni casi la medicina tradizionale non mi aiutava completamente o mi causava spiacevoli effetti collaterali.
Il produttore “Officine svapo” di Milano ha avuto la licenza di estrarre alcune delle più apprezzate infiorescenze di canapa derivanti da colture situate in diverse parti di Italia (che prima del proibizionismo era uno dei primi produttori mondiali), per trasformarle in aromi concentrati per creare liquidi per sigaretta elettronica.
Il procedimento di estrazione è completamente naturale, cosa che consente di avere un gusto molto fedele alla pianta originaria (senza quindi avere bisogno dell’aggiunta di terpeni) e un contenuto di CBD molto alto (che non rende necessaria l’uso di cristalli aggiuntivi).
Ma il vantaggio principale del processo estrattivo adottato da Officine Svapo è che riesce a catturare l’intero spettro di cannabinoidi presenti naturalmente nella canapa, con tutti i diversi benefici che ogni componente porta con sé: l’azione sinergica dei diversi cannabinoidi sul corpo umano è noto in letteratura medica con il nome di effetto entourage.
Diversamente da altri liquidi contenenti CBD, in questi aromi non è indicata la quantità in milligrammi in quanto ad ogni estrazione essa può cambiare in base a diverse variabili: i cannaibinoidi sono un po’ come il vino, che è diverso ad ogni annata.
Per favorire l’estrazione di tutte le proprietà dei cannabidioli presenti in questi aromi è consigliabile assumerli senza nicotina, anche perché il CBD assicura un buon hit, soprattutto ad alti wattaggi.
D’altronde, per attivare meglio il CBD e i suoi fratelli, è necessario usare temperature e wattaggi moderatamente elevati: per questo si consiglia di attivarli tramite il flavour chasing (il cloud chasing raggiunge temperature troppo elevate che rompono le molecole di CBD & Co., limitandone il rilascio di tutti i molteplici benefici).
Per questi aromi si consiglia quindi di utilizzare un atomizzatore polmonare, ma se, come nel mio, con questo tipo di dispositivi il CBD dovesse crearvi qualche bruciore alla gola, potrete ricorrere ad un atomizzatore di guancia: con un RTA è indicato attestarsi sui 16-17 watt con coil da 0,8 ohm con 5 spire di filo 30ga su punta da 2,5.
In ogni caso, il controllo della temperatura è il modo più preciso per consumare più proficuamente questi prodotti con CBD: attestandovi sui 180 gradi farete vostri tutti i differenti benefici offerti dall’intero spettro dei cannabidioli presenti.
Sebbene possano essere già consumati subito dopo la diluizione con la base, si consiglia di aspettare una settimana di maturazione per permettere ai cannabidioi di diffondersi uniformemente con ogni tipo di base (la classica 50PG/50VG è comunque la più veloce a miscelarsi con tutti i componenti). Personalmente ho usato una diluizione al 20% come consigliato dal produttore.
Diversamente dalle infiorescenze di canapa da cui derivano, questi aromi concentrati con CBD non presentano nessuna traccia di THC, cosa che consente di portarli anche nei vostri viaggi all’estero.

ORANGE STEAM Il sapore è davvero uguale a quello dell’originaria infiorescenza di canapa: si tratta di un gusto essenzialmente erbaceo, con qualche accennata nota agrumata. Non aspettatevi di certo un’arancia dolce ed invadente come avviene in altri liquidi aromatizzati: la componente fruttata si rivela solo in fase di esalazione e rimane comunque sempre sullo sfondo. Il bouquet complessivo, per quanto piacevole e assai naturale, è secco e deciso e piacerà a chi ama i gusti simili a quelli dei tabaccosi intensi.
Questa corposità, insieme ovviamente alla presenza del CBD, fa avere a questo aroma concentrato la maggiore carica di hit rispetto agli altri 2 fratelli.

PINEAPPLE Questo aroma è sicuramente più dolce del precedente in quanto l’originario sapore erbaceo si sposa con note più morbide e rotonde, che richiamanoquelle dell’ananas da cui prende il nome, ma anche quello di qualche altro frutto tropicale che si può scoprire durante una vacanza nei paesi esotici. Sebbene sia presente anche qui qualche note agrumata, questo prodotto è nel complesso più fresco e aromatico rispetto all’Orange Steam: per questo lo trovo più adatto ad un uso all day, anche perché l’estrema naturalità del gusto complessivo è davvero notevole anche in questo caso.

STRAWBERRY Il nome di questo aroma deriva dall’originaria forma conica che presentano le cime dell’infiorescenza di canapa da cui deriva. Il gusto complessivo è quello che si allontana maggiormente dal sapore della pianta madre, in quanto si percepiscono chiaramente delle tonalità fruttate e dolci, che però rimangono assolutamente naturali. Con la sua originalità e leggerezza, il bouquet complessivo a mio avviso è molto piacevole e adatto ad uso continuativo per il tutto giorno, ancor più dei due precedenti. Dal momento che non amo i gusti troppo secchi e intensi, reputo questo Strawberry il più gradevole e il meglio riuscito dei 3 prodotti recensiti. Come confermatomi anche da altri tester, tutti questi aromi restituiscono comunque un sapore estremamente naturale e questa è, a parer mio, la prova che siano all’unanimità prodotti di elevata qualità realizzativa.

