GrandePuffo
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L'Olanda riscrive le norme: dai costi di notifica su tutti i prodotti del vaping alle regole per essere considerati negozi specializzati. I consumatori dovranno pagare una "mini tassa" per ogni liquido provato all'interno del nagozio.
L’Olanda è stato tra i primi paesi a recepire la Tpd. Forse anche per questo è giù più avanti di tutti anche sul fronte delle notifiche e della regolamentazione, compresi i costi di trasmissione a carico delle aziende.
Tra le novità da segnalare vi è certamente la definizione utilizzata dal governo olandese all’interno del testo normativo al fine di non dare adito a dubbi: “prodotti che hanno a che fare con il vaping”. Anche sul fronte delle notifiche, è riportata la stessa dicitura: devono essere notificati tutti i prodotti del vaping. Secondo il segretario nazionale dell’associazione dei vapers olandesi (Acvoda) in questo modo anche i drip sarebbero sottoposti a notifica, in quanto l’oggetto è esclusivamente utilizzabile come componente di una ecig. Le aziende dovranno sottostare ad un costo di notifica pari a 44,85 euro per ogni prodotto o referenza notificata.
Ma le novità riguardano anche i negozi specializzati. E in questo l’Olanda ha dato prova di una evidente creatività legislativa. A partire dal 20 maggio 2017, per essere considerati “negozi specializzati” bisognerà avere non meno di 90 referenze di prodotti e una superficie del locale di non meno di 10 metri quadrati. Inoltre i liquidi potranno essere testati soltanto all’interno dei negozi specializzati e il cliente dovrà pagare 10 centesimi per ogni liquido provato.
Vendite online, siano esse nazionali o transfrontaliere, sono autorizzate. Per il governo olandese non ha alcun senso differenziare gli acquisti on line tra nazionali e stranieri, essendo internet il luogo senza barriere e senza frontiere per antonomasia.
15 giugno 2016 di Stefano Caliciuri
(Sigmagazine)
L’Olanda è stato tra i primi paesi a recepire la Tpd. Forse anche per questo è giù più avanti di tutti anche sul fronte delle notifiche e della regolamentazione, compresi i costi di trasmissione a carico delle aziende.
Tra le novità da segnalare vi è certamente la definizione utilizzata dal governo olandese all’interno del testo normativo al fine di non dare adito a dubbi: “prodotti che hanno a che fare con il vaping”. Anche sul fronte delle notifiche, è riportata la stessa dicitura: devono essere notificati tutti i prodotti del vaping. Secondo il segretario nazionale dell’associazione dei vapers olandesi (Acvoda) in questo modo anche i drip sarebbero sottoposti a notifica, in quanto l’oggetto è esclusivamente utilizzabile come componente di una ecig. Le aziende dovranno sottostare ad un costo di notifica pari a 44,85 euro per ogni prodotto o referenza notificata.
Ma le novità riguardano anche i negozi specializzati. E in questo l’Olanda ha dato prova di una evidente creatività legislativa. A partire dal 20 maggio 2017, per essere considerati “negozi specializzati” bisognerà avere non meno di 90 referenze di prodotti e una superficie del locale di non meno di 10 metri quadrati. Inoltre i liquidi potranno essere testati soltanto all’interno dei negozi specializzati e il cliente dovrà pagare 10 centesimi per ogni liquido provato.
Vendite online, siano esse nazionali o transfrontaliere, sono autorizzate. Per il governo olandese non ha alcun senso differenziare gli acquisti on line tra nazionali e stranieri, essendo internet il luogo senza barriere e senza frontiere per antonomasia.
15 giugno 2016 di Stefano Caliciuri
(Sigmagazine)
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