- Registrato
- 25 Feb 2016
- Messaggi
- 4.769
- Gradimento
- 989
- Punti
- 218
- Località
- Roma
- Nome
- James_Dean
- Dispositivi in uso
- Rx2/3, Pico Squeeze, Aegis Squonker
- Atomizzatori in uso
- Strike, Speed, Goon, The Flave
Questa non è una guida tecnica, si tratta solo di alcune osservazioni che molti di voi, già pratici di rigenerazione, daranno per scontate. Mi rivolgo infatti a chi si affaccia per la prima volta al rigenerabile e non sa da dove iniziare.
Spesso si da importanza solo al valore della resistenza (Ohm), e si sente dire che una resistenza bassa deve essere spinta a potenze alte; mentre una resistenza alta si usa "per il tiro di guancia" a potenze basse.
In parte è vero, ma si vanno ad ignorare alcuni fattori fondamentali nella progettazione di una build come il numero di spire, il diametro della coil e soprattutto lo spessore del filo.
1. Partiamo dalle basi: la definizione di resistenza elettrica.
È una grandezza fisica scalare, che misura la tendenza di un corpo ad opporsi al passaggio di una corrente elettrica, quando sottoposto ad una tensione elettrica. Questa opposizione dipende dal materiale con cui è realizzato, dalle sue dimensioni e dalla sua temperatura. Uno degli effetti del passaggio di corrente in un conduttore è il suo riscaldamento. La resistenza di un materiale si misura in Ohm.
2. Incidenza dello spessore del filo sul valore della resistenza.
All'aumentare dello spessore del filo, diminuisce il valore della sua resistenza.
Supponiamo di dover montare sul nostro atomizzatore una coil da 7 spire su una punta da 3 mm, e di erogare su box elettronica una potenza fissa di 15w.
- Se scegliamo un filo sottile, come il kanthal 28ga, uscirà fuori una resistenza alta, di circa 1,5 Ohm.
Il filo sottile oppone molta resistenza alla tensione che lo attraversa. Il flusso di corrente farà molta fatica a passare all'interno del filo, e produrrà molto attrito. Quindi già a basse potenze il filo si scalderà molto e in fretta. In questo caso si dirà che è molto reattivo.
- Se scegliamo un filo spesso, come il kanthal 22ga, uscirà fuori una resistenza bassa, circa 0,4 Ohm.
Il filo dalle dimensioni più grandi oppone una bassa resistenza, perché il flusso di corrente farà pochissima fatica ad attraversarlo. A 15w, il flusso di corrente scorrerà molto più facilmente nel filo più grosso, facendo molto meno attrito. Quindi scalderà pochissimo e in molto tempo. Un filo del genere richiederà almeno il doppio della potenza per scaldarsi in tempi sufficientemente brevi.
3. Spessore del filo e superficie di vaporizzazione
Adesso supponiamo di dover realizzare una coil da 0,4 Ohm su una punta da 2,5 mm.
- Se usiamo il kanthal 28ga, basteranno appena 2 spire. Per attivare questa coil basteranno appena 5w.
- Mentre se usiamo del kanthal da 22ga, dovremo fare 7,5 spire. Per attivare questa coil, occorrerà impostare la nostra box elettronica almeno a 36w.
Come mai richiedono potenze così diverse?
A causa di una diversa quantità di filo usato. Quella realizzata col filo più grosso ha una maggiore superficie di vaporizzazione rispetto all'altra, proprio perché è stata utilizzata una maggiore quantità di filo. Chiaramente per scaldare una superficie più grande ho bisogno di una maggiore potenza. Ogni coil quindi raggiunge il *flusso termico ideale a potenze diverse, in base alla grandezza della sua superficie di vaporizzazione e allo spessore del filo con cui è realizzata.
È facile capire che il rapporto tra valore della resistenza, superficie di vaporizzazione e flusso termico è dato dallo spessore del filo usato.
4. Il materiale del filo
Il valore della resistenza cambia anche in base al materiale di cui è composto il filo.
Ci sono materiali che per natura hanno una resistenza più bassa del kanthal, come gli acciai o il nichelcromo.
Per esempio:
10 cm di kanthal, 24ga avranno una resistenza di circa 0,7Ω;
10 cm di Nichelcromo N80, 24ga avranno una resistenza di circa 0,5Ω;
10 cm di Acciaio 316L, 24ga avranno una resistenza di circa 0,37Ω
La prima resistenza spinta a 4,2v ci darà 25w, la seconda 35w, la terza ben 47w.
Perché prediligere un materiale piuttosto che un altro?
Se usiamo una box elettronica in modalità power, un filo vale l’altro. Le differenze saranno poche. .
La vera differenza risiede nell'uso su meccanico. Una resistenza in kantal solitamente, non riesce a produrre watt sufficienti per scaldare la superficie adeguatamente. Realizzando una coil dallo stesso numero di spire ma con un materiale dalla minore resistenza (come il Nichelcromo o l’Acciaio), riusciremo a produrre quei watt in più che garantiscono un migliore flusso termico alla nostra coil.
Quando si usa un filo sottile?
Un filo sottile si usa per potenze relativamente basse. Rientrano in questa categoria gli spessori che vanno dal 26ga in su.
Quando si usa un filo spesso?
Un filo spesso si usa per potenze relativamente alte. Rientrano in questa categoria gli spessori che vanno dal 26ga in giù.