Diversamente da altri liquidi contenenti CBD, questi aromi concentrati sporcano poco le resistenze e sono tranquillamente utilizzabili anche con atomizzatori non rigenerabili:questa pulizia di utilizzo è un’altra prova lampante della naturalezza del procedimento estrattivo utilizzato nella realizzazione di tali prodotti.
Passando alla valutazione degli effetti terapeutici di questi prodotti, sul mio organismo i principali campi in cui questi aromi al CBD mi hanno creato benefici sono stati due.
In primo luogo ho notato che sono sicuramente efficaci nella cura dell’emicrania: se assunti appena inizia a sopraggiungere, riescono ad evitarne l’aumento di intensità e, in alcuni casi, a cancellarla del tutto. A riguardo, bisogna comunque precisare che esistono numerosi e diversi tipi di mal di testa: i cannabidioli, probabilmente, sono molto più efficaci nella cura di alcune tipologie di cefalee piuttosto che di altre.
In secondo luogo ho ravvisato che i cannabidioli presenti in questi aromi hanno una notevole capacità di rilassamento: se assunti di sera, riescono davvero a causare sonnolenza e pertanto posso consigliarli vivamente a chi soffre di insonnia.
Più modesti sono stati, invece, i risultati che ho raggiunto nella cura del gonfiore intestinale dovuto alla sindrome del colon irritabile e nella limitazione dell’infiammazione dei tendini del ginocchio a seguito di un intervento chirurgico. Forse per valutare l’efficacia di questi aromi con CBD nel trattamento di questo tipo di malattie, bisogna farne un uso costante per un periodo di tempo più lungo, come del resto avviene per alcune terapie farmacologiche della medicina tradizionale.
Del resto proprio l’impiego continuativo di questi aromi con CBD, come dei liquidi contenenti kudzu, può prevenire l’insorgenza di alcune delle patologie enucleate a inizio articolo: il loro uso come una sorta di integratori quotidiani è quindi consigliabile praticamente a tutti, fermo restando che le persone che possono riuscire ad usarli con l’efficacia di un farmaco tradizionale sono una percentuale minore della popolazione.
Come già evidenziato nel mio articolo sui liquidi per sigaretta elettronica contenenti estratto di kudzu è inoltre importante sottolineare che gli effetti di queste sostanze variano da individuo a individuo, esattamente come accade per i classici medicinali.
Visti i risultati complessivamente positivi raggiunti da questi aromi al CBD nel trattamento di alcuni sintomi, mi auspico che nell’opinione comune, nel mondo medico e in quello accademico si rivolga più attenzione a questo tipo di prodotti, che su di me sono riusciti a curare talune patologie in maniera del tutto naturale senza effetti collaterali.
Nel prossimo futuro si potrà anche ipotizzare l’uso di questi prodotti con CBD tramite speciali aerosol, coniugando in questo modo la medicina antica con quella moderna.
In effetti la proficua commistione tra diversi tipi di medicina è a parer mio proprio la via migliore per creare un nuovo paradigma terapeutico, come ad esempio insegna dal 2011 l’esperienza del Centro di Medicina Integrata dell’Ospedale di Pitigliano in provincia di Grosseto, che prevede l’utilizzo della medicina ufficiale in maniera integrata con le medicine complementari normate dalla Regione Toscana (agopuntura, omeopatia).
Per chi volesse approfondire l’argomento questo è il sito ufficiale dell’Istituto, con tutti i video ed il materiale informativo:
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Sembra anacronistico dirlo oggi nel 2019, ma per fare ciò, è necessario e auspicabile che l’opinione pubblica italiana esca da quel sonno della ragione in cui l’hanno catapultata gli errati pregiudizi nei confronti di una benefica pianta, colpevole solo di essere stata un concorrente del nylon e del petrolio a cavallo degli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso.
 

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Un saluto a tutti ed inizio subito postandovi un video di come si è sempre lavorato un pad di Muji o cotoni organici similari: Bene! Forse per il cloud di un tempo poteva andare anche bene come regola. Sta di fatto che se ne spreca un po' e si perde anche un bel po' di tempo a stare, con...
Touch
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Ciao a tutti, stavo leggendo qua e la vari post nel forum, ad un tratto mi hanno colpito alcune righe dove si nominava la qualità dell'acciaio usata per gli ATOM. Ho scambiato qualche parola con @Sva3d e mi son convinto a darvi qualche nozione su questo materiale. Allora per iniziare non farò...
Iv3shf
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Una delle cose di cui parlo spesso sono le combinazioni aromatiche, l'articolo precedente ha ormai qualche annetto e andrebbe aggiornato e probabilmente lo farò, per chi non l'avesse letto, ecco il rimando...
Sva3d
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Come promesso, eccomi a descrivere quale tipo di rigenerazione, in particolare sul cotone, ho testato in questi dieci giorni e più, sperimentando tutti i cotoni più noti (Cloud9, Bacon V2, Bacon Prime, Titanium Fumytech, Titanium Fiber Cotton, Miracle UD, Native Wicks Platinum Plus, Fiber...
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