Ciao! ho letto tutto con molta passione ed è bello ritrovarsi in tanto post ed in tante storie, al quale aggiungo la mia:
ho fumato per 20 anni ( di tutto, legale e no) sono passato per un periodo al mondo del fumo lento con i miei amati toscani che gelosamente ancora conservo.
ma almeno dagli ultimi 10 anni..ero un fumatore pentito. pentito ad ogni sigaretta accesa, ad ogni mozzicone spento, ed ogni volta che vedevo i miei soldi svanire in fumo.
e per anni ho tenuto dentro di me la convinzione di essere un fallito cronico, cosa che questo continuo " domani smetto" aggravava di giorno in giorno.
l'estate scorsa entro in un negozio e compro una EGO con un atom fatto in casa dai proprietari del negozio, niente di che, nico a 18 e sono stato 15 giorni senza fumare analogico, 15 giorni bellissimi.
poi un giorno mi cade in terra, si rompe l'atom, e la prima cosa che ho fatto è stata andare dal tabaccaio e sturarmi 20 sigarette in un pomeriggio.
ed ecco la sensazione di fallito cronico che torna preponderante a inquinare la mia vita.
una decina di giorni fa mio cugino mi consiglia una box, la compro, la provo.
ed è subito amore.
ora, sono 7 giorni che non fumo ed è così presto che sarei ipocrita e facinoroso a dire viva la e-cig ma:
ho scaricato un app per il cellulare che tra le tante cose mi dice quante sigarette non sto fumando: ad oggi non ne ho toccate 200...duecento!!!
questo dato mi fa riflettere...200 sigarette in nemmeno una settimana, immagino quante possano essere messe insieme in un posacenere... e quel posacenere sono i nostri polmoni...
quello che mi sento di aggiungere alla psicologia del fumatore emersa da tutti questi post, è che ben pochi sono fumatori felici e contenti. molti, al contrario, si maledicono per questa dipendenza e si sentono negli ultimi anni anche dei reietti sociali per le leggi antifumo in vigore. Oltre a stare male quotidianamente per tutte le complicazioni che il fumo porta con sè.
smettere con la forza di volontà non è facile; è
fattibile ma non tutti hanno la costanza giusta in un mondo che chiede continui sforzi di volontà. Ora ci sono le e-sig: per alcuni forse è moda, per altri una bestemmia, io vorrei vederla come un'
opportunità per tutti quelli che come me sono caduti per scherzo in una dipendenza terribile, passare a qualcosa di altrettanto soddisfacente ma meno nocivo dovrebbe essere un atto di amore obbligatorio verso se stessi.
e risentire il profumo ed il sapore dei cibi dopo 20 anni è stato un bellissimo regalo a cui non voglio rinunciare mai piu