Marco_TO
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Ciao, nel ringraziare tutti per i consigli che mi sono stati dati qui: Ennesimo Consiglio (scusate, E Grazie in Anticipo !!)
ho poi deciso di prendere l’accoppiata Fuchai 213 plus/TFV4 Micro
A chi può interessare, dopo 3 settimane di utilizzo lascio le mie impressioni sulla ferraglia acquistata che, in totale, mi è costata 75 Euro.
BOX
Ho scelto la Fuchai perché, per le mie esigenze, le uniche caratteristiche che deve avere la box sono l’affidabilità e la flessibilità (per eventuali e future esigenze e per svincolarmi dai limiti imposti da una “all in one” come il Plato, anche se la comodità dell'all in one è impagabile)…a me serve solo che eroghi corrente in modo costante, sino alla fine delle batterie, che sia robusta e duratura.
Anche se inizialmente avevo pensato di contenere ingombri e peso con una single battery, ho preferito una dual battery per eventuale svapo sub ohm (che oggi non uso) e comunque la Fuchai è veramente compatta.
A parità di prezzo, leggendo le recensioni, l’ho preferita a Eleaf e Joyetech. Con un costo di pochissimo superiore avrei potuto prendere una Pioneer4You con circuito Yihi (ma come cavolo si pronuncia ?), sicuramente di maggiore qualità, ma su aspetti che non mi servono/interessano come il controllo di temperatura.
L’attrezzo è arrivato nei tempi previsti e rispecchia le aspettative (ho anche così scoperto di fare circa 250 puff al giorno con tiri che durano tra i 3 e 7 secondi, cose che prima non sapevo). Non l’ho smontata, perché comunque non ne capirei il contenuto né sarei in grado di giudicarne la qualità, quindi di più non riesco a dirvi, se non che al momento non ha mai avuto problemi.
Non ho ancora provato il sistema di “preriscaldamento”, anche per la pigrizia di doverlo disattivare ogni volta che sostituisco la coil (altrimenti presumo che me la brucerebbe).
ATOM
Ho fatto bene a fidarmi dei consigli e delle recensioni. Con poco più di 20 Euro ho portato a casa il full kit, veramente completo di nome e di fatto; confermo che, comunque lo si usi, l’esperienza di svapo è molto positiva, in particolare per la resa aromatica. A questo proposito, devo però ammettere che mi aspettavo qualcosa di radicalmente superiore al mio Nautilus su Plato (che usavo con BVC da 1.8 ohm), mentre la differenza non è così sostanziale. Non saprei, ma forse incide anche il fatto che ho utilizzato una base Avoria (80 Vg/20 acqua distillata), le cui caratteristiche tendono probabilmente ad “appiattire” un po’ gli aromi...vedremo poi con altre basi. Ho provato lo Smok con la 0.3 ohm premontata e con le 1.2 che ho acquistato a parte; preferisco senz’altro queste ultime perché, con una sostanziale parità di esperienza di svapo, consumano infinitamente meno liquido e batterie.
Tuttavia, l’atom non è esente da qualche problemino…ho già usato 5 coil e su tutte mi ha sporadicamente segnalato l’errore “check your atom”…di solito non lo fa quando cambio la coil, ma dopo e random, quindi sono portato a ritenere che non sia un problema di montaggio della coil (vi anticipo che l’atom è sempre correttamente avvitato alla box). Fino ad oggi il problema lo risolvo ruotando la parte superiore dell'atom in modo che anche la coil ruoti.
Sistematicamente, invece, produce fenomeni di gorgoglìo ogni volta che cambio la coil (stiamo parlando delle 1.2 ohm che hanno un range dichiarato di 18-40 W). Per inizializzarla correttamente, dopo averla cosparsa con alcune gocce di liquido la metto a 18 W e sino a quando non la alzo almeno a 19,5/20 gorgoglia. Inizializzandola a wattaggi superiori dura 2 giorni.
Qualcuno mi dirà che le ridotte tolleranze sono indice di cura costruttiva, ma io penso che sia una bella rottura.
Le caratteristiche forse più rilevanti del TFV4 sono la completezza del kit (“giocando” con i componenti puoi avere una quantità esagerata di alternative), e l’incredibile capacità di regolazione dell’aria, che può effettivamente essere impostata in modo millimetrico come meglio si crede e con notevoli risultati.
Mi piace molto meno il sistema di apertura/chiusura per accedere alla finestra di rifornimento del liquido; mi trovavo molto meglio con il “gommino” del Plato.
Un’ultima annotazione sulle coil prefatte…nella parte superiore (quella che si avvita al cilindretto dell’atom) la resistenza presenta una flangia interna che dovrebbe fare da fermo ed evitare l’eccessivo avvitamento. Tale flangia è fatta in modo pessimo, e regolarmente quando avviti si piega/rompe anche esercitando una forza minima…però, magari, mi è arrivata una scatola di coil “farlocca”.
