Come sempre pur di spendere soldi ecco chi ha fatto questo studio, sotto si vedono i campi in cui sono specialisti!
Chiunque, meno quelli che veramente possono dare una mano a far capire qual'è la realta..
La realizzazione dello studio è stata possibile anche grazie al lavoro di:
Fabio Vivarelli e Silvia Cirillo –
giovani dottorandi del corso di dottorato in Scienze Farmacologiche, Tossicologiche,
dello Sviluppo e del Movimento Umano –
Vladimiro Cardenia del Centro Interdipartimentale di
Ricerca Industriale Agroalimentare.
Nello studio sono stati coinvolti docenti e ricercatori dei dipartimenti Unibo di Farmacia e Biotecnologie, di
Scienze e Tecnologie Agro-alimentari, di Scienze Biomediche e
Neuromotorie e di Chimica “G. Ciamician”,
Ricercatori del Dipartimento di Scienze Chimiche,
della Vita e della Sostenibilità Ambientale dell’Università di Parma,
Del Dipartimento di
Neuroscienze,
Psicologia,
Area del Farmaco e Salute del Bambino dell’Università di Firenze,
Dell’Istituto di
Biologia e Biotecnologia Agraria del CNR
Centro tematico regionale di
Tossicologia Ambientale di Arpae Emilia-Romagna.
Per fare cosa?
Una resistenza a 2 Ohm in dual coil a 5,5 volt?? E come l'hanno fatta? Due coil da 25 spire con AWG 30, nella migliore delle ipotesi.. e messa dove? a 5,5V?
Forse come dice l'articolo sotto i signori di cui sopra dovrebbero informarsi su qual'è la realtà, non le ipotesi fantastiche e creare disinformazione, a favore di chi non si sà..
Sigmagazine è puntuale nell'annotare:
La domanda resta, io non so la risposta, ma la mia generazione ha quel brutto vizio di chiedersi: Chi e perchè? Chi ha pagato e promosso questo studio interdisciplinare?
Ma possiamo supporre? e la butto lì, continuo a non sapere, che tutte queste tecnologie agrarie, tossicologia ambientale,Ricerca Industriale Agroalimentare,Scienze e Tecnologie Agro-alimentari, abbiano a che fare con le politiche agricole italiane? Chi gestisce la filiera del tabacco e la sua trasformazione??
Non dimentichiamo che, ri-cito sigmagazine "L’Italia è leader nell’Unione europea con oltre il 25 per cento della produzione complessiva di tabacco distribuita su 18 mila ettari soprattutto in Campania, Veneto, Umbria e Toscana."
I migliori auguri al neopresidente della
"European Leaf Tobacco Interbranch" , un esperto in politiche agricole e specializzato nella filiera del tabacco."