DjLuxor

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RECENSIONI AROMI VAPDUSTRY

Allo scorso Vaping Expo ho scoperto il produttore belga Vapdustry, che propone un ventaglio di 5 aromi, che spaziano dal fruttato al cremoso proponendo, in taluni casi, combinazioni di gusti piuttosto originali.
Ho voluto quindi provare 3 gusti di questa giovane realtà per capire se in quella parte d’Europa sono tanto bravi a produrre liquidi per sigarette elettroniche quanto lo sono da secoli nel realizzare le migliori birre del mondo.
Gli aromi sono contenuti in flaconi da 60 ml riempiti con 50 ml di prodotto, a cui aggiungere una base di nicotina da 10 ml.


JUST RED: si tratta di una classica melange di fragole di bosco, lamponi aciduli e mirtilli dolci. Questi tre frutti sono ben amalgamati tra loro ed è piuttosto difficile distinguere nitidamente le diverse componenti gustative: a mio avviso la nota predominante è quella dei mirtilli, seguita da quella dei lamponi, mentre le fragole sono molto meno incisive. Nonostante la maggior parte dell’esplosione aromatica avvenga soprattutto nella fase di espirazione, ci troviamo di fronte ad un gusto “grasso” che con la sua intensità riesce a soddisfare pienamente la nostra voglia di sapore. Inoltre, grazie alla notevole fedeltà rispetto ai gusti originari dei frutti di bosco corrispondenti, il bouquet risulta molto gradevole e abbastanza longevo, anche se non brilla sicuramente per originalità. Personalmente ho apprezzato la mancanza di una parte mentolata che spesso caratterizza questi tipo di aromi del sottobosco, cosa che rende ancora più realistico questo prodotto nella sua complessità.


HOLIDAY MIX: presentato come un mix esotico di pesca bianca, kiwi e banana, questo aroma è uno di quelli che mi ha maggiormente intrigato sin dai primi tiri. La pesca è sicuramente il primo sapore che si avverte e quello che costituisce la parte dominante dell’intero bouquet: si tratta di una pesca molto gradevole e zuccherina, fresca e delicata, pur dimostrando una forte incisività, ricordando molto da vicino il frutto originario. Questo sapore scivola poi agevolmente in quello del kiwi, che è molto più attenuato, ma si dimostra un ottimo veicolo verso il gusto che compare all’atto dell’esalazione: quello della banana, che chiude in modo convincente il bouquet, dandogli un particolare tocco esotico. Proprio questo gusto complessivo tropicale e fresco è a mio avviso il punto di forza di questo prodotto: come confermatomi anche da altri consumatori, ad ogni tiro si cerca quasi di indovinare a quale strano frutto caraibico ci troviamo davanti. Tutte e tre le componenti fruttate che costituiscono il prodotto, seppur diversamente bilanciate, sono parimenti naturali, fresche e gradevoli, cosa che garantisce a questo “Holiday mix” una notevole longevità. Personalmente ho notato che su alcuni sistemi non rigenerabili questo aroma viene completamente stravolto, in quanto la declinazione gustativa della banana della fase di espirazione prende il sopravvento sull’intero bouquet, rendendolo meno originale ed “esotico”, rimando comunque gradevole e naturale. In conclusione non posso che reputare questo aroma uno fruttati più innovativi che io abbia sin qui provato: grazie alle sue notevole gradevolezza e naturalità sarà sicuramente uno dei miei compagni d’avventura nell’imminente vacanza nel Mar Rosso. Nomina sunt consequentia rerum.