Grazie ancora a tutti, e se avete domande o posso essere utile, chiedete pure.
Ciao
ho poi deciso di prendere l’accoppiata Fuchai 213 plus/TFV4 Micro
A chi può interessare, dopo 3 settimane di utilizzo lascio le mie impressioni sulla ferraglia acquistata che, in totale, mi è costata 75 Euro.
BOX
Ho scelto la Fuchai perché, per le mie esigenze, le uniche caratteristiche che deve avere la box sono l’affidabilità e la flessibilità (per eventuali e future esigenze e per svincolarmi dai limiti imposti da una “all in one” come il Plato, anche se la comodità dell'all in one è impagabile)…a me serve solo che eroghi corrente in modo costante, sino alla fine delle batterie, che sia robusta e duratura.
Anche se inizialmente avevo pensato di contenere ingombri e peso con una single battery, ho preferito una dual battery per eventuale svapo sub ohm (che oggi non uso) e comunque la Fuchai è veramente compatta.
A parità di prezzo, leggendo le recensioni, l’ho preferita a Eleaf e Joyetech. Con un costo di pochissimo superiore avrei potuto prendere una Pioneer4You con circuito Yihi (ma come cavolo si pronuncia ?), sicuramente di maggiore qualità, ma su aspetti che non mi servono/interessano come il controllo di temperatura.
L’attrezzo è arrivato nei tempi previsti e rispecchia le aspettative (ho anche così scoperto di fare circa 250 puff al giorno con tiri che durano tra i 3 e 7 secondi, cose che prima non sapevo). Non l’ho smontata, perché comunque non ne capirei il contenuto né sarei in grado di giudicarne la qualità, quindi di più non riesco a dirvi, se non che al momento non ha mai avuto problemi.
Non ho ancora provato il sistema di “preriscaldamento”, anche per la pigrizia di doverlo disattivare ogni volta che sostituisco la coil (altrimenti presumo che me la brucerebbe).
ATOM
Ho fatto bene a fidarmi dei consigli e delle recensioni. Con poco più di 20 Euro ho portato a casa il full kit, veramente completo di nome e di fatto; confermo che, comunque lo si usi, l’esperienza di svapo è molto positiva, in particolare per la resa aromatica. A questo proposito, devo però ammettere che mi aspettavo qualcosa di radicalmente superiore al mio Nautilus su Plato (che usavo con BVC da 1.8 ohm), mentre la differenza non è così sostanziale. Non saprei, ma forse incide anche il fatto che ho utilizzato una base Avoria (80 Vg/20 acqua distillata), le cui caratteristiche tendono probabilmente ad “appiattire” un po’ gli aromi...vedremo poi con altre basi. Ho provato lo Smok con la 0.3 ohm premontata e con le 1.2 che ho acquistato a parte; preferisco senz’altro queste ultime perché, con una sostanziale parità di esperienza di svapo, consumano infinitamente meno liquido e batterie.
Tuttavia, l’atom non è esente da qualche problemino…ho già usato 5 coil e su tutte mi ha sporadicamente segnalato l’errore “check your atom”…di solito non lo fa quando cambio la coil, ma dopo e random, quindi sono portato a ritenere che non sia un problema di montaggio della coil (vi anticipo che l’atom è sempre correttamente avvitato alla box). Fino ad oggi il problema lo risolvo ruotando la parte superiore dell'atom in modo che anche la coil ruoti.
Sistematicamente, invece, produce fenomeni di gorgoglìo ogni volta che cambio la coil (stiamo parlando delle 1.2 ohm che hanno un range dichiarato di 18-40 W). Per inizializzarla correttamente, dopo averla cosparsa con alcune gocce di liquido la metto a 18 W e sino a quando non la alzo almeno a 19,5/20 gorgoglia. Inizializzandola a wattaggi superiori dura 2 giorni.
Qualcuno mi dirà che le ridotte tolleranze sono indice di cura costruttiva, ma io penso che sia una bella rottura.
Le caratteristiche forse più rilevanti del TFV4 sono la completezza del kit (“giocando” con i componenti puoi avere una quantità esagerata di alternative), e l’incredibile capacità di regolazione dell’aria, che può effettivamente essere impostata in modo millimetrico come meglio si crede e con notevoli risultati.
Mi piace molto meno il sistema di apertura/chiusura per accedere alla finestra di rifornimento del liquido; mi trovavo molto meglio con il “gommino” del Plato.
Un’ultima annotazione sulle coil prefatte…nella parte superiore (quella che si avvita al cilindretto dell’atom) la resistenza presenta una flangia interna che dovrebbe fare da fermo ed evitare l’eccessivo avvitamento. Tale flangia è fatta in modo pessimo, e regolarmente quando avviti si piega/rompe anche esercitando una forza minima…però, magari, mi è arrivata una scatola di coil “farlocca”.
Grazie ancora a tutti, e se avete domande o posso essere utile, chiedete pure.
Ciao