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Quanta nicotina ci vuole per smettere con la sigaretta elettronica?

In occasione del Global Forum on Nicotine, Ig-Ed, associazione tedesca dei consumatori, presenta i risultati di un sondaggio sulla transizione dal fumo al vaping e il suo calcolatore di nicotina.

L’associazione dei consumatori tedesca Interessengemeinschaft E-Dampfer è una delle più anziane nel panorama dei sostenitori dei diritti degli utilizzatori di sigarette elettroniche. Nel 2017 ha condotto un sondaggio online su oltre duemila vaper, incentrato sulla fase di transizione dal fumo al vaping. Dalle risposte ottenute, Ig-Ed ha ricavato dei dati che saranno presentati questa settimana al Global Forum on Nicotine, che si terrà a Varsavia dal 14 al 16 giugno prossimi. I primi dati riguardano la concentrazione di nicotina utilizzata durante lo switch, che dal 2010 ad oggi si è praticamente dimezzata: sette anni fa era 15,2 mg/ml o, mentre nel 2017 si attestava a 8.
È gradualmente aumentato, soprattutto dal 2014 ad oggi, il consumo di liquidi, mentre è diminuita la quantità totale di nicotina assunta durante lo switch: dai 75 mg quotidiani del 2010 si è passati ai 46,9 del 2017. La spiegazione di tutti questi mutamenti, secondo Ig-Ed, è da ricercarsi nel miglioramento degli strumenti di vaporizzazione e nella diffusione dello svapo di polmone.
È cambiata anche la durata della transizione dalla sigaretta di tabacco a quella elettronica: ci volevano in media 9,9 settimane nel 2010 che si sono ridotte a 3,5 sette anni dopo. Anche questo è probabilmente dovuto ai nuovi device più soddisfacenti, oltre che alla maggiore motivazione di chi si avvicina all’ecig. Come è facile immaginarsi, la transizione è tanto più difficile e più lunga, quante più alto è il consumo di sigarette: lo switch dura 2,8 settimane per chi ne fumava tre al giorno, per arrivare a 5,8 settimane per chi quotidianamente ne consumava 45. Altrettanto comprensibilmente, più si era forti fumatori, maggiore è il fabbisogno di nicotina da soddisfare per passare con successo al vaping. Ma c’è un dato molto interessante: mettendo a confronto l’assunzione quotidiana di nicotina dei partecipanti al momento dello switch e oggi, emerge che questo si riduce in media del 40 per cento. Dunque – commentano gli autori – non è vero che passare all’elettronica significa sostituire una dipendenza con un’altra.
L’altra curiosità è come sono cambiati gli strumenti da vaporizzazione utilizzati per smettere. Mentre fino al 2014 la prevalenza dei mouth-to-lung (cioè dello svapo di guancia) era pressoché assoluta (con picchi del 86 per cento), dal 2015 in poi si vede una significativa crescita del cosiddetto svapo di polmone. A corredo di questo studio, l’associazione tedesca ha sviluppato un calcolatore di nicotina online per i fumatori che vogliono fare lo switch. È sufficiente inserire il numero di sigarette consumate ogni giorno, scegliere il tipo di inalazione preferita fra Mtl e Dl, per ricavare la concentrazione di nicotina, la quantità quotidiana di nicotina e i millilitri di liquidi necessari per passare con successo al vaping.
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