THE TEAPOT: nonostante l’inglese non sia tra le tre lingue ufficiali del Belgio, il produttore ha scelto questo idioma per nominare questa sua creazione, che in italiano si traduce come la teiera, che soggia anche il sottotitolo “Summer tea” (tè estivo). Ed in effetti la promessa è quella di trovarsi davanti ad una tazza di tè freddo verde aromatizzato all’arancia sanguinella con un tocco di fico d’india. Per pura convinzione personale, ho sempre pensato che i liquidi per sigaretta elettronica che vogliono emulare la sacra bevanda dei monaci difficilmente riescano in questo intento. Sarà forse perchè inonsciamente faccio un paragone con le numerose sfumature gustative che il verò tè liquido riesce a regalarmi, ma anche in questo caso devo rilevare che la distanza dalla realtà rimane marcata. In questo prodotto si può comunque rilevare un tappeto di fresche sensazioni erbacee che funge da base a tutta la creazione e che può ricordare la preziosa libagione. Si tratta di un sapore molto delicato e piuttosto naturale che, incontrando poi quello dell’arancia, si modifica sensibilmente, dando vita ad un gusto molto particolare. E’ un mix tra l’acidulo e il fresco, che personalmente non ho apprezzato particolarmente, ma che potrà sicuramente trovare molti estimatori tra gli amanti dei gusti fruttati e leggeri, per cui costituirà un prodotto buono come all day e dotato di una sensibile longevità. Personalmente non sono riuscito a rintracciare chiaramente le tonalità gustative tipiche del fico d’india (che avrebbero potuto dare più brio al bouquet) neanche alzando i vattaggi, ma forse ciò può essere dovuto ai dispositivi da me utilizzati. Se il “Just red” sopra recensito aveva una notevola intensità aromatica, questo “The teapot” ne è agli antipodi, in quanto mi è parso sin troppo delicato, caratteristica che comunque per taluni può non essere un limite. Concludendo, posso affermare di avere apprezzato molto il tentativo di proporre un prodotto originale, che però non sono riuscito a capire fino in fondo, forse per dei miei limiti personali. Che si tratti di un prodotto che necessita di un periodo di tempo più lungo per essere assimilato completamente? Di sicuro è una bella sfida in un panorama di liquidi per sigarette elettronica che rischia di essere troppo piatto ed omologato a se stesso.
 

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Iv3shf
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In parte è farina del mio sacco, in parte presa da un vecchio articolo della TPA, che trovo ancora oggi interessante e diventa sempre più attuale visto le normative che sono in aria, fa capire a chi ancora non lo sa, come sono fatti gli aromi, spero vi piaccia, leggetelo con calma quando avete...
Sva3d
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Per calcolare la resistenza interna di una box bisogna avere il dado in rame, chiamato Calibration Tool for DNA200, ad oggi introvabile, parlo di questo: il miglior strumento atto allo scopo, si trovava qui (link), oppure un filo spesso di rame per cortocircuitare un atomizzatore (usatene uno...
Sva3d
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Un saluto a tutti ed inizio subito postandovi un video di come si è sempre lavorato un pad di Muji o cotoni organici similari: Bene! Forse per il cloud di un tempo poteva andare anche bene come regola. Sta di fatto che se ne spreca un po' e si perde anche un bel po' di tempo a stare, con...
Touch
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Ciao a tutti, stavo leggendo qua e la vari post nel forum, ad un tratto mi hanno colpito alcune righe dove si nominava la qualità dell'acciaio usata per gli ATOM. Ho scambiato qualche parola con @Sva3d e mi son convinto a darvi qualche nozione su questo materiale. Allora per iniziare non farò...
Iv3shf
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Una delle cose di cui parlo spesso sono le combinazioni aromatiche, l'articolo precedente ha ormai qualche annetto e andrebbe aggiornato e probabilmente lo farò, per chi non l'avesse letto, ecco il rimando...
Sva3d
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Come promesso, eccomi a descrivere quale tipo di rigenerazione, in particolare sul cotone, ho testato in questi dieci giorni e più, sperimentando tutti i cotoni più noti (Cloud9, Bacon V2, Bacon Prime, Titanium Fumytech, Titanium Fiber Cotton, Miracle UD, Native Wicks Platinum Plus, Fiber...
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