*Note.
Le seguenti discussioni riguardano in maniera approfondita il flusso termico e la progettazione di una coil.
Il Flusso Termico
[GUIDA] Il progetto delle coils
[Guida] La Resistenza Per Svapo Perfetto: Calcoliamola!
La Resistenza Perfetta Per Lo Svapo Meccanico
Spesso si da importanza solo al valore della resistenza (Ohm), e si sente dire che una resistenza bassa deve essere spinta a potenze alte; mentre una resistenza alta si usa "per il tiro di guancia" a potenze basse.
In parte è vero, ma si vanno ad ignorare alcuni fattori fondamentali nella progettazione di una build come il numero di spire, il diametro della coil e soprattutto lo spessore del filo.
È una grandezza fisica scalare, che misura la tendenza di un corpo ad opporsi al passaggio di una corrente elettrica, quando sottoposto ad una tensione elettrica. Questa opposizione dipende dal materiale con cui è realizzato, dalle sue dimensioni e dalla sua temperatura. Uno degli effetti del passaggio di corrente in un conduttore è il suo riscaldamento. La resistenza di un materiale si misura in Ohm.
2. Incidenza dello spessore del filo sul valore della resistenza.
All'aumentare dello spessore del filo, diminuisce il valore della sua resistenza.
Supponiamo di dover montare sul nostro atomizzatore una coil da 7 spire su una punta da 3 mm, e di erogare su box elettronica una potenza fissa di 15w.
- Se scegliamo un filo sottile, come il kanthal 28ga, uscirà fuori una resistenza alta, di circa 1,5 Ohm.
Il filo sottile oppone molta resistenza alla tensione che lo attraversa. Il flusso di corrente farà molta fatica a passare all'interno del filo, e produrrà molto attrito. Quindi già a basse potenze il filo si scalderà molto e in fretta. In questo caso si dirà che è molto reattivo.
- Se scegliamo un filo spesso, come il kanthal 22ga, uscirà fuori una resistenza bassa, circa 0,4 Ohm.
Il filo dalle dimensioni più grandi oppone una bassa resistenza, perché il flusso di corrente farà pochissima fatica ad attraversarlo. A 15w, il flusso di corrente scorrerà molto più facilmente nel filo più grosso, facendo molto meno attrito. Quindi scalderà pochissimo e in molto tempo. Un filo del genere richiederà almeno il doppio della potenza per scaldarsi in tempi sufficientemente brevi.
3. Spessore del filo e superficie di vaporizzazione
Adesso supponiamo di dover realizzare una coil da 0,4 Ohm su una punta da 2,5 mm.
- Se usiamo il kanthal 28ga, basteranno appena 2 spire. Per attivare questa coil basteranno appena 5w.
- Mentre se usiamo del kanthal da 22ga, dovremo fare 7,5 spire. Per attivare questa coil, occorrerà impostare la nostra box elettronica almeno a 36w.
Come mai richiedono potenze così diverse?
A causa di una diversa quantità di filo usato. Quella realizzata col filo più grosso ha una maggiore superficie di vaporizzazione rispetto all'altra, proprio perché è stata utilizzata una maggiore quantità di filo. Chiaramente per scaldare una superficie più grande ho bisogno di una maggiore potenza. Ogni coil quindi raggiunge il *flusso termico ideale a potenze diverse, in base alla grandezza della sua superficie di vaporizzazione e allo spessore del filo con cui è realizzata.
È facile capire che il rapporto tra valore della resistenza, superficie di vaporizzazione e flusso termico è dato dallo spessore del filo usato.
4. Il materiale del filo
Il valore della resistenza cambia anche in base al materiale di cui è composto il filo.
Ci sono materiali che per natura hanno una resistenza più bassa del kanthal, come gli acciai o il nichelcromo.
Per esempio:
10 cm di kanthal, 24ga avranno una resistenza di circa 0,7Ω;
10 cm di Nichelcromo N80, 24ga avranno una resistenza di circa 0,5Ω;
10 cm di Acciaio 316L, 24ga avranno una resistenza di circa 0,37Ω
La prima resistenza spinta a 4,2v ci darà 25w, la seconda 35w, la terza ben 47w.
Perché prediligere un materiale piuttosto che un altro?
Se usiamo una box elettronica in modalità power, un filo vale l’altro. Le differenze saranno poche. .
La vera differenza risiede nell'uso su meccanico. Una resistenza in kantal solitamente, non riesce a produrre watt sufficienti per scaldare la superficie adeguatamente. Realizzando una coil dallo stesso numero di spire ma con un materiale dalla minore resistenza (come il Nichelcromo o l’Acciaio), riusciremo a produrre quei watt in più che garantiscono un migliore flusso termico alla nostra coil.
Quando si usa un filo sottile?
Un filo sottile si usa per potenze relativamente basse. Rientrano in questa categoria gli spessori che vanno dal 26ga in su.
Quando si usa un filo spesso?
Un filo spesso si usa per potenze relativamente alte. Rientrano in questa categoria gli spessori che vanno dal 26ga in giù.
*Note.
Le seguenti discussioni riguardano in maniera approfondita il flusso termico e la progettazione di una coil.
Il Flusso Termico
[GUIDA] Il progetto delle coils
[Guida] La Resistenza Per Svapo Perfetto: Calcoliamola!
La Resistenza Perfetta Per Lo Svapo Meccanico
Ultima modifica: