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Il TC in parole semplici

Per spiegare in breve ed a tutti cos'è il TC (Temperature Control) immaginate la vostra esperienza di vapers senza aver mai provato un tiro a secco e nemmeno il benché minimo sapore di bruciato: è ciò che sarebbe successo con un TC ben regolato.

C'è anche qualcosa di più, però. Il tiro a secco è una condizione estrema che tutti avvertiamo quando capita. In realtà principi di“bruciatura” avvengono abbastanza spesso nel nostro atom ma sono talmente modesti che non li percepiamo anche perché coperti da forti concentrazioni di aromi positivi. Ognuno ha la sua soglia di percezione e capacità di distinzione aromatica per cui c'è chi sene accorge prima e chi dopo. Il TC taglia la testa al toro: evita che si possa verificare qualsiasi bruciatura, indipendentemente dalla nostra capacità percettiva.

In altri termini svapare con il TC (ben regolato) è molto più salutare che svapare con le tecnologie precedenti. Sia ben chiaro che anche con il TC svapare non è pratica sana in assoluto, ma elimina una delle maggiori fonti di rischio dello svapo: respirare i prodotti di decomposizione dei liquidi e delle wick. Così come passare alla sigaretta elettronica elimina il rischio dei prodotti di combustione del tabacco, passare al TC elimina anche i rischi dovuti ai prodotti di decomposizione.

Quando una sostanza brucia (il tabacco nella sigaretta) vengono emesse moltissime sostanze volatili ossidate (per la presenza di ossigeno)tossiche per inalazione. In misura minore e più lentamente ciò avviene anche senza combustione (per pirolisi) ed anche a temperature più basse. In questo caso si parla di decomposizione(termochimica) invece che di combustione. La famosa acroleina, sostanza tossica e cancerogena, trovata nei “vapori “ delle ecig (maltrattate) in diverse ricerche medico-scientifiche è proprio uno dei prodotti della decomposizione degli e-liquids e delle wicks.

Con un dispositivo TC potete regolare la temperatura massima che può essere raggiunta dalla coil e se scegliete una temperatura più bassa di quella alla quale cominciano a decomporsi le componenti della ecig, il gioco è fatto: non respirerete nessun prodotto di decomposizione.

Sfortunatamente il TC per funzionare ha bisogno che le coils siano realizzate con materiali particolari quali il nichel, il titanio l'inox ma potenzialmente anche l'argento il platino ed altri ancora. Ciò implica che un sistema TC deve essere composto da un alimentatore ( box, tubo, batteria) con la funzione TC e da un atom dotato di coils progettate appositamente per il TC.


Altrettanto sfortunatamente il nichel può provocare allergie e molti vapers (si dice il 10%) hanno lamentato reazioni allergiche con le coil in Ni200 (è un grado di purezza del materiale). Per questo motivo alle coils in Ni200 si sono affiancate più recentemente le coils in titanio.


I Problemi nell'uso del TC

C'è poco da fare, noi vapers siamo come dei pionieri, stiamo esplorando nuove frontiere senza sapere cosa ci aspetta. Ho usato il termine“pionieri” e non “esploratori” perché gli esploratori sono preparati all'esplorazione, mentre i pionieri si lanciano a capofitto nella conquista di nuovi lidi armati della sola speranza.
Un esploratore sa come usare il TC, prima di iniziare il viaggio ha studiato per bene tutti i dettagli. Il pioniere invece si lancia d'impeto, compra una box TC e parte a svapare sapendo poco o niente.
Adesso è scoppiata la moda del TC, si trovano box TC a prezzo accettabile e molti vapers optano per questa.

In pochissime settimane di partecipazione al forum mi è capitato di sentirne veramente tante e val la pena di raccontarne alcune.

C'è chi chiede aiuto perché la sua nuova box TC brucia immediatamente le coils. Indagando si scopre che usa il kanthal e quasi si incazza con me quando gli faccio presente che non può.

C'è chi dice che la sua nuova box tc non fa vapore sebbene abbia settato la temperatura a 250. Indagando scopro che erano 250 gradi Fahrenheit(120 °C circa).

C'è chi dice che si brucia tutto pur avendo regolato tutto bene e poi scopro che non ha fatto la lettura a freddo della coil. Quando glielo dico si incazza dicendo che non glielo aveva detto nessuno.

C'è anche chi brucia tutto perché svapa con TC a 320 °C su wick in cotone e quando glielo spieghi ti chiede “ah, ma come, con tutto quello che ho speso, la temperatura non si dovrebbe regolare da sola?”

C'è chi dice che la box legge 0.35 ohm per una resistenza da 0.2 ohm nominali, salvo scoprire che la lettura la fa a caldo.

C'è chi dice che la box legge 0.4 ohm (invece che 0.18) ma poi a forza di usarla arriva a leggere 0.18. Io gli dico che c'è qualcosa che non va e che il TC non può funzionare con tali certezze e lui mi risponde che lo svapo è soddisfacente e che non crede nei numeri ameno che non si tratti di soldi. Ma se non crede nei numeri perché ha comprato una TC, che è basata proprio sui numeri?

Nel TC è essenziale che la lettura della resistenza sia precisissima. Ad esempio, se consideriamo una coil in Ni200 da 0.18 ohm nominali (a 20°C), un errore di lettura di 0.05 ohm implica un errore nella stima della temperatura di 50 °C ! Questo dovrebbe far capire a coloro che non credono nei numeri, la loro importanza e la delicatezza del sistema. Pensate ai pin a molla, quelli che ci hanno sempre garantito un contatto perfetto. I pin a molla hanno una resistenza più elevata di quelli fissi ma quel che è peggio è che può variare in funzione di quanto compresso è, e la resistenza del pin viene interpretata dal box TC come parte della resistenza della coil, immaginate con quali effetti sulla stima della temperatura. Un atomizzatore ha una sua resistenza statica variabile tra 0.012 e 0.03 ohm (se è ben tenuto) e questa resistenza va a sommarsi alla resistenza della coil introducendo un ulteriore errore nella stima della temperatura

Tale osservazione e gli aneddoti raccontati (tratti da post reali) servono solo per rimarcare che l'uso del TC richiede qualche conoscenza ed attenzione in più e probabilmente nell'ambito dei sistemi aperti non è adatto a tutti. Ovviamente i produttori di box spingono in questa direzione perché possono vendere un TC a 20-30€ minimo in più.

Mi spiace anche ammetterlo, ma questi aneddoti danno ragione a molti legislatori che vorrebbero limitare ai sistemi chiusi lo svapo (consentire la vendita di soli sistemi completi, ovvero un pacchetto tecnologico integrato a prova di idioti).

In definitiva il TC non è gratis, né in termini economici, né in termini di facilità d'utilizzo. Se un vaper non vuole fare alcuno sforzo in più per apprendere l'uso coretto del TC penso che sia meglio che ci rinunci. Svapare con un sistema TC mal configurato può dare un falso senso di sicurezza.

Il TC è indispensabile solo a chi vuole ridurre ulteriormente i rischi sanitari legati all'abitudine dello svapo, e per svolgere efficacemente tale funzione richiede consapevolezza d'uso.