- Registrato
- 25 Mar 2016
- Messaggi
- 1.805
- Gradimento
- 576
- Punti
- 218
- Località
- Venezia Mestre
- Dispositivi in uso
- Na vagonata
- Atomizzatori in uso
- N'altra vagonata
Al solito, prendo Alvi come esempio di un post che mi ha fatto riflettere dato che ma alcuni dati mi lasciano abbastanza perplesso:
- i 210 gradi? da dove saltano fuori?
leggendo su wikipedia, la temperatura di ebollizione del glicole propilenico è di 290°, del glicerolo 188 gradi. Ma per l'ebollizione non si fa la media... Rimane 188 gradi e 290 Un esempio dal me cialtrone in cucina : Se io metto del vino nel risotto, per pirmo evapora l'alcool poi l'acqua ognuno con la sua temperatura, non capita che l'acqua evapori a meno gradi perchè c'è dell'alcool dentro.
Ti sbagli. Nel miscuglio di liquidi si fa eccome la media, ma la si fa sulle percentuali molecolari, e non sulle percentuali di presenza nel miscuglio.
Un liquido bolle quando la pressione dei suoi vapori (tensione di vapore) uguaglia la pressione esterna.
Sappiamo bene che la tensione di vapore di un liquido aumenta all'aumentare della temperatura, dato che ogni liquido evapora più facilmente a temperatura più elevata.
Quindi l'ebollizione avverrà quando la temperatura sarà abbastanza elevata da far sì che la pressione dei vapori raggiunga quella esterna.
Se prendiamo in considerazione un miscuglio di due liquidi, se le due sostanze liquide sono miscibili (come nell'esempio da te citato acqua - etanolo), in prima approssimazione ciascuna avrà una probabilità di evaporare proporzionale alla sua percentuale nel miscuglio. Quindi la tensione di vapore del miscuglio omogeneo sarà data dalla media (pesata sulle percentuali molecolari) delle pressioni di vapore dei due liquidi puri. Per esempio, un miscuglio che contiene il 50% di molecole di acqua e il 50% di etanolo corrisponde al 71,9% in peso di etanolo perché la molecola di questo alcol pesa due volte e mezzo la molecola d'acqua, a 90 ° C avrà una pressione di vapore dell'acqua di 0,5*522=261 mmHg e dell'etanolo = 0,5*1199 = 600 mmHg. Quindi la pressione di vapore complessiva sarà di 261 + 600 = 861 mmHg, superiore di 100 mmHg a quella necessaria per bollire. Deduciamo che un miscuglio equimolare di acqua e alcol dovrebbe bollire sicuramente a meno di 90 ° C, infatti esso bolle a 79,6 ° C, solo 1,1 gradi in più del punto di ebollizione dell'etanolo al 100% (vedi
Accedi
o
Registrati
per vedere questo contenuto.
), ma di fatto ad una temperatura intermedia, esattamente come succede con qualsiasi altro miscuglio di liquidi, come glicole e glicerolo.A tal riguardo, senza che vada a ripetere cose già scritte da altri, ti consiglio di dare una letta queste ottima spiegazione del buon @Igiit.
temperatura-di-ebollizione-dei-liquidi-per-il-vaping
- Il calore in eccesso che fa bruciare il cotone se la temperatura supera i 210 (o a questo punto 290°) rilasciando sostanze peggio che una sigaretta... sul serio?
Anche questa cosa non mi è chiara... da quello che so è che a livello teorico per bruciare il cotone bisognerebbe togliere tutto il liquido... A livello sperimentale si può provare a briciare un foglio di carta bagnato, non è facile, e nel mentre il foglio, come il octone brunisce. Questo imbrunimento rilascia 'sostanze schifose al palato' che ci fanno smettere di svapare e rigenerare quanto prima. Quindi evitando comunque tutta la fantastica combustione. Più o meno la stessa differenza tra mangiare un biscotto brunito troppo (magari ancora mangiabile ma dal sapore differente) o uno carbonizzato.
Questo ovviamente per orientarmi, magari la resistenza fatta dal santone fa schifo, senz'altro ci voleva poco a farla meglio ma tra quello a dire che sia cancerogena e pericolosamente mortale... boh...
La mia curiosità più grande comunque rigarda i dati di partenza forse sbagliati (o forse sbaglio io)e l'ignorare l'inerzia termica del sistema e la velocità di trasporto del liquido per capillarità per formulare ipotesi terroristiche.
Innanzitutto non ho mai detto, né mi sono avvicinato a dire "anche peggio di una sigaretta". Quindi evitiamo di mettere in bocca parole mai dette.
In ogni caso anche qui ti sbagli: nel momento in cui la temperatura del sistema supera i 210° (per una miscela al 50/50) significa inevitabilmente CHE NON C'E' ABBASTANZA LIQUIDO, cioè quindi che ci sono dei punti (anche minuscoli) in cui il cotone è secco e la velocità di trasporto per capillarità non è stata sufficiente, perché se così non fosse, sarebbe stato fisicamente impossibile che superare i 210°. Questo comporta che ci sono dei punti in cui la temperatura è più alta, e fintanto che questa temperatura non supera i 235-240° non ci sono problemi e l'unico effetto è un vapore più caldo, ma se in quei punti arriva a 300°, beh il cotone ha cominciato a bruciare da un pezzo, ma non ce ne si accorge perché si tratta si piccole parti, il cui aroma fastidioso è completamente coperto dall'aroma ancora buono. Cominci ad accorgertene solo quando queste parti cominciano ad essere numerose. E' questa la ragione per cui a flussi così elevati la resistenza dura molto molto meno e sotto 230 gradi una resistenza dura molto molto di più (in questo caso l'unica usura è data dai residui del liquido e non dalle bruciature del cotone).
In tal senso quindi si: la resistenza fatta dal santone produce sostanze cancerogene, probabilmente non sono paragonabili in quantità a quelle prodotte da una sigaretta tradizionale, ma ciò non toglie che, se lo svapo nasce per tenere i polmoni al sicuro, svapare in quel modo non ha alcun senso.
Ultima modifica: