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Buongiorno a tutti i vaper goniometrati.
Oggi voglio condividere questo articolo che ho letto sul gruppo di Gianni Vignali (Svapo no bullshit) in merito alla tpd perchè lo trovo decisamente un ottimo spunto di riflessione.
GOOD NEWS, SAY YEAH !
È oramai da mesi che in rete si susseguono voci e miti riguardanti la TPD. A quanto pare, non ci saranno più basi nicotinate, per non parlare di atomizzatori con capienza superiore ai 2ml.
Un produttore tedesco, "Dark Burner", ha messo in dubbio alcuni passaggi della sopracitata normativa ed ha voluto vederci chiaro. Ieri c'è stata una dichiarazione ufficiale appunto da Dark Burner.
La società produttrice conferma che anche dopo il 20 maggio, si potranno ordinare basi nicotinate da 1 litro. Stando alla dichiarazione delle Autorità di Controllo per gli alimenti, del circondario di Hannover, le basi in stato non aromatizzato, sono da considerare un prodotto allo stadio grezzo e precursore dell'E-liquid.
Le basi sono quindi prodotti non finiti o perlomeno non utilizzabili senza ulteriore lavorazione/aromatizzazione.
Trattasi quindi di un prodotto intermedio e semilavorato, il quale sia i rivenditori che gli utilizzatori finali possono utilizzare per la realizzazione del prodotto finale. La vendita di questi prodotti intermedi e semilavorati, attualmente, non rientra nell'ambito della legge sui derivati del tabacco. Di conseguenza, non soggetti a registrazione e/o obbligo di notifica ai quali sarebbero sottoposti i prodotti del tabacco.
Le rispettive normative per le basi destinate allo svapo, sono quelle che regolamentano il commercio di prodotti chimici. Questo significa che ci saranno comunque dei requisiti legislativi da adempiere, ma nel caso delle basi PG/VG nicotinate, di gran lunga meno problematiche della TPD.
Il regolamento REACH e CLP, prevede che le unità possono contenere un max. di 12 mg di nicotina. Credo che la maggior parte dei vapers, possa viverci benissimo.
Purtroppo c'è però anche da aspettarsi che questo dettaglio non piaccia alle casse dello stato e si inventi il cavillo dell'ultimo momento per reprimerlo.
In conclusione, dobbiamo ringraziare Dark Burner, per non aver preso per oro colato le interpretazioni pubblicate fin'ora. Almeno un produttore si è posto delle domande e anche se provvisoriamente, ha semplificato lo svapo a tutti noi.
Per chi volesse approfondire:
NOTA: Non sono un esperto dell'argomento e sono partito dal presupposto, che nonostante l'articolo sia stato scritto da una blogger tedesca in riferimento al mercato tedesco e nonostante la TPD sia soggetta a lievi modifiche in base al paese di applicazione, trattasi comunque di un dettaglio basilare della normativa a livello europeo e presumibilmente valevole anche per il mercato italiano.
(tradotto in maccheronico da Gianni Vignali, dall'articolo originale di Ann-Katrin Friedrichs, pubblicato su worldofvaping.de)
Oggi voglio condividere questo articolo che ho letto sul gruppo di Gianni Vignali (Svapo no bullshit) in merito alla tpd perchè lo trovo decisamente un ottimo spunto di riflessione.
GOOD NEWS, SAY YEAH !
È oramai da mesi che in rete si susseguono voci e miti riguardanti la TPD. A quanto pare, non ci saranno più basi nicotinate, per non parlare di atomizzatori con capienza superiore ai 2ml.
Un produttore tedesco, "Dark Burner", ha messo in dubbio alcuni passaggi della sopracitata normativa ed ha voluto vederci chiaro. Ieri c'è stata una dichiarazione ufficiale appunto da Dark Burner.
La società produttrice conferma che anche dopo il 20 maggio, si potranno ordinare basi nicotinate da 1 litro. Stando alla dichiarazione delle Autorità di Controllo per gli alimenti, del circondario di Hannover, le basi in stato non aromatizzato, sono da considerare un prodotto allo stadio grezzo e precursore dell'E-liquid.
Le basi sono quindi prodotti non finiti o perlomeno non utilizzabili senza ulteriore lavorazione/aromatizzazione.
Trattasi quindi di un prodotto intermedio e semilavorato, il quale sia i rivenditori che gli utilizzatori finali possono utilizzare per la realizzazione del prodotto finale. La vendita di questi prodotti intermedi e semilavorati, attualmente, non rientra nell'ambito della legge sui derivati del tabacco. Di conseguenza, non soggetti a registrazione e/o obbligo di notifica ai quali sarebbero sottoposti i prodotti del tabacco.
Le rispettive normative per le basi destinate allo svapo, sono quelle che regolamentano il commercio di prodotti chimici. Questo significa che ci saranno comunque dei requisiti legislativi da adempiere, ma nel caso delle basi PG/VG nicotinate, di gran lunga meno problematiche della TPD.
Il regolamento REACH e CLP, prevede che le unità possono contenere un max. di 12 mg di nicotina. Credo che la maggior parte dei vapers, possa viverci benissimo.
Purtroppo c'è però anche da aspettarsi che questo dettaglio non piaccia alle casse dello stato e si inventi il cavillo dell'ultimo momento per reprimerlo.
In conclusione, dobbiamo ringraziare Dark Burner, per non aver preso per oro colato le interpretazioni pubblicate fin'ora. Almeno un produttore si è posto delle domande e anche se provvisoriamente, ha semplificato lo svapo a tutti noi.
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NOTA: Non sono un esperto dell'argomento e sono partito dal presupposto, che nonostante l'articolo sia stato scritto da una blogger tedesca in riferimento al mercato tedesco e nonostante la TPD sia soggetta a lievi modifiche in base al paese di applicazione, trattasi comunque di un dettaglio basilare della normativa a livello europeo e presumibilmente valevole anche per il mercato italiano.
(tradotto in maccheronico da Gianni Vignali, dall'articolo originale di Ann-Katrin Friedrichs, pubblicato su worldofvaping.